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sabato 18 luglio 2020

ARS: una seduta al limite di una normativa "inammissibile"!!! Ma poi perché... forse per favorire qualcuno??? E chi...


Sto parlando di una seduta compiuta all'ARS in data 07/07/2020...
Tutto ha inizio dopo che la stessa era stata sospesa alle ore 17.13 e ripresa nuovamente intorno alle ore 17.14 quando il Presidente ha dichiarato: Onorevoli colleghi, procuriamo i riferimenti normativi su questo emendamento A.12.1, e lo distribuiamo ai parlamentari, e passiamo all'emendamento A.21. 
L'Onorevole Cracolici era intervenuto poco prima e aveva manifestato la propria contrarietà a questo emendamento e sulla stessa riga anche l'On. Pasqua aveva chiesto d'intervenire...
Il Presidente: Ne ha facoltà...
On. PASQUA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Assessori, sarò brevissimo. Il collega Cracolici prima lo ha pure detto: questa sembra una fotografia perché l’A.21, assessore, che lei stesso aveva fatto, sembra proprio una fotografia visto che qui c’è, in pratica, manca nome e cognome della persona che può essere interessata da questa vicenda e, se da un lato togliamo cerchiamo di fare i prepensionamenti, dall'altro lato dobbiamo costringere la persona, almeno cerchiamo di tenere una persona in più in avanti, in più portandolo anche al settantesimo anno di età...
Chiede giustamente l'On. Pasqua: Ma perché non ci sono altri dirigenti negli stessi dipartimenti? Non c’è nessuno formato e capace di fare le stesse cose? Con tutti quelli che sono i dipendenti della Regione siciliana? Non credo che sia così difficile trovare un altro dirigente o altri dirigenti, quindi, per dichiarazione di voto, noi voteremo in modo contrario a questo emendamento.
Il Presidente: Onorevole Pasqua, però voglio precisare che il comma 2 di questo emendamento A.21, indica le motivazioni che determinano la necessità di completare un lavoro, e cioè la rendicontazione di tutta l’attività che è stata svolta in quel Dipartimento. No, non è che non c’è nessuno che è in grado di farlo. E’ chiaro che la complessità di quello che è stato portato avanti, non succede alcunché se si proroga fino alla data che è indicata, qui. 
A questo punto chiede di parlare nuovamente l'On. Cracolici...
Il Presidente: Ne ha facoltà...
On. Cracolici: Signor Presidente, onorevoli colleghi, come al solito, la pezza allarga il buco!!!
Perché vorrei ricordare, che giusto qualche giorno fa è stato nominato un nuovo dirigente alla programmazione, che ha il compito di gestire tutta l’attività di rendicontazione, visto che la programmazione ormai, siamo alla conclusione del 2020, quindi, giusto è stato nominato qualche giorno fa un dirigente alla programmazione, che deve rendicontare tutta la spesa fino al 2023.
Ora, che si usi l’argomento che serve uno che c’è dentro per rendicontare la spesa, mentre si fa uno nuovo che deve rendicontare tutta la spesa, compresa quella del servizio di cui si parla, è un argomento che non sta in piedi, ecco perché la pezza è peggiore del buco!!!
Non ho nulla di personale, non ci sono per me battaglie personali, dico, attenzione alla coerenza di questa Regione, questa Regione ha una serie di problemi aperti con lo Stato, problemi sulla finanza locale, problemi sull'accordo Stato-Regione, abbiamo varato qualche anno fa la norma per consentire di fare uscire oltre 1500 dipendenti regionali, con un sistema di anticipazione.
Vi vorrei ricordare che abbiamo avuto bocciato dallo Stato, la cosiddetta quota 100, regionale, proprio perché avevamo quella legge che abbiamo varato per consentire la fuoriuscita. Fare una norma che, contemporaneamente, dice di mantenere in servizio il personale, oggi un dirigente, domani il personale, perché un usciere no? E’ un argomento che, come dire, limita la credibilità di questa Regione.
Insisto che questa norma venga dichiarata inammissibile!!!
Vedo, però, che ci sono al solito... siccome le marchette, quando si devono fare, tutti siamo contattati, per essere chiari, anch'io, mi è stata chiesta la generosità di condividere, e io con grande onestà, ho detto: guarda che il problema non è sì o no, il problema è la credibilità di un Istituzione!!!
Se abbiamo fatto leggi, che dicono andatevene in pensione prima, con quale dignità io oggi sostengo la tesi che chi c’è deve rimanere, dopo che, addirittura alcuni dirigenti hanno chiesto la proroga di un anno per continuare a restare dopo la pensione, e gli è stato negato, dico giustamente, aggiungo io.
Allora, dobbiamo essere tutti seri, altrimenti il Parlamento diventa, ognuno, domani sarà contattato
su qualunque cosa, senza più avere la forza, di poter dire no! Perché la politica deve pure imparare a
