La festa è quella dell'Unità a Catania e la Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi, ha dichiarato: “Combatteremo l’antimafia deviata” e quindi ha attaccato gli ordini professionali... ribadendo “Abbiamo sentito gli ordini professionali, tutti tutelano i propri affiliati anche quando sbagliano”!!!
Durante il convegno si è parlato di mafia, di collusioni, di corruzione, ma soprattutto di quella "antimafia" di facciata che dimostra avere non soltanto paura di quel sistema... ma bensì proprio per evitare possibili ripercussioni... ci va a braccetto!!!
Ed inoltre, si discute di provvedimenti di sequestro e di confisca, casi di deviazione degli amministratori giudiziari con provvedimenti dai tempi lunghissimi, probabilmente realizzati forse, per aumentare il proprio compenso economico...
Finalmente le mie parole, scritte su questo blog... cominciano ad avere quei giusti effetti...
Già, dopo anni e anni in cui scrivo su quei meccanismi perversi, qualcuno forse (o finalmente...) ha iniziato a prendere coscienza che quei fatti raccontati, non erano inventati, ma costituivano vere e proprie fedeli ricostruzioni... ed è interessante scoprire che, quando si parla di “antimafia di facciata”, la nostra Sicilia rappresenta perfettamente quel modello...
Come ci si può dimenticare di personaggi pubblici, Presidenti di Associazioni nazionali (
veri e propri finti paladini della legalità) che hanno permesso di realizzare ovunque tangenti ed alla mafia di poter accrescere e sviluppare il proprio potere...
Si chiama "antimafia deviata" quella che non combatte la mafia o le collusioni di quei colletti grigi, ma cerca bensì di beneficiare di quel paravento, per ottenere sempre più potere e finanziamenti dati dallo Stato... centinaia di migliaia di euro, che finiscono per essere utilizzati per fini propri e quasi sempre personali...
Analoga situazione va rivista per gli ordini professionali, che non sono fatti per tutelare gli interessi di chi è iscritto a quell'ordine, bensì sono stati creati, per tutelare i cittadini dal corretto esercizio della professione”...
Ma dove il Presidente Bindy ha dato il meglio di se, è quando ricorda di come a Palermo la mafia è stata combattuta e dove i suoi boss sono stati pian piano consegnati alla giustizia, a differenza di Catania, dove sono ancora tutti fuori... perché la maggior parte di essi sono "prenditori"... pardon imprenditori!!!.
Importante anche quanto pronunciato dal procuratore Franco Roberti che durante il suo intervento, ha parlato della necessità di fare le riforme in tema di giustizia: “
Chiedo per i corrotti e i corruttori gli stessi strumenti di indagine che sono previsti per le mafie, con agenti sotto copertura, sconti di pena per chi collabora con la giustizia, durata delle indagini e delle intercettazioni di pari misura rispetto quelli previsti per i reati di mafia e possibilità di fare intercettazioni preventive. Inoltre, sarebbe necessario inserire nel 416bis un aggravante specifica, se l’associazione mafiosa si avvale della corruzione per conseguire appalti pubblici e commesse pubbliche; una semplice modifica che segnerebbe un passo avanti perché sappiamo tutti che la corruzione è lo strumento privilegiato delle organizzazioni mafiose”.
Ma quando il procuratore Franco Roberti parla delle amministrazioni giudiziarie, ecco che finalmente, sento svelare qualcosa di significativo...
Sono anni che il sottoscritto attendeva una rivelazione come quella appena esposta: ”Vi siete chiesti perché nelle amministrazioni giudiziarie i procedimenti di prevenzione durano cosi a lungo? e sempre nella complessità dei beni da gestire o forse più va a lungo l’amministrazione giudiziaria e più l’amministratore giudiziario ne profitta economicamente magari in combutta con qualche giudice come abbiamo dovuto in qualche caso penosamente constatare?”
Sono certo che quando dichiarato, non sarà di facile comprensione per molti... ma state certi che chi doveva intuire, ha compreso bene quel messaggio "subliminale"...
Tra questi c'è il sottoscritto ed anche qualche ex collega!!!
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