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venerdì 16 agosto 2019

Parchi, riserve ed aree naturali protette in Sicilia: si passa dalla meraviglia al totale abbandono!!!


La Sicilia non dovrebbe essere conosciuta soltanto per il suo patrimonio culturale, per la sua cucina, per la maestosità dell'Etna o per il suo mare cristallino, ma anche per i suoi itinerari turistici, quali parchi, riserve naturali, oasi verdi, marine ed aree protette... 
A differenza di quelle località famose del nord e del centro Italia, particolarmente pubblicizzate e con tutta una serie di infrastrutture capaci di soddisfare qualsivoglia desiderio e tali da far giungere in quei luoghi migliaia di turisti da tutto il mondo affinché possano ammirare quelle loro bellissime catene montuose... ecco che viceversa, la nostra isola, pur godendo d'interessanti rilievi tra cui il vulcano attivo più alto d'Europa, bellissime vallate, colline, parchi, stranamente non riesce a valorizzarli per come dovrebbe, offrendo non solo nel periodo estivo ma anche in quello invernale un ventaglio di soluzioni che potrebbero soddisfare le esigenze di migliaia di ospiti...
Iniziare ad esempio a pensare d'utilizzare la nostra isola durante tutto l'anno, potrebbe rappresentare un interessante giro di boa per la nostra economia (ahimè disastrata), potendo alimentare un nuovo turismo su quei patrimoni naturali, fonti di guadagno principale di quasi tutte le regioni di alta montagna...
Puntare sul cosiddetto "eco-turismo" potrebbe aprire a tutta una serie d'iniziative interessanti e soprattutto andrebbe a colmare quella forte richiesta occupazionale dell'isola...
Già... poiché per soddisfare quelle richieste, si dovrebbero realizzare in prossimità di quelle aree (e senza distruggerne le bellezze naturali), nuove strutture ricettive come Centri Benessere & Spa, con all'interno hotel, residence, palestre, centri sportivi, ma soprattutto offrendo una serie di fruizioni quotidiane sia per le famiglie che per gli appassionati di sport, anche estremo...
Sci, alpinismo, free ride, escursionismo, arrampicata libera, bouldering, sono solo alcuni esempi a cui potrebbero seguire fuoripista, torrentismo, kajak, hydrospeed, rafting, mountain bike, parapendio, downhill, scalate, trekking a piedi e in bicicletta, deltaplano, ecc... 
Poter rendere indimenticabile quel periodo tra le bellezze della natura e quelle strutture ricettive capaci di coccolare quei propri ospiti, affinché si possa godere di quel benessere spirituale e fisico, mix di relax dove la bellezza della natura si fonde con il benessere artificiale dell'acqua calda, dei vapori e dei profumi...
Ora saranno in molti a gridare al disastro ambientale, a come la realizzazione di quelle attività avrebbero un impatto, diretto e indiretto, sull'ambiente circostante, sui rischi dovuto all'assetto idrogeologico e sulla biodiversità, a causa dell'aumento della presenza umana in quei territori indisturbati, facendo altresì crescere i rischi sulla sicurezza per i turisti che andrebbero a recarsi in quei luoghi... 
Sì quanto sopra è in parte vero e non sarà certamente il sottoscritto a sollecitare il nostro Presidente della Regione Siciliana a trasformare quelle aree naturali in parchi divertimenti o strutture wellness... ma di contro, non si può neppure pensare di far passare quei territori in ciò che oggi non sono!!!
Difatti... basta recarsi in quei luoghi, per scoprire come la maggior parte di quei territori siano totalmente abbandonati a se stessi, dove la maggior parte di essi sono nelle mani di quei pastori "mafiosi" che ad ogni estate provvedono a incendiarne i boschi ed i campi per rinnovarne l'erba, ma non solo, a volte quegli interessi personali si legano a quelli del sistema di governance e agli assetti istituzionali nella gestione delle risorse boschive...
E cosa dire dei rifiuti lasciati ovunque, di quelle aree di parco adibite a discariche, di migliaia di metri quadri utilizzati abusivamente per l'estrazione di pietra, sabbie o terra vegetale... 
Ed allora se sono queste le aree protette a cui si fa riferimento... ben vengano non uno, ma mille strutture turistiche, che nel compiere quelle necessarie bonifica, daranno quantomeno decoro a quell'ambiente attualmente malsano...
Mi riprometto in un mio prossimo post di elencare tutte le zone attualmente definite "protette" i cui siti presentano non solo un alto rischio di degrado, ma con tutta probabilità, sono caratterizzati da contaminazioni del sottosuolo... 
Ma tanto (come ripeto sempre) a chi importa...

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