Hanno tutti paura di raccontare la verità sulla vicenda del depistaggio delle indagini dopo la strage di Via D'Amelio in cui morì il giudice Borsellino e la sua scorta...
Una strage organizzata per realizzare un golpe... dove se mafia ci fu nel compiere quell'attentato, sicuramente era nei fatti marginale, perché chi ha deciso quell'attentato si trovava ad un livello più alto... e loro, come poveri ignoranti, furono utilizzati da quei poteri forti come manodopera...
Mi trovo pienamente d'accordo con quanto dichiarato dalla figlia del giudice, Fiammetta Borsellino, intervenuta a margine della deposizione come testimone del magistrato Nino Di Matteo: “Penso ci sia una enorme difficoltà a fare emergere la verità"!!!
Ascoltando quelle deposizioni, si ha come l'impressione che nessuno voglia dare il proprio contributo, ma sembra che a ciascuno di loro interessi esclusivamente discolparsi, senza provare a esprimere il proprio giudizio su quanto è successo.
D'altronde la morte del giudice ha portato molti di quei colleghi a salvaguardare la propria posizione e viceversa altri a far carriera, ma rileggendo le carte si ha come l'impressione che in pochi abbiano capito cosa sia realmente accaduto...
Non solo conoscere il vero mandante di chi ha voluto che quell'omicidio si compiesse, di chi ha voluto nel corso della strage fare sparire quella borsa con all'interno la nota "
agenda rossa", ed ancora, di quanti hanno successivamente depistato quell'indagine, già... in particolare tutti coloro che hanno preparato il pentito Scarantino!!!
Alla fine... l'impressione che si riceve è che quanto sopra, non ricevendo alcuna risposta, sia accaduto forse per virtù dello spirito santo!!!
Ma la verità è che questa vicenda (
prendendo riferimento proprio da quanto riportato dalla Sig. F. Borsellino ) è stata decisa da un "
padri ie i so figghioli"!!!
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