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domenica 24 novembre 2019

" I catanesi credono che lamentarsi sia meglio che fottere"!!!

Ho provato ieri pomeriggio a giungere in tempo per seguire l'intervista del Presidente della Commissione regionale Antimafia presso il teatro Macchiavelli di Piazza Università, ma purtroppo non avevo fatto i conti con l'autostrada Palermo-Catania e l'ingresso della città etnea (direzione tangenziale/porto), che evidenziano i motivi per cui la nostra regione sia oggi ancora a livello del terzo mondo!!!
Comunque... alla fine purtroppo sono mancato a quell'appuntamento, non posso quindi che auspicare che a breve ne verrà realizzato un altro... 
Ed allora, stasera ho ricercato alcuni articoli pubblicati nei vari siti web, per comprendere quanto è stato dichiarato da quell'ospite e leggere eventuali commenti anche dei lettori... 
La mafia comanda a Catania”, con questo titolo si è aperto il convegno, già mi verrebbe da dire: "nulla di nuovo per quanto riguarda la notizia"!!!
Il sottoscritto ad esempio in questo omonimo blog lo va scrivendo costantemente, evidenziando inoltre tutti quegli apparati corrotti, che rappresentano la vera mafia di questa terra!!!
E si... perché se da un lato vi è un'associazione criminale che continua a dettare le regole economico/finanziarie di questa regione, c'è poi chi - vestito con l'abito gessato e la camicia inamidata dal "colletto bianco" - condiziona con le proprie azioni l'attività sociale e culturale dei miei concittadini!!!     
Già... è incantevole il paragone riportato dal Presidente Fava nel ricordare da un lato la bellezza di questa città "intarsiata di barocco" e dall'altro la bassezza di certi comportamenti corruttivi e clientelari, privilegi e posizioni che favoriscono da sempre gli uomini proposti da quelle famiglie mafiose e da quei  "salotti buoni", che di buono nulla possiedono se non la turpitudine!!!
Ed allora (avendo letto le risposte del Presidente...), mi permetto di riprendere nuovamente talune di quelle domande dell'intervista, provando a rispondere personalmente con quanto realmente credo accade oggi in questa nostra città...  
La mafia comanda ancora a Catania?
Sì... lo sanno tutti, anche coloro che operano all'interno di quei palazzi istituzionali - che stranamente - fanno finta di non saperlo"!!!
E la politica?
La politica partecipa in maniera diretta a quelle collusioni, basti vedere quali e quante azioni politiche vengono compiute per contrastare quel sistema mafioso e criminale, si guardi ad esempio per ultimo, quanto accaduto all'ARS, sul voto segreto per la gestione rifiuti... 
Nessuno di loro ha il coraggio di esporsi, già... sono pochi coloro che manifestano contro quell'organizzazione criminale ed i suoi affiliati, sapendo in anticipo quanto quel meccanismo clientelare determini i voti di preferenza, ed allora la maggior parte di essi preferisce stare in silenzio: d'altronde perché farlo... abbiamo visto in questi anni come coloro che hanno presentato partiti basati sulla legalità non abbiano ricevuto quel giusto consenso!!! 
E i catanesi?
Concordo per "pavidi", ma più che lamentosi direi "omertosi", peraltro se non fosse così ci ritroveremo una lista lunghissima di denunce presentate presso le autorità giudiziarie, ma sappiamo che non è così, già... se potessimo commisurare realmente quei numeri in proporzione ai cittadini residenti, credo che il numero percentuale sarebbe uno zero seguito dopo la virgola da altrettanti centinaia di zeri prima di vedere un numero relativo diverso, a dimostrazione che quanto vado dichiarando rappresenti di fatto l'unica verità, certo un'amara verità che da molte parti si cerca in tutti i modi di celare, ma che - come riportavo sopra -  rappresenta ahimè la nostra realtà!!!
D'altronde dice bene quando parla di responso delle urne, di appuntamento elettorale e dei soliti nomi che vengono affermati da almeno da 30 anni...
La politica sta a raccomandazione, come favore sta a posto di lavoro... e tutti si accodano a quella metodologia "avvilente" perché li pone allo stesso livello, anche coloro che potrebbero - grazie alle proprie capacità - brillare per eccellenza ed invece anche loro si accontentano di elemosinare, barattando la propria dignità con una "preghiera" all'interno di quelle segreterie politiche!!!
Ovviamente da questo tipo di elettorato cosa ci si può aspettare, se non che voteranno nel prossimo futuro quella "melma", d'altro canto dovranno in un qualche modo ricambiare il favore ricevuto...
Ecco perché la nostra città continua a votare sempre per le stesse persone e non perché è una città lamentosa e rassegnata... no, soltanto perché debbono dire grazie di quanto hanno già ricevuto e di quanto ancora sperano di ottenere, prima o poi per i loro cari!!! 
Come può uscire Catania da questo meccanismo?
Non si può... nessuno vuole che questo meccanismo cambi... perché è esso stesso a garantire chi va avanti e chi resta fermo e quindi, proprio i più incapaci ed inetti di questa nostra terra, vedono in esso un vantaggio da questa condizione, altrimenti saprebbero già di esser esclusi da un sistema basato esclusivamente sulla meritocrazia!!!
E poi c'è la zona grigia...
La zona grigia è la peggiore... quella che fa più male, quella che come un virus ha saputo infettare l'animo buono di noi siciliani, che porta i catanesi a lamentarsi senza però che essi facciano nulla, senza che nessuno provi a cambiare questo stato di cose, sì... nessuno che ci mette la faccia e quei pochi che ci provano vengono visti dal sistema quasi fossero degli "alieni", in particolare proprio da coloro che operano all'interno di quegli apparati di controllo del territorio, perché vedono in quest'ultimi, il coraggio che forse a loro manca...
Qual è la cosa che ti fa più rabbia?
Potrei affermare con assoluta certezza che proprio quest'ultimo punto rappresenta ciò che maggiormente da fastidio!!!
Il sapere cioè di essere (ed esser stati attraverso le proprie azioni...) totalmente diversi dai propri conterranei, di aver agito in maniera opposta a quella allegra strafottenza con cui i catanesi credono che "lamentarsi sia meglio che fottere"; di provare a comportati in ogni circostanza con onestà e legalità, ponendo sempre i principi morali quali punti prioritari della propria esistenza, senza mai lamentarsi o rassegnarsi per quanto a volte accade, in particolare quando talune circostanze gravi, evidenziate proprio a quel sistema istituzionale (o ad alcuni suoi referenti) - lo stesso sistema che dichiara a gran voce di voler instaurare una proficua collaborazione con i suoi cittadini - ma quando poi si ritrova ufficialmente quelle denunce sulla propria scrivania, fa di tutto per insabbiarle!!!
Già... riprendendo quella sua ultima frase dell'intervista, potrei dire: come se ci fosse scritto che quanto accade, rappresenti il nostro destino!!!

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