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mercoledì 1 luglio 2020

Morire di "Covid"??? Non è infortunio sul lavoro!!!

Sembra incredibile... eppure è la verità!!!
La pandemia è da poco passata dal nostro Paese, già... a differenza del mondo dove deve ancora raggiungere l'apice, ma ciò a cui nessuno si è finora interessato è che dopo quanto accaduto, ci si è dimenticati improvvisamente di quegli eroi in prima linea...
Medici, infermieri, para-sanitari, che dopo essere rimasti in questi mesi nei proprio luoghi di lavoro per curare i malati, molti tra loro hanno purtroppo perso la vita, già... vere e proprie morti bianche... 
Difatti in questi mesi, sono giunte oltre 28 mila denunce di infortunio sul lavoro per "Covid-19", la maggior parte provenienti dal Nord, di cui oltre un centinaio per infortunio mortale!!!
Numeri considerevoli se si pensa che ogni quattro denunce presentate all'Inail in questo periodo, una riguarda per l'appunto il "coronavirus"...
Ma questi numeri sono soltanto una parte, perché essi fanno riferimento ai soli lavoratori assicurati!!!
L'Inail infatti non tiene conto di altre categorie, le quali sono state anch'esse esposte a quel virus, mi riferisco ad esempio alle categorie dei medici di famiglia o dei farmacisti, che essendo di fatto liberi professionisti, non possiedono alcuna copertura in caso di morte, in quanto solitamente non prevista... 
A quanti sopra inoltre, vanno sommati tutti coloro che pur non operando presso un presidio medico ospedaliero, svolgono la loro mansione in quel settore sanitario socio assistenziale o anche presso case di cura o di riposo, mi riferisco a quei medici, fisioterapisti, infermieri, personale qualificato, ma anche tecnici della salute che si occupano solitamente di controllare gli strumenti, computer, macchine oppure riforniscono le strutture di prodotti medicali, quali ossigeno, etc., 
Si tratta di un numero considerevole d'individui di cui ancora oggi non se ne conoscono i numeri, eppure questi operatori sanitari sono stati tra i più esposti del rischio contagio... 
Ora infatti stanno iniziando a pervenire le prime denunce di infortunio con esito mortale a seguito di Covid-19...
Il dettaglio mostra ora come il 68,4% del totale delle denunce riguardi la fascia che va dai 50 ai 64 anni, seguono le fasce over 64 anni (20,4%), 35-49 anni (9,2%) e under 34 anni (2,0%)!!!
La verità è che l'INAIL non ha alcuna intenzione di pagare... ancor meno le assicurazioni che pur avendo stipulati contratti d'infortunio sul lavoro, la maggior parte di questi non riconosce l'eventualità di morte... ancor meno se questa è dipendente da un contagio di virus!!!
Come sempre accade in questo Paese... gli eroi sono morti, da soli e per nulla!!!
Già perché nessuno pagherà per loro, neppure coloro che in questi mesi avevano promesso "mari e monti"; diceva bene Guccini in quella sua canzone: "Ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione, e il peccato fu creder speciale una storia normale. Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo, sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo. E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa; siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa..."!!!

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