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lunedì 11 novembre 2019

"Togliamo la possibilità alle associazioni di accedere ai contributi pubblici e vediamo chi rimane"!!!

Dice bene Nicola Grassi, presidente dell'Asaec ("Associazione antiestorsione di Catania "Libero Grassi"): "c'è un movimento antimafia da ricostruire e bisogna partire da una precisa radiografia storica e critica degli ultimi venti anni". 
"Quello che è scritto nelle carte giudiziarie non deve rimanere dentro le aule di un tribunale, ma deve servire come seme per una nuova rinascita". 
Bisogna cambiare pelle: "Bisogna rifondare il movimento antiracket ripartendo da un’analisi precisa e puntuale degli errori che si sono fatti".
Una bellissima intervista quella realizzata dalla giornalista Laura Distefano del quotidiano on line "Live Sicilia Catania, al presidente dell'Associazione antiestorsione - link https://m.catania.livesicilia.it/2019/11/10/grassi-e-lantimafia-dei-fatti-tagliare-i-contributi-pubblici_512260/
Il Presidente, nel ricordare i trent'anni di lavoro dell'Associazione per supportare chi ha avuto il coraggio di denunciare i propri aguzzini, evidenzia ancora il lavoro da fare per combattere la cultura mafiosa ancora fortemente presente, a causa di quelle diffidenze create negli anni, proprio da coloro che avrebbero dovuto di fatto contrastare quel sistema!!! 
Infatti, quanto emerso da talune inchieste, come quelle della procura di Caltanissetta, ha evidenziato un mondo di collusioni ed infiltrazioni realizzate in primiss dall'ex presidente di "Confindustria Sicilia" Antonello Montante, che hanno creato un danno immane al movimento che ogni giorno si trova a combattere con l'ombra generale della diffidenza!!! 
Grassi ammette: "C'è una doppia fatica, da un lato per ridare dignità al movimento antiracket e dall'altro far capire che ci sono associazioni antimafia sane e specchiate".
Ed allora per fermare quest'onda di diffidenza è necessario portare avanti azioni concrete, come ad esempio "Insieme contro la mafia rurale', ultima tappa di un lungo percorso iniziato con la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, dove abbiamo raccolto una serie di casi noti e meno noti che sono accaduti tra l'Etna e i Nebrodi!!! 
Abbiamo voluto offrire  alla magistratura - riporta Nicola Grassi - un quadro su questo fenomeno che di fatto impedisce lo sviluppo regolare dell’economia agricola". 
Ma ciò che fa maggiormente rabbia (ed in ciò mi trova perfettamente d'accordo) è il silenzio della politica:  "completamente assente"!!!
L'unico che ha annunciato la sua presenza è Claudio Fava, Presidente della Commissione Antimafia Regionale!!!
L'Asaec come si sa supporta molti soci che hanno deciso di denunciare ed affrontare processi e proprio uno di questi, qualche giorno fa, ha condotto alla condanna dei suoi aguzzini....
Ma non sempre si procede a ritmi così veloci, ci sono anche i processi lenti e tutto ciò provoca gravi effetti collaterali, perché crea sfiducia in chi è intenzionato a denunciare... 
E difatti, è proprio su questo che punta quell'associazione mafiosa!!!".
Perché fintanto che la giustizia continuerà a proteggere quegli affiliati criminali, fino a quando ci saranno collusioni politiche ed istituzionali, fino a che non verranno confiscati tutti i beni di chi ha estorto nel corso degli anni per restituirli alla comunità, ecco... nulla cambierà, perché quei soggetti avranno sempre dalla parte loro parte sia un sistema giudiziario "lento" e ahimè a  volte corrotto, ma soprattutto abbastanza denaro per provare a corrompere - grazie a quegli abituali mediatori - anche chi avrebbe dovuto di fatto giudicarli!!!
Ma se ciascuno di noi proverà a fare il proprio dovere, vedrete sono certo che - prima o poi - riusciremo a distruggere definitivamente questo sistema infetto criminale!!!
Peraltro non diceva proprio così Libero Grassi: "Se tutti si comportano come me, si distruggono gli estorsori"!!!

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