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lunedì 20 luglio 2020

Quell'agenda rossa fatta appositamente sparire dai servizi deviati...

Lasciate perdere la mafia... 
Il 19 luglio del 1992 è successo qualcosa di cui ancora oggi nessuno sa... o meglio, chi doveva sapere sa quanto è successo, tanto d'aver partecipato direttamente a quell'attentato!!!
Conoscevano tutto, sapevano che quel giorno il giudice Borsellino sarebbe andato dalla madre, intercettavano ogni sua mossa, ma soprattutto volevano a tutti costi quell'agenda rossa dove sicuramente erano riportati i nomi infedeli dello Stato!!!
E la mafia... ???
La mafia o meglio alcuni di quei loro esponenti, sono stati sicuramente coinvolti per eseguire l'attentato, senza che però quest'ultimi avessero ricevuto ordini dall'alto...
Basti osservare le dichiarazioni dell'allora boss di cosa nostra, Totò Riina, che in tutte le dichiarazioni si è sempre distanziato dall'attentato...
E cosa dire di tutti gli insabbiamenti e i depistaggi occorsi durante i processi...    
Qualcuno ha deciso di stravolgere la politica di quegli anni e gli attentati hanno di fatto favorito quel cambiamento... 
L’Italiani fortemente sgomenti per quella inaudita ferocia, prima con Capaci e quindi con Via d'Amelio, hanno deciso che era giunto il tempo di cambiare e qualcuno - certamente venuto in possesso di quell'agenda - è riuscito a fare carriera...
Chi è stato... difficile a dirsi, forse un giorno chissà si saprà la verità...
Certo, un vero peccato comunque che il giudice non abbia pensato di conservare una copia di quei suoi appunti in una cassetta di sicurezza, e chissà se forse non l'abbia pure fatto...
Cosa dire una vicenda dai contorni offuscati che non lasciano presagire nulla di buono, anzi più si scava per giungere a quell'unica verità e più ci si allontana da essa...
Il giudice Borsellino aveva capito che toccava ad egli, aveva detto "ora tocca a me", aveva fretta di scoprire chi c'era dietro quella morte del collega e forse l'aveva pure scoperto e sapendo quel nome, l'aveva scritto sulla sua agenda...
Ecco perché la teneva sempre con se e quando qualcuno credeva che una bomba sarebbe riuscita nell'intento ecco che si scopre che la borsa è ancora lì, intatta... ed allora qualcuno posto vicino a quella via è intervenuto, con la scusa di soccorrere il giudice e il personale addetto alla scorta, ha prelevato senza farsi scoprire quell'agenda, lasciando lì la borsa che è stata ritrovata intatta!!!
Si è parlato di mistero... ma qui non vi è alcun mistero, c'è solo qualcuno che non vuole farsi scoprire, chissà forse lo stesso individuo che non permise di verificare immediatamente dopo la sua cattura, l'abitazione del boss di cosa nostra, tanto da ritardare quella perquisizione di ben tre giorni... quando ormai tutto era stato portato via, anche la cassaforte!!!
Il nostro paese ha dimostrato in tutte le vicende in cui è stato chiamato di non essere mai pronto a contrastare in maniera seria quelle circostanza in cui la criminalità insieme alla politica e a taluni suoi uomini istituzionali (dimostratisi infedeli e corrotti), si sono legati per condizionare le regole e il diritto di questa nostra Repubblica!!!
La storia è ancora a tutta da scrivere, ma noi - come sempre avviene in questi casi - non sapremo mai la verità!!!

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