dire no! Perché non siamo un cantiere scuola, con tutto il rispetto del cantiere scuola.
Ecco perché considero inammissibile questo emendamento!!! 
Se si dovesse votare, certamente, voterò contrario, e annuncio che chiederò il voto segreto dell’Aula, per potere esercitare con libertà, visto che ci sono tanti imbarazzi, questo è un tema che non è generale, ma che riguarda le persone, chiederò il voto segreto, e i deputati in maniera libera potranno dire sì o no...
Comunque, ritengo che la parte più avvincente della seduta è quanto accaduto durante la votazione, intorno al minuto 34.10, di cui potete osservare direttamente il video al link: https://www.ars.sicilia.it/agenda/sedute-aula/seduta-numero-203-del-07072020 
Non vi dico che sto ancora ridendo a crepapelle... in particolare nell'osservare come si comprenda benissimo da quelle immagini di come la votazione "sfavorevole" sia ben evidenziata su quel monitor... e di come "qualcuno" provi inutilmente a invalidarne il voto, con stratagemmi certamente ridicoli!!! 
Comunque non conoscendo i particolare e le motivazioni che hanno spinto a presentare al Parlamento quella mozione che potremmo definire "ad personam", ho pensato che forse essa si riferisca alla normativa la cui conclusione trova in qualche modo conferma nella disposizione del decreto-legge 31.08.13 n. 101, conv. dalla 1. 30.10.13 n. 125, la quale prevede il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione della spesa nelle pubbliche amministrazioni e nelle società partecipate, all’art. 2, c. 5, dà l’interpretazione autentica dell’art. 24, c. 4, sopra indicato. 
In particolare detto d.l. n. 101 del 2013 prevede per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni il limite ordinamentale previsto dai singoli settori di appartenenza per il collocamento a riposo d’ufficio e vigente alla data di entrata in vigore del decreto-legge stesso, non è modificato dall'elevazione dei requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia. 
Il suo superamento, precisa la norma, è possibile solo per il trattenimento in servizio o per consentire all'interessato di conseguire la prima decorrenza utile della pensione. 
Inoltre, la disposizione nel prevedere che “il proseguimento dell’attività lavorativa è incentivato … dall'operare dei coefficienti di trasformazione calcolati fino all'età di settant'anni …”non attribuisce al lavoratore un diritto di opzione per la prosecuzione del rapporto di lavoro, né consente allo stesso di scegliere tra la quiescenza o la continuazione del rapporto, ma prevede solo la possibilità che, grazie all'operare di coefficienti di trasformazione calcolati fino all'età di settanta anni, si creino le condizioni per consentire ai lavoratori interessati la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti previsti dalla normativa di settore. E’ questo il senso della locuzione “è incentivato … dall’operare dei coefficienti di trasformazione …”, la quale presuppone che non solo si siano create dette più favorevoli condizioni previdenziali, ma anche che, grazie all'incentivo in questione, le parti consensualmente stabiliscano la prosecuzione del rapporto sulla base di una reciproca valutazione di interessi” (Cass. SU n. 17589/2015):
 http://www.anaao.it/public/aaa_1515191_cassciv_17589_2015.pdf
Ma se così fosse... vorrei ricordare come questa sentenza n. 17589/2015 della cassazione - al fine della prosecuzione del rapporto di lavoro fino a 70 anni - non si applica agli impiegati della regione la cui pensione viene liquidata dal fondo pensione, ma soltanto a quelli per cui la pensione viene  liquidata dall'AGO e altre forme esclusive e sostitutive come previsto al comma 4 dell'art. 24 del d. L. 201/2011...
Stando così le cose (ovviamente senza alcuna arroganza o presunzione nel sostituirmi ai nostri giuristi...) e con una diritto alla pensione liquidato dal fondo pensione, ritengo come forse, non sia consentito usufruire del beneficio di prosecuzione del rapporto fino a 70 anni...
Ovviamente potrei sbagliarmi... ma quantomeno il mio personale auspicio è quello che non accada quanto solitamente avviene in questi casi e cioè che pur di emendare quanto si vuol far passare, si proroghi in periodi "specifici" la stessa votazione; mi riferisco ad esempio alla fine dei lavori del parlamento, già... proprio tra qualche giorno, quando tutti sono in procinto d'andare in ferie e la maggior parte dei deputati dell'Assemblea Regionale Siciliana non sarà presente in aula, affinché tutto venga così approvato, ovviamente... con il massimo riserbo!!!
Ma il mio intuito mi dice che questa volta... non andrà così!!!

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