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giovedì 13 dicembre 2018

Quel farisaico modo di protestare in Sicilia...

In questi giorni, osservando i nostri Tg regionali, ho avuto come la sensazione che quanto avviene nella nostra terra, rappresenta perfettamente quel mal costume prettamente siciliano e cioè di proteggere sempre i propri interessi, di salvaguardare il proprio orticello e di protestare soltanto quando, questi vengono messi in discussione o a rischio...
Già, tutto il contrario di quanto ad esempio è avvenuto negli stessi giorni in Francia, dove tutti i cittadini, di qualunque ordine e grado, hanno deciso di scendere in piazza per far valere le proprie ragioni, tanto d'aver costretto il Presidente Macron ad ammettere le proprie colpe...
Sì... la cosa che mi ha colpito di quella manifestazione, è che tra gli intervistati vi fossero parecchi dipendenti pubblici e soprattutto molti lavoratori d'importanti compagnie private, tanti pensionati ed anche molti studenti, che hanno deciso di appoggiare personalmente quella contestazione, per venire incontro ad un paese che soffre e loro - se pur blindati da un reddito sicuro e inattaccabile -  con quei "gilet gialli", hanno fatto valere la loro voce a difesa dei giovani senza un lavoro o di quei cosiddetti precari...
Viceversa, riprendendo quanto osservavo da noi in tv negli stessi giorni, vedevo pensionati che sono andati a protestare contro la Giunta di Porto Empedocle, gridando a squarciagola: “Non siamo pecoroni”...
Negli stessi giorni i precari dell'Asp sono scesi in piazza,creando non pochi disagi agli utenti, proseguendo nella mia città etnea gli impiegati comunali, da mesi senza stipendi, si sono fatti sentire... 
Peraltro, mentre a Catania vi era un grosso fermento, a Palermo in un corteo organizzato dai sindacati, ci si è diretti verso la sede della prefettura a manifestare, erano quasi tutti amministrativi che rivendicavano una stabilizzazione attesa da oltre 25 anni!!!
Nel frattempo gli studenti, avendo appreso dei tagli per più del 50% alle scuole, hanno deciso di andare sotto l'ufficio del presidente Musumeci...
Se pensavate che nel messinese la situazione fosse più calma vi sbagliate, a Milazzo sono scesi in piazza i lavoratori precari del Comune, dichiarando che a rischio c'è il futuro di 162 famiglie!!!
Analoga situazione avviene a Mussomeli e come non ricordare i magistrati cd. onorari, che hanno chiesto una definitiva soluzione a quella loro sostanziale precarietà, ritenendo il loro apporto fondamentale per l’efficienza del sistema giudiziario...
La cosa assurda è che potrei continuare con un altrettanto numero di esempi, sempre compiuti durante la medesima settimana, ma preferisco non annoiarvi con un altro elenco...
Ciò che volevo portare in evidenza, è la differenza messa in atto da quelle contestazioni, sì...tra chi scende in piazza per valori nobili quali l'uguaglianza, la legalità e soprattutto la solidarietà e chi di contro, scende esclusivamente per far valere le proprie ragioni, quasi sempre di natura economica o finanziaria, ma certamente poco sociali...
Perché solo per questi motivi si protesta in quest'isola, ma forse questo comportamento farisaico potrei estenderlo anche a tutto il Paese, ma nella nostra regione è più presente e nessuno vuole rinunciarvi, perché in gioco non vi è la dignità dell'essere umano, il benessere collettivo, no... qui in gioco c'è soltanto la tasca ed è ciò che importa!!!
Puntare come sempre al proprio orticello, del resto, di quanto avviene intorno, non frega a nessuno, sì... l'importante è protestare, per ottenere per se, sempre più privilegi o quantomeno garanzie!!!
Altro che "gilet gialli" da indossare... i miei conterranei (quei pochi che li hanno ricevuti) non li hanno neppure scartati, già... se li sono venduti ancora così com'erano: confezionati!!! 

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