Ma d'altronde cosa dire, quando la gestione viene effettuata nei modi che ben conosciamo, serve a poco, per non dire a nulla, sperare che le cose cambino oppure che migliorino, d'altronde la metodologia è sempre la stessa e vede abituali funzionari disposti a svolgere quel proprio incarico con superficialità e il più elle volte in maniera illegale, d'altronde i reati contestati sono legati alla violazione delle norme che disciplinano gli scarichi dei reflui fognari!!!
E difatti, ecco giungere quel solito sequestro disposto dal gip del Tribunale su richiesta della Procura, il tutto eseguito dai militari della Capitaneria di Porto, nel caso specifico quella di Trapani.
Quindi, sommiamo nella lunga lista degli indagati di questo paese, altre cinque le persone...
L’indagine pare essere una prima conseguenza degli accertamenti seguiti ai fenomeni alluvionali che hanno riguardato tra settembre e ottobre scorso la città di Trapani, ma non è da escludere che si tratta di accertamenti che comunque erano stati avviati dopo alcuni ripetuti guasti allo smaltimento dei reflui.L'impianto è stato sequestrato insieme alle strutture poste a monte asservite al sollevamento e alla scolmatura in emergenza delle portate meteoriche di piena, peraltro l’attività d’indagine ha consentito l’emersione di una serie di elementi relativi a numerose carenze di funzionamento degli impianti, i quali immettevano reflui fognari non depurati sia in un tratto di fiume che scorre in area protetta che direttamente in mare dai dispositivi di “troppopieno” provocando il deterioramento chimico e biologico delle acque e del suolo protetto.
L’indagine ha rivelato, oltre all’assenza di autorizzazioni allo scarico non più in vigore a causa delle carenze predette, anche palesi e pregresse inadeguatezze strutturali e procedurali adottate nella conduzione delle infrastrutture in parola.
Alla base delle motivazioni del provvedimento cautelare eseguito, oltre all’immutata situazione di generale inidoneità a garantire il rispetto dei limiti tabellari previsti dalla normativa vigente per il refluo immesso direttamente nelle matrici ambientali, anche la necessità di provvedere con urgenza al ripristino delle strutture, funzionalmente alla salubrità dell’ambiente e alla tutela della salute pubblica.Se scrivete ( su cerca) nel mio omonimo blog la parola "depuratore", vi saranno elencati una serie di post relativi a questa tipologia d'impianti e a tutte le loro criticità, che vi faranno comprendere come queste strutture, risultano ovunque contaminate, non da quei liquidi o dai gas presenti in quelle sostanze d'ingresso, ma bensì da tutti quei soggetti che ogni giorno partecipano in maniera illecita ad occultare e soprattutto ad inquinare, quanto viceversa dovrebbero proteggere...
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