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lunedì 27 luglio 2020

Non date mai denaro in contanti a qualsivoglia personale travestito da volontario di quelle note associazioni umanitarie!!!

Lo scorso anno mi trovavo insieme a mia moglie vicino a Mascalucia per acquistare dei prodotti, ma non trovandoli nei negozi in cui mi ero recato, mi ricordai di un Centro commerciale lì vicino, precisamente "Le Ginestre"...
Entrando dall'ingresso principale mi fu fatto cenno immediatamente di rallentare... ma avendo fretta prosegui, quando uno di quei tre uomini presenti, si sposto al centro obbligandomi a fermare... 
Si avvicino quindi uno dei due, posto fino a quel momento in maniera laterale e inizio a presentarsi come volontario di un'associazione umanitaria (precisamente l'Unicef), nel frattempo mi consegnava un cartoncino a modello brochure nel quale vi erano riportate tutta una serie d'iniziative... 
Nel frattempo che egli stesse parlando il sottoscritto stava ancora riflettendo su quanto fosse accaduto, ed appena iniziarono a chiedermi una offerta in denaro - motivando quanto importante fosse quel gesto e descrivendo tutte le ripercussioni positive che grazie a quel denaro si potevano realizzare - ecco che in me scatto improvvisamente una molla...
Già, perché mentre egli parlava... sapevo che qualcosa non quadrava... e difatti, mentre l'altro collega era sempre lì posto dinnanzi all'auto, aprì lo sportello e rivolgendomi direttamente ad egli gli chiesi se fosse un pubblico ufficiale... 
Quello mi guardo un po' sbalordito e mi rispose che non comprendeva la domanda... 
Gli chiesi nuovamente - questa volta con un tono di voce che esprimeva la mia totale incazz... - se egli fosse un pubblico ufficiale, un carabiniere, un poliziotto, un finanziere, un vigile urbano... chi cazz... era, perché non comprendevo con quale titolo egli si fosse parato dinnanzi alla mia auto, obbligandomi a fermare!!!
A quel punto... avendo intuito che mi ero fortemente arrabbiato e chissà forse pensando che viceversa il sottoscritto fosse un soggetto delle forze dell'ordine... ecco che iniziò a spostarsi in maniera flemmatica, aggiungendo: vabbè se non vuole fare un'offerta non c'è alcun bisogno di far così...
Mia moglie conoscendo il mio carattere e per evitare che la situazione degenerasse mi chiese di rientrare in auto, tra l'altro essi si erano già allontanati e iniziavano a bloccare le altre auto che entravano dall'ingresso principale... 
Rientrai in auto, andai a parcheggiare e appena scesi, cercai su "google" il contatto di Unicef (Roma) e appena lo trovai, chiamai il numero e chiesi se vi fossero loro rappresentanti - descrivendo quella loro presenza con tanto di pettorina ufficiale dell'Associazione (se non ricordo male di colore azzurro) - presso il Centro commerciale di cui sopra...
Ovviamente la risposta fu negativa, anzi nello scusarsi per l'accaduto mi comunicarono che essi come associazione - se non durante manifestazioni organizzate direttamente - non svolgono alcuna promozione per strada e soprattutto non viene mai richiesta la consegna di denaro in contanti, in quanto la donazione deve avvenire attraverso pagamento con bonifico bancario o con bollettino postale... 
A quel punto ho chiamato il 112 che essendo proprio lì vicino, a meno di un km, giunse immediatamente... 
Difatti, mentre mi stavo dirigendo a piedi verso quei tre soggetti, era giunta una pattuglia... e loro osservando l'auto ed il sottoscritto che stava per raggiungerli, iniziarono a separarsi e ad allontanarsi, togliendosi tra l'altro anche quella pettorina... 
Uno di loro venne intercettato e fermato, il sottoscritto nel frattempo si avvicinò alla pattuglia, dichiarando di essere la persona che aveva per l'appunto telefonato, seguirono le generalità di uno dei fermati e anche quelle del sottoscritto e dopo un po' mi dissero ringraziandomi che potevo andare...  
Analoga circostanza mi capito a inizi di quest'anno, dinnanzi ad un supermercato dei paesi etnei; la vicenda se pur in maniera diversa, sì... in questo caso la ragazza che mi aveva fermato usava modi cortesi e un sorriso ammagliante (pur di raggiungere il proprio scopo), provò a farmi donare un offerta...
Appena aggiunsi che donavo solo attraverso c/c bancario, non gli interessò più dedicare le sue attenzioni e mi disse che per loro era la stessa cosa e così si allontanò per dedicarsi ad altri clienti appena giunti...   
L'ultima circostanza di pochi giorni fa dinnanzi ad un supermercato della stessa società di cui sopra (ma che nulla centra con queste ambigue iniziative di solidarietà...), ma questa volta appena fermato, dissi loro che non avevo alcuna voglia di discutere e di rivolgersi ad altri, in quanto il sottoscritto - per evitare loro problemi - era meglio evitarlo...
Quindi, nel attendere che una delle due figlie completasse gli acquisti, sono rimasto in attesa all'esterno con l'altra, quando uno di quei "volontari" si avvicino e mi chiese delucidazioni, su quanto alcuni minuti prima avevo detto...
E allora raccontai l'esperienza di cui sopra e dissi ad egli - visto il tono con il quale mi aveva formulato la domanda - che forse era meglio (se non realmente autorizzati...) cambiare luogo, per evitare (non si sa mai... ) eventuali controlli!!! 
Nel frattempo mia figlia era uscita dal supermercato ed egli allora nell'allontanarsi mi rivolse un sorriso sarcastico, quasi a volermi confermare che egli e i suo colleghi fossero apposto...
L'indomani pomeriggio mi ritrovai ad andare nuovamente in quel supermercato; all'esterno però vidi che non vi erano più i volontari del giorno prima e allora chiesi alla cassiera che fine avessero fatto; mi rispose che non si erano visti, ho pensato: "ma guarda un po' che strana coincidenza..."!!!   
Di oggi la notizia che i carabinieri della Stazione di Catania Nesima hanno denunciato due donne, una di 21 e l’altra di 37 anni, perché ritenute responsabili di esercizio molesto di accattonaggio in concorso...
Indovinate un po'... le due donne si spacciavano anch'esse per operatrici volontarie dell’UNICEF ed erano riuscite a racimolare nel breve volgere di qualche ora la ragguardevole somma di quasi 300 euro attraverso le donazioni di quegli ignari cittadini, che credevano realmente di fare la cosa giusta...
Ecco perché sollecito chiunque a non dar soldi a nessuno, soprattutto per strada, neppure se vi convincono a non dare soldi in contanti ma tramite un bollettino postale su cui fare il versamento, perché il più delle volte questo è intestato a una società "omonima" a quelle solitamente conosciute, a cui però è stato aggiunto un carattere grafico diverso, che evidenzia come nulla centri con quello ufficiale...
Viceversa se volete fare una donazione, aprite il web e collegatevi al sito Unicef, il sottoscritto nel frattempo vi allega una foto dalla quale trovate i numeri su cui effettuare la donazione...
Vorrei ricordare quanto diceva Madre Teresa di Calcutta: “Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quando amore mettiamo nel dare.”

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