Era il 5 agosto del 1989 quando la mafia uccideva l'agente di polizia Antonino Agostino e sua moglie Ida Castelluccio. 
Fu compiuto il classico agguato mafioso, dove marito e moglie, vennero trivellati da una serie di colpi di pistola mentre entravano nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui, quando appunto un gruppo di sicari in motocicletta arrivò all'improvviso e cominciò a sparare sui due...
D'allora, sono passati quasi trent'anni e le indagini sono rimaste nello stesso punto...

Per quei delitti infatti, sono stati indagati i boss Nino Madonia e Gaetano Scotto ed anche l'ex agente di polizia, Giovanni Aiello... lo stesso che alcuni mesi scorsi è stato al centro di un confronto all'americana, nell'aula bunker del carcere Ucciardone, con Vincenzo Agostino (il padre di Antonino): l'uomo l'ha riconosciuto, indicandolo come colui che prima del delitto sarebbe stato visto accanto alla sua abitazione...
 
In questi giorni il presidente del Senato Pietro Grasso ha scritto: "Conoscete in molti l'oscura vicenda del fallito attentato all'Addaura a Giovanni Falcone". 

Già, nell'esaminare i fatti, con la sua estrema lucidità, il giudice Falcone aveva fatto osservare come una operazione del genere, fosse stata frutto di qualche mente raffinatissima e non certo di un delinquente occasionale... 
 
Il terribile sospetto, che non si e' riusciti a provare con certezza, è che la regia di quel tentativo per uccidere Falcone, non fosse esclusivamente della mafia, ma anche di parti esterne e corrotte dello Stato... e se quel giorno l'attentato non riuscì, fu anche merito di un agente di polizia, proprio quel Nino Agostino... 

Ed è veramente enigmatica la circostanza per cui soltanto poco meno di due mesi dopo, quello stesso agente, venisse barbaramente trucidato insieme a sua moglie Ida (che in quel periodo, era anche incinta di cinque mesi di una bambina).
 
Quanto sopra avvenne sotto gli occhi dei genitori di Nino, Vincenzo e Augusta...

Si dice che la verità trionfa sempre... ma questa verità finora non si è concretizzata ed è per questo che papà Vincenzo, da quel triste giorno, ha deciso di non tagliarsi più la barba, perché va ripetendo che per farla... attende innanzitutto, che venga fatta giustizia, su una oscura vicenda, che per vari motivi, si è preferito finora tenere celata...
 
Mi chiedo allora.. 27 anni sono passati; quanti altri anni bisogna attendere per conoscere la verità???
Si sa... la verità non è sempre bella, ma la fame di verità sì!!!
 
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