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domenica 21 maggio 2023

Le mafie inquinano gli appalti già al momento della stesura del bando!!!

Mafia e appalti, un connubio da tempo accertato!!!

Le imprese legate a quei clan tentano l’inquinamento delle procedure di gare pubbliche già dalla fase di stesura del bando, mediante varie forme di connivenza con collusi funzionari pubblici... 

A lanciare l’allarme è una relazione della Dia intitolata: “Le tecniche di penetrazione possono concretizzarsi già nella fase di programmazione e progettazione delle opere pubbliche” tramite l'azione corruttiva di funzionari e tecnici incaricati”.

L’analisi è stata realizzata sulla base di evidenze investigative giudiziarie e di prevenzione, un lavoro che ha documentato la tendenza generale all'inabissamento dell’azione delle consorterie più strutturate che hanno ormai raggiunto, tramite quei cartelli consolidati, un basso profilo di esposizione...

Tale tendenza risulta sempre più diffusa in considerazione del vantaggio derivante dalla insidiosa mimetizzazione nel tessuto sociale e dalla conseguente possibilità di continuare a concludere i propri affari illeciti in condizioni di relativa tranquillità...

Peraltro, la criminalità organizzata preferisce agire con modalità silenziose e per farlo implementa quella pervasiva infiltrazione nel tessuto economico-produttivo avvalendosi di imprenditori complici, professionisti ed esponenti delle istituzioni che vengono facilmente "comprati" con qualche mazzetta...

Un’indubbia capacità attrattiva è rappresentata dai progetti di rilancio dello sviluppo imprenditoriale nella fase post-pandemica e dall’insieme di misure finalizzate a stimolare la ripresa economica nel Paese anche grazie ai finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Sulla base di queste considerazioni si evidenzia la consueta attenzione allo sviluppo e alle trasformazioni di quelle note organizzazioni mafiose, senza tralasciare gli ulteriori elementi informativi contenuti nei provvedimenti di scioglimento di molti Enti Locali...

Per una efficace lotta contro tali insidie, la Dia ha sottolineato la necessità di utilizzare un linguaggio comune, metodologie e normative condivise per massimizzare l’efficacia delle azioni di contrasto con particolare attenzione all’aggressione dei beni illecitamente accumulati anche al di fuori dei confini nazionali, con il ricorso a strumenti come sequestri penali e di prevenzione!!!

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