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venerdì 14 novembre 2014

La solitudine di un numero uno


Sono in molti a dire che intorno a noi qualcosa sta cambiando e che si sono fatti passi da gigante nei modi di concepire le istituzioni ed il potere che essi rappresentano...
E' quindi tutti a dirci che sul fronte delle lotte alla criminalità sono stati raggiunti dei traguardi importanti, poi, a quale prezzo di vite umane queste lotte sono costate, quello... è tutt'altro discorso!
Va be... diciamo senza alcuna retorica che alcuni cambiamenti si sono verificati, ma quanto questi abbiano realmente modificato le coscienze civili è ancora da vedere... perché nella stra-maggioranza dei miei conterranei è ancora insita quella convinzione per la quale, la legittimità di quel potere "occulto" garantisce lavoro, ordine, una cosiddetta "giustizia" espressa senz'altro in tempi più celeri di quella ordinaria..., possiamo considerarla, una vera e propria auto-legittimazione, che garantiva e garantisce quel consenso di voti ed al stesso tempo permetteva a questo "sistema" l'invisibilità...
Osserviamo nelle cronache di questi giorni come le indagini realizzate da parte degli organi inquirenti, conducano sempre a collusioni e trattative " enigmatiche" dove da una parte ci sta la mafia e dall'altro un nemico "oscuro" che sta anch'esso dall'altra parte della legalità e cioè il cosiddetto anti-stato. 
Uno "stato" dentro lo Stato... che trama segreti e che influenza a seconda dell'evenienza il potere democratico e civile...
Uno "stato" al cui interno si è ricorso con molta frequenza, per sistemare certe situazioni "equivoche", che avrebbero dovuto non saltare fuori, che non dovevano emergere e se scoperte, andavano immediatamente insabbiate, in particolare se tra questi ci sono i loro uomini...
Perché se da un lato si crede di aver smascherato quelle possibili connivenze, ancora tantissimo va fatto, per combattere la tendenza di molti settori ampi della politica ed imprenditoria nel considerare ancora la mafia come una risorsa, qualcosa da cui ottenere vantaggi, che sostiene economicamente certe candidature e che risulta essere presente nei momenti decisivi...
Altresì, è altrettanto evidente osservare come alla politica non gliene frega niente di certe manifestazione organizzate de quelle associazioni contro le mafie, infatti stranamente, non si vedono mai... segretari di partito o leader politici, ecco che da tale evidenza, si dimostra come nel nostro paese nulla sia cambiato...
Ed è per questo motivo che ormai il sottoscritto ha una idiosincrasia per queste esibizioni di "legalità" espresse da "taluni" personaggi che si presentano in quelle manifestazioni, più per loro esibizione, che per voler realmente ricordare quegli eroi - uomini dello Stato - che insieme ai propri agenti di scorta, hanno perso la vita...
Ma noi, non abbiamo bisogno di questa "propaganda politica", noi quelle persone veramente eroiche le abbiamo conosciute ed abbiamo avuto modo di vedere come, nello svolgere i loro incarichi, non abbiano mai esibito se stessi agli altri, anzi, hanno sempre cercato di far credere noi tutti, che stavano avendo una vita normale, c'incoraggiavano a pensare che la lotta alla mafia, fosse una cosa possibile ed a disposizione di tutti... altrimenti si correva il rischio di avere una prospettiva errata della lotta, di poter credere di avere di fronte a dei miti, fama, notorietà e applausi, ma di fatto, scoprire che nulla era cambiato e che un passo avanti non era stato fatto!!!.
La verità è che in molti hanno paura, una paura che nasce dalla consapevolezza di perdere ciò che hanno, infatti, se questo "sistema" iniziasse ad essere smantellato, se "l'impalcato degli incarichi", iniziasse a scricchiolare, ecco che sarebbero in tanti quelli a cadere...  a perdere quelle posizioni prestigiose o quelle funzioni "immeritatamente" ottenute... 
Ecco perché, quando un semplice cittadino inizia a effettuare quelle azioni di contrasto, tali da scardinare quello strutturato e collaudato sistema, ecco che, nel momento in cui vengono toccati i suoi uomini... inizia una strategia dell'abbandono, la persona indicata inizia ad essere lasciata sola..., non perché egli possieda in tasca chissà quale segreto o un papello prodigioso che possa nascondere un cifrario con i nomi di quanti collusi o appartenenti al sistema, ma soltanto perché la forza ed il coraggio delle sue idee, è capace, da sola, d'incrinare e scardinare un potere ormai diffuso a tutti i livelli, nella nostra isola....
Ed allora cosa avviene..., parte un piano di contrattacco che serve, prima ad intimidirlo e successivamente, ad allontanarlo dal proprio ambito professionale...
Sorgono nuove diffidenze, lo si vede quasi fosse un animale strano... uno di quelli da cui non fidarsi, anche perché impossibile da ammaestrare e quindi alla fine, invece di premiare l'impegno dimostrato, s'iniziano a monitorare le sue azioni, si cerca d'intravvedere un eventuale punto debole o si va alla ricerca si quale scheletro conservato nell'armadio...
Un vero "preoccupante" fastidio si manifesta per quel suo modo d'essere e chissà se forse non rappresenta proprio in ciò, quella avversione personale oggi avviata... quasi s'avesse invidia per quel coraggio finora dimostrato...
Ora, nel sentirsi isolato e circondato, capisce che deve trovare nuovi alleati a lui certamente inconsueti... deve superare quella limitata porzione di silenzi di alcuni uomini dello Stato..., va oltre, guarda, ascolta, si rivolge all'esterno, a quelle figure non ancora compromesse, a quelle associazioni composte da cittadini onesti, a quegli uomini politici che non vengono influenzati dagli interessi del partito ma che sanno farsi carico direttamente dei valori istituzionali, perché questi debbano essere messi sempre al di sopra di tutto...
Ma il potere è sempre lì nell'ombra, invisibile, come qualcosa di superiore, impersonale, ma soprattutto in modo latente va tramandando le proprie ostilità... ed è per questo che alla fine... tutti i numero uno... verranno sempre guardati con tanta sfiducia e molto sospetto!!!

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