Non uno... ma ben 5 negozi cinesi in questa settimana hanno chiuso "per ferie" i battenti...
D'altronde, nessuno a causa del "coronavirus" entra più in quei negozi per paura di poter essere contagiati...
I morti nel mondo hanno superato la soglia di 1.700 mentre le persone infette sono oltre 70.000 e quindi visti i dati, non c'è proprio da star tranquilli...
Ovviamente tutti sono passati dal comprar cinese in quei loro negozi, prodotti che come sappiamo sono solitamente "più o meno "regolari" a evitare totalmente di acquistarli, pensando che forse anch'essi sono appestati...
Ormai è certo, vi è una vera e propria "psicosi" della malattia, e tutti, chi più chi meno, hanno forte paura...
Certo l'economia cinese è in ginocchio, ma a breve anche la nostra insieme a quella europea e mondiale, entrerà in crisi... a causa dei mancati rifornimento dei prodotti industriali e manufatturieri, provenienti da quel paese del sud-est asiatico ...
Vedrete l'economia sarà frenata e questo comporterà gravi conseguenze in tutti i mercati ed anche nelle borse che già vediamo calare verso il fondo, a iniziare dalle azioni in ribasso che stanno mettendo a rischio le banche e quei loro azionisti, che in questi mesi hanno perso la maggior parte dei loro ricavi...
Difatti... anche Bankitalia s'è accorta di quanto sta accadendo ed ha stimato perdite dall'inizio dell'anno di un paio di punti di PIL, proprio a causa della contrazione del mercato cinese!!!
Ovviamente quanto sta accadendo in Cina si sta ripercuotendo finanziariamente (in piccolo... ovviamente) anche nella quotidianità, nelle abitudini dei nostri quartieri, dal momento che gli acquisti nei negozi cinesi vengono evitati, pur sapendo di essere più economici rispetto ai nostri, in particolare in quella tipologia di prodotti più utilizzati, quali sono ad esempio i casalinghi...
Ecco... molti di loro - come dicevo sopra - hanno già chiuso e sono sicuro che se non si trova al più presto una cura per quell'infezione, molti altri, dalla città alla periferia, chiuderanno presto...
Va aggiunto inoltre che in molte città, come la nostra etnea, sono stati compiuti da parte di cinesi importanti investimenti; alcuni di essi ad esempio, hanno affittato enormi strutture in zone un tempo produttive (poi cadute in disgrazia) per quelle loro attività commerciali - mi riferisco ai molti capannoni industriali da anni chiusi presso quell'area industriale del Comune di Misterbianco - per realizzare le loro vendite ed ora, a poco più di un anno da quegli investimenti, si ritrovano a rischio chiusura...
Già... improvvisamente - seppur le rassicurazioni generali provenienti da tutte le parte - la clientela è sparita, ma la verità è che non solo si evitano quei negozi, ma si cerca di non frequentare neppure gli stessi posti da loro frequentati, dagli uffici pubblici alla posta, dai centri commerciali ai supermercati e via discorrendo...
Certo nessuno ne vuole parlarne, ma la verità è questa, e sono in molti ad evitare di toccare l'argomento per non manifestare quel sentimento in atto di emarginazione nei riguardi del popolo cinesi che ormai circola negli ambienti più diversi...
Tra l'altro notavo ad esempio l'altra sera in Tv una partita di calcio di serie A, in uno degli stadi più famosi del nostro paese; beh... per un momento hanno inquadrato due tifosi cinesi, e dietro altri due tifosi (certamente italiani...) che guardavano con sospetto i due dinnanzi, tanto che nell'attesa che fosse dato il via a quell'incontro sportivo, si vedeva come i due manifestassero sguardi e segnali di preoccupazione nei confronti dei due stranieri, da cui in un qualche modo forse preferivano allontanarsi...
Ma non solo, quanto sta accadendo in questi mesi, sta creando gravi difficoltà anche a molti nostri conterranei, mi riferisco a coloro che operavano presso quei negozi (o centri commerciali) asiatici, che si ritrovano ora (o a breve si ritroveranno...) senza lavoro.
Nello stesso modo, molte delle attività del nostro settore abbigliamento, alimentare o ristorazione hanno dovuto modificare la provenienza di quei loro prodotti, evidenziando che le materie prime fossero tutte "Made in Italy"!!!
Ma la circostanza forse più terribile è quella messa in atto da alcuni cittadini; vedasi ad esempio gli atteggiamenti vergognosi di "sinofobia", tra cui ad esempio quello di chiedere ad alcuni clienti "cinesi" di non entrare nei propri negozi e/o ristoranti o ancor peggio, quanto accaduto a Roma e Torino, dove alcuni cinesi sono stati aggrediti con minacce e insulti con frasi: "andate via che avete il "coronavirus"!!!
Diceva bene Martin Luther King: “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”!!!
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