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venerdì 21 dicembre 2018

Catanesi.... c'è bisogno di collaborazione e denunce!!!

"Le preoccupazioni sono tante... ma sono uno stimolo per fare meglio"!!!
Con queste parole ha esordito alcuni giorni fa il Prefetto di Catania, Claudio Sammartino, durante un'intervista da parte del giornalista di "LaSiciliaweb
Continuando ha dichiarato: "I cittadini catanesi hanno bisogno delle Istituzioni, devono chiedere sempre di più alle istituzioni, ma le Istituzioni hanno bisogno dei cittadini catanesi... perché il cittadino catanese ha tantissime qualità importanti, che si sono sviluppate, soprattutto nei momenti di difficoltà e questo è un momento di difficoltà in cui ogni cittadino  deve dare il meglio di se, cooperando, collaborando, come faranno le Istituzioni di questa provincia"!!!
Quanto detto dal prefetto non fa una piega, certo sono belle parole, ma come dico sempre... trovano il tempo che trovano e il più delle volte non sono neppure attinenti con la realtà o quantomeno con quanto vissuto da noi catanesi...
D'altronde, egli stesso ha dichiarato "come faranno le istituzioni"... dimostrando quindi di voler prendere del tempo per mettere in atto quei necessari processi d'involuzione ai quali purtroppo, anche le stesse istituzioni del passato sono mancate... e mi riferisco proprio a quei suoi predecessori, a quelle inchieste nelle quali erano stati coinvolti e di cui poi non se ne saputo più nulla (vedasi ad esempio... Saguto & Co.). 
"Cooperazione e collaborazione al servizio dei cittadini è la cifra del lavoro delle istituzione di questa provincia..."!!! 
Si... ascoltando queste importanti parole, sono certo che da domani i catanesi faranno a gara per presentarsi presso quegli organi giudiziari per segnalare o denunciare quanto di loro conoscenza, in ambito di illegalità o corruzione...
Ed inoltre, quando dichiara "Conoscere un poco questa città e aggiornare le mappe di conoscenza di questa città è un grande stimolo per servire meglio i catanesi...", mi da l'impressione di un distacco o quantomeno di voler prendere le distanze, rispetto a quanto realmente accade ancora in questa nostra città, dove l'omertà la continua a fare da padrona, la criminalità organizzata controlla una grande fetta delle attività commerciali, dove il pagamento del pizzo è ahimè una consuetudine, e dove ancora enormi somme derivanti dal riciclaggio di denaro sporco, "obbliga" (è un eufemismo...) la criminalità ad investire in altri settori diversi e certamente legalizzati, quali ad esempio quelli turistico/alberghieri o anche quelli diretti alla creazione di strutture ricettive (eventi, convegni, discoteche, concerti), oppure, come hanno evidenziato le ultime inchieste giudiziarie, in quegli ambiti della ristorazione, supermercati, mercati alimentari, scommesse, ecc... tutte società che fungono da "lavatrici" e che hanno quale scopo, quello d'incassare quotidianamente denaro contante, affinché si possa ripulire in maniera celere, quel denaro sporco introitato dai business illegali di quella associazione criminale...
Ed allora vorrei comprendere, quali attività saranno compiute nella prevenzione o nel contrasto di quei fenomeni di corruzione o d'inquinamento mafioso???
Ma soprattutto mi piacerebbe capire quali iniziative verranno promosse contro quella criminalità organizzata, contro quei livelli di massoneria così tanto presenti nella nostra città grazie ai suoi referenti politici, dirigenti, funzionari, personaggi corrotti ma perfettamente inseriti nel contesto sociale...
Cosa dire altresì delle nostre amministrazioni locali, le quali evidenziano ogni giorno di più la loro inefficacia, ma soprattutto quella totale mancanza di trasparenti (basti cliccare sul web e ci si accorge che i documenti posi in evidenza sono in arretrati da oltre 10 anni...) che non favorisce le esigenze dei cittadini, ma che dimostra di limitare costantemente un servizio, a causa di fattori legati a compromessi e/o condizionamenti esterni...
Ed infine, vorrei comprendere il significato di quelle parole, quando dice: "I cittadini devono percepire che lo Stato è presente e lavora per loro..." , perché vede ultimamente, l'impressione ricevuta dal sottoscritto è che non si lavori per portare in evidenza le collaborazioni ricevute, ma bensì, all'interno di quegli apparati statali, si opera celati da un meccanismo perverso, in particolare quello di soffocare le cooperazioni a cui lei - nel suo messaggio - fa  riferimento... 
Perché vede, tra il dire e il fare - da noi - c'è il mare... e non è un mare cristallino e trasparente, ma bensì un mare pieno di liquami dalle esalazioni maleodoranti, nel quale nuotano esseri così sleali... che soltanto una terra come la nostra, poteva partorire...      
L'augurio che Lei in questi giorni di festa auspica a tutti noi e cioè "che cresca in questa nostra provincia la speranza e che la collaborazione e la cooperazione sia il tessuto e la modalità di lavoro di tutti... in particolare a chi è più a disagio, a chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo, ai giovani, agli anziani, alle famiglie in difficoltà, alle imprese a tutti coloro che sono protagonisti in questo momento, estremamente importante, estremamente delicato della nostra provincia, un augurio che riemerga sempre di più la speranza di fare e di costruire una società migliore...", rappresenta sicuramente qualcosa di meraviglioso e di desiderabile, ma affinché queste belle parole, non restino lì... vane - per come d'altronde lo sono state in tutti questi anni grazie a tutti quei suoi predecessori - c'è bisogno che ciascuno inizi a prendersi cura delle proprie responsabilità, in maniera seria o quantomeno per il compito a cui viene chiamato, senza dover propagandare anticipatamente, situazioni o circostanze che successivamente il tempo ha dimostrato, non essere state mai concretizzate...
Non c'è bisogno quindi di chiedere ai catanesi riluttanti o ancora oggi legati a quel sistema clientelare/mafioso di collaborare o di denunciare...
Pensiamo viceversa di dedicarci a coloro che già da tempo stanno collaborando con le istituzioni (Procure, Gdf, Dia, Carabinieri, Noe, e quant'altro...) e non solo per dovere civico, ma di più... per quanto prevede la morale, ed oggi si sentono fortemente traditi, da ciò che Lei - per il ruolo che attualmente ricopre - chiama Stato!!!
Si è vero... possiamo scegliere quello che vogliamo seminare, ma poi, siamo obbligati a mietere quello che abbiamo piantato!!! 

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