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sabato 14 ottobre 2023

C'è timore che il conflitto si allarghi? Ma la paura prevale...

Ora, molti di quei paesi arabi - da sempre ostili ad Israele - potrebbero pensare in maniera errata che il loro “nemico numero 1" possa trovarsi in una condizione di estrema fragilità e che forse sarebbe il caso di sostenere Hamas e quindi attaccarla...

Credo che questo pensiero, potrebbe rappresentare per loro, il più grande errore... perchè si ritroverebbe a dover subire situazioni ancora più nefaste, vedasi quelle dell'ultima volta con la guerra dei sei giorni...

E difatti, osservando quanto sta accadendo, scopriamo come Paesi come Giordania, Egitto, Libano, ed anche ciò che resta della Siria, stanno in questo momento riflettendo in maniera ponderata sui rischi che un'eventuale entrata in guerra potrebbe  rappresentare...

Anche paesi come l'Iran si tengono alla larga, si vede dalla loro prima dichiarazione nella qual hanno smentito le frasi di sostegno ad hamas... ma anche altri paesi, attuali grandi fornitori di petrolio, si stanno muovendo con estrema cautela, provando a stringere inediti rapporti e dando forma a collaborazioni diplomatiche nuove...

Abbiamo letto della storica telefonata storica, tra il principe saudita Mohammed bin Salman e il presidente iraniano Ebrahim Raisi, i Xue più potenti rappresentanti del mondo sciita e del mondo sunnita, un accordo voluto fortemente dalla Cina, per un nuovo medio oriente più stabile e meno conflittuale...

I due Paesi, fautori di un percorso di normalizzazione che ha riscontrato e riscontra tuttora numerose difficoltà - dovute alle profonde discrepanze presenti tra i due mondi religiosi che Iran e Arabia si portano dietro, ma anche alle visioni differenti sulla politica regionale - ora sembrano aver trovato un importante punto di incontro, un obiettivo comune: la protezione della causa palestinese. Nella chiamata di 45 minuti bin Salman e Raisi hanno parlato della “necessità di porre fine ai crimini di guerra contro la Palestina". I due paesi, Iran e Arabia Saudita, proveranno ora a garantire i diritti dei palestinesi, ma soprattutto cercheranno di fermare l'aggressione e gli attacchi di Israele e quindi dell'odiato regime sionista... 

Vedrete... mai dichiarandolo apertamente, ma sostenendo finanziariamente quei gruppi come Hamas, Hezbollah e OLP o chiunque abbia necessità dal punto di vista logistico e militare, per combattere Israele in quei territori occupati, ma forse non solo in quelli...

Il conflitto sta per espandersi e credo che in pochi potranno limitarlo, non certo in tempi brevi e soprattutto, non prima che una grossa fetta di quei territori, un tempo occupati dai palestinesi, verranno annessi definitivamente ad Israele...

Ed infine, se qualcuno pensa che Israele possa essere un giorno sottomessa, dimentica che essi - anche se non è mai stato dichiarato ufficialmente dal governo di Tel Aviv - sono in possesso delle testate nucleari, se ne stimano almeno un centinaio e quindi ditemi, chi mai oggi potrebbe pensare realmente ad un attacco definitivo??? 

Certo, ora la guerra si protrarra per un bel po' di anni, a noi tutti sembrerà qualcosa che non ci appartiene, lontano, ma non sarà così, verremo vivceversa coinvolti in pieno!!! Già... prepariamoci ad un lungo e arduo periodo di crisi!!!

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