Ovviamente, nel corso della nostra vita, c'è sempre un momento in cui si pensa di convolare a nozze e/o di convivere..., soprattutto avendo la certezza o quantomeno la speranza che il coniuge scelto, rappresenti quanto di meglio si possa desiderare, per poter condividere insieme gli anni a venire...
Nel volersi congiungere, viene rappresentato un concetto fondamentale, che è quello, di accettare con i propri pregi e difetti il proprio partner, di aderire e appoggiare le altrui scelte e farle diventare scelte comuni, la passione dell'accoppiarsi non soltanto quale ricerca di un reciproco bisogno fisico, ma anche il conseguimento ove possibile della creazione di una prole, il dare continuità, il sostenersi a vicenda, unendo le proprie forze, ad uno scopo comune.
Questo a volte però non accade... o meglio il partner scelto non si dimostra per quello che si credeva anzi si trasforma come in Mister Hide, capace di ogni misfatto fino a rivoltarsi contro in maniera criminale...
Questo è quello infatti che hanno fatto reciprocamente un marito ed una moglie...
Entrambi condannati con sentenza definitiva per l’omicidio del coniuge... si avete capito bene, a differenza di quanto avrebbero dovuto " provvedere " in qualità di coniugi, hanno invece " provveduto " ad eliminarli...
Francesca Brandoli, ( 38 anni di Modena ) condannata all’ergastolo per aver ucciso insieme all'amante il marito ( Cristian Cavaletti ) e Luca Zambelli, elettricista ( 42enne di Sassuolo ), condannato a diciotto anni per l’assassinio della moglie Stefania Casolari...
A cinque anni dai reciproci delitti ( questi avvennero nel 2006 ), i due assassini, detenuti al carcere della Dozza di Bologna, hanno deciso di sposarsi...; un'amore nato attraverso penna e calamaio, un continuo scriversi di lettere, all'interno della stessa casa circondariale, e finalmente il loro primo incontro, nella sala colloqui, appuntamento questo che è diventato mensile.
Il Matrimonio è previsto in estate... ( forse sperano di superare, quanto in maniera inattesa e violenta, hanno concluso nelle loro precedenti relazioni sentimentali...), ed è soltanto un atto di forma; la sostanza e legata, sempre e comunque, al dover trascorrere ancora, più di vent'anni di carcere!
Come sempre accade in questi momenti, i familiari delle vittime sentono riacutizzare il dolore per una ferita che è rimasta aperta e che non troverà mai pace...; Ognuno di loro a perso un caro, per il quale nessuna pena potrà mai essere adeguata... e dove nessun perdono potrà mai essere concesso...; e anche vero comunque, che nel corso di questa vita, si possa pure sbagliare ed a volte dagli errori fatti e pagata la pena ( non entro nel merito se questa possa essere quella giusta... forse non ne esiste una adeguata...), quella minima possibilità di ricominciare, forse, può essere anche concessa, scrivo ovviamente, tenendo conto di quegli insegnamenti cristiani con cui sono stato cresciuto, ma che, per le sopra citate circostanze... poco condivido!
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