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lunedì 27 luglio 2015

Quel "Centro Commerciale" incompiuto di San Gregorio...

Dopo quasi 8 anni, mi è stato chiesto dall'Amministratore della società per la quale opero, di verificare un appalto di movimenti terra, realizzato nel lontano 2007/08...
Trattasi, di un progetto di proprietà della società Virco Spa, per la realizzazione di un centro commerciale, a cui (se non ricordo male), sembrava  essere interessata “Carrefour”...
L'appalto fu affidato alla società Edilizia Industriale e Commerciale Spa ( dello stesso gruppo di aziende “Virlinzi”), la quale, incaricò per i lavori di movimenti terra (preparazione area di cantiere, scavo di sbancamento e trasporto del materiale presso discarica autorizzata... ) la F.lli Basilotta Spa, oggi, IN.CO.TER. S.P.A.
I lavori furono completati, ma non si poté dare inizio alle opere civili, in quanto, proprio in quel periodo, iniziò una forte protesta da parte delle associazioni ambientaliste, che costrinse ad un intervento diretto da parte della Soprintendenza...
Secondo gli ambientalisti..., la zona insisteva su un’area boschiva che, a causa proprio di quegli interventi di sbancamento, erano stati distrutti... (io per quanto mi ricordi... non era esattamente così... potevano esserci quattro alberi di olivi incendiati ed alcune piante di oleandri e ginestre selvatiche cresciute sullo strato di lava... le stesse che oggi, recandovi sui luoghi, trovate adiacenti lo scavo... e comunque con tutto il rispetto - se pur ambientalista - farle passare per macchia mediterranea... c'è ne vuole...
Comunque, i problemi sopraggiunti, smorzarono l'interesse della catena commerciale francese, considerato inoltre che, di lì a poco... furono realizzati nuovi Centri Commerciali: Katanè (Gravina di Catania), Porte di Catania (S.S. Gelso Bianco - uscita Zia Lisa), Centro Sicilia Shopping (Misterbianco - uscita S. Giorgio) senza dimenticare il già noto Etnapolis di Belpasso ( tutti lavori che - ad esclusione del Centro Sicilia - sono stati realizzati in gran parte dalla In.Co.Ter Spa..., la stessa che nel contempo aveva portato a termine il MAAS - Mercato Agro Alimentare di Bicocca - e dire... che alla fine, i meriti di tutti quei lavori, sono andati ai soliti General Contractor, con sedi in Nord Italia..., Cmc, Maltauro, Immobiliareuropea, ecc... ). 
La cosa assurda è che su molti di questi lavori svolti, la società Incoter è ancora in attesa di ricevere (dopo tutti questi anni) le somme relative al saldo dello svicolo delle ritenute... che ammontavano a centinaia e centinaia, di migliaia di euro... e per fortuna che almeno quest'anno - attraverso le solite... procedure legali (realizzate da parte dell'Amministratore nominato dal Tribunale) - si è potuti giungere a recuperare una consistente parte delle somme, ma c'è chi ancora deve pagare, quelle somme trattenute poste a garanzia... ( ma ho la convinzione che a breve chissà - forse rileggendo tra le righe di questo mio post - qualcuno, possa, come si dice... "passarsi la mano sulla coscienza" e decidere di trovare quella giusta ed equa soluzione.... ( anche perché come diceva un mio caro amico del Nord, Renzo, quando si litiga... si perde entrambi...).   
Oggi l’area di lottizzazione, appare desolata, abbandonata a se stessa, un'enorme sbancamento che debbo aggiungere - in qualità di esperto in sicurezza ( Coordinatore, Rspp e quant'altro...) - non mi sembra perfettamente adeguata su quanto prevede il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. ( in particolare mi riferisco alle misure di prevenzione, sui possibili rischi da cadute dall'alto, fosse, scivolamento, buche, seppellimento per franamento delle pareti di scavo, mancata recinzione dell'area, ecc... ).
Un'area, che si trova all'interno di due strade, quella ripida di Via Catania e quella che da Trappeto giunge fino all'attuale rotonda, bivio di collegamento per chi giunge dall'autostrada ME-CT per proseguire in direzione di S. Gregorio... Strategicamente, era un punto interessante, con migliaia di auto che l'attraversavano quotidianamente, posta al di sotto, di quella famosa “Collina del disonore”. nota per quelle antenne e parabole (televisive e telefoniche) istallate sulle proprie alture...
Certo, all'inizio dei lavori (e mi riferisco anche a quelli successivamente realizzati per il Centro d'Intrattenimento, posto un po' più in alto), i vicini confinanti con queste aree, cominciarono a lamentarsi per l'eventuale aumento dei visitatori, del traffico veicolare e del deprezzamento paesaggistico a cui le loro proprietà - a causa l'impatto ambientale derivante dalla costruzione di questi centri - sarebbero dovuti andare incontro..., ma, da quando è stata aperta l'uscita "Paesi Etnei", molti di loro si saranno sicuramente pentiti di quelle continue lamentele..., poiché, come si è successivamente costatato... questa strada, ha perso molto di quel valore intrinseco, lo si può costatare osservando quanto ora sia poco transitata!!!
Cosa aggiungere, mi auguro presto, di veder quest'area convertita, non più con enormi casermoni di Centri commerciali, che se non fosse in questo periodo per per quell'area condizionata al loro interno... ( vista la cocente temperatura dell'esterno...), credo che non verrebbero neppure visitati; basti notare infatti, come questi stiano per implodere... (lo si vede osservando il numero sempre più numeroso delle botteghe vuote - coperte da quelle insegne -nuova apertura- a cui, nemmeno le procedure di salvaguardia adottate - come per esempio la riduzioni del canone d'affitto - siano servite  a contrastarne il fenomeno di rescissione dei contratti...
Dopotutto... le persone, preferiscono comprare nei negozi..., un ritorno al centro storico, e soprattutto, quegli stessi supermercati presenti da sempre all'interno di questi centri commerciali - che avevano quale obbiettivo di assicurare un costante numero di clienti - ora, a causa dell'apertura di nuovi e più competiti hard-discount, vede allontanare tutti quei potenziali clienti verso queste realtà...
Comunque per dimostrare come basterebbe poco per cambiare quest'area, propongo due soluzioni a tema..., con la speranza che chissà... forse un giorno, queste possano diventare una concreta realtà!!!
       

domenica 26 luglio 2015

Una porcata a danno della libera informazione...

Ci aveva provato a suo tempo il Cavaliere senza per fortuna riuscirci ed oggi, incredibilmente, ci riprova l'attuale governo di centro sinistra...
Da ciò si evince, che non è una questione politica o di colore..., ma il marcio di questo paese... transita come un pendolo, su quella linea che va dall'estrema sinistra, all'estrema destra, attraversando sinistra, centro e destra... 
Qualcuno ancora libero si salva... e contrasta questa proposta di legge "bavaglio" che ha quale unico fine, quello di limitare la libera informazione... 
Mi chiedo... che faranno...???
Ci arresteranno tutti... ma veramente pensano che così facendo,  nessuno scriverà più..., le informazioni verranno buttate al rogo, perché mi sembra che questo governo abbia deciso di adottare quelle stesse regole tedesche del 10 Maggio del 1933, quando il ministro della Propaganda del Reich, Joseph Goebbels dichiaro dinnanzi al rogo di Berlino, nella Opernplatz: da queste ceneri rinascerà la fenice di una nuova era. Oh, secolo! Oh, scienza! È un piacere essere vivo!
Oggi qui da noi sembra ripetersi la storia... 
Non si vuole la trasparenza... non si vogliono pubblicare le intercettazioni ( abbiamo visto come quelle tra l'ex presidente Napolitano e l'ex ministro Mancino sia state distrutte... perché mi chiedo... cosa c'era in quelle registrazioni da non poter essere divulgate... le hanno definite, segreto di stato... ma di quale stato... di quello che faceva accordi con la mafia....????), le stesse, che hanno permesso di far conoscere ai cittadini, quei casi di corruzione e malaffare, di pagamenti di tangenti e soprattutto di tutti quegli scandali politici.
Ma chi vogliono prendere per il culo... qui non si tratta di riservatezza... di privacy, qui c'è in gioco la libertà dell'uomo, della cultura, come scrisse Heinrich Heine "là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini"...
Si ha paura delle intercettazioni visive e telefoniche ( la pena, se passasse tale proposta verrebbe elevata fino a 4 anni per riprese o registrazioni di conversazioni fraudolentemente) ovviamente, ciò viene realizzato, perché si ha qualcosa da nascondere o da temere...
Si vogliono punire quei giornalisti "liberi" che non si fanno condizionare ( già quelli ancora rimasti... sono così esigui di numero, che si ha difficoltà a trovarli... immaginiamoli se questi pochi e limitati, venissero....bloccati...) che attaccano i politici ed i loro partiti..., che evidenziano quel sistema clientelare/mafioso che divide tangenti, protegge i figli di questi uomini delle istituzioni (che fanno man bassa di regali), che spartiscono mazzette, che vengono corrotti con ville e appartamenti prestigiosi.... abbiamo visto come il nostro paese sia stato colpito da quel virus chiamato malaffare, dove sprechi e distruzione dell'ambiente sono ovunque... ( ci siamo già dimenticati... dell'alta velocità, expo. mose, tav, mafia capitale, di quei soldi pubblici utilizzati dai partiti tra cui l'ex lega nord della famiglia Bossi, ed ancora i centri migranti, le infrastrutture stradali ed autostradali, metropolitane, e questi sono solo alcuni esempi...).
Una cosa è certa, da Tangentopoli ad oggi non è cambiato nulla, anzi è soltanto aumentato il numero di quei "ladri”, che ancora oggi, si permettono (grazie a questa nostra legislazione) di circolare liberamente, come se nulla fosse... ed ora si pretende, di voler far stare zitta... la libera informazione!!!
E' passato il tempo dei reggimi totalitari... intraprendere questa strada potrebbe rappresentare per qualsivoglia governo, una "buccia" pericolosa sulla quale potrebbero scivolare e poi non rialzarsi più...
I cittadini sapranno difendere a momento opportuno quella libertà d'informazione e non ci sarà legge che permetterà di limitare quello scambio di notizie, intercettazioni e informazioni, che attraverso la rete, potrà e saprà, continuare sempre ad esistere!!!
Non sono solo i roghi di libri che mi preoccupano... sono i libri che non saranno mai scritti. I libri che non saranno mai letti. E tutto a causa del timore di censura. Come sempre, i giovani lettori saranno i veri perdenti.

sabato 25 luglio 2015

Imprenditori (amministratori)... fortemente rapaci!!!

Quando si parla di dissesti societari, di crisi economica, d'imprenditori non più capaci di assolvere alle proprie obbligazioni o a quella interminabile lista di pagamenti... tra Stato (contributi, imposte, tasse varie..), pagamenti vari (banche, utenze, forniture, spese) o personale dipendente (impiegati e operai), ecco che il più delle volte..., per molte di queste società, questa è una condizione alla quale essi per primi, preferiscono indirizzarsi, un collaudato meccanismo nel quale la prima regola è "non pagare" e procedere così verso la chiusura societaria...
In particolare, nel far ciò, ci si dimentica di coloro, che nel corso degli anni, hanno permesso proprio a queste società di poter crescere...
A causa di quanto sopra, anche i cosiddetti indotti... sono tra i primi a pagarne le conseguenza... e purtroppo, il più delle volte (a causa dei debiti realizzati per soddisfare le commesse richieste), sono costrette a fallire...
Ciò che in molti infatti non dicono è che il più delle volte, questi fallimento o eventuale richieste di ammissione alla procedura di concordato preventivo, costituisce una iniziativa preparata a tavolino..., che da atto a quella procedura d'incamerare la maggior parte dei fondi e dirottarli così verso ben noti paradisi fiscali o reinvestiti in nuove società (quasi sempre intestate a prestanome), appositamente costruite per realizzare, nuove ed insolite, metodologie illecite...
Per cui, nei casi più frequenti, il tracollo finanziario, non è da attribuirsi ad una errata gestione o a scelte squilibrate da parte dell'amministratore (o dei suoi soci...), ma, ad una irregolare tenuta delle scritture contabili, che hanno realizzato negli anni, costi fittizi, canalizzando di fatto la società verso periodi più o meno lunghi e tra difficoltà economiche, frutto di quelle premeditate procedure gestionali, che dovevano realizzare cospicue perdita del capitale sociale con la conseguente determina, del crack societario...
Si dice sempre che l'amministratore dovrebbe avere comportamenti conformi alla diligenza del buon padre di famiglia, dovrebbero gestire cioè la propria società, con oculatezza, intervenendo quando necessario in maniera tempestiva e contrastando quelle crisi a cui l'azienda dovesse trovarsi... e soprattutto avendo quale unico obbiettivo, quello di salvaguardare sempre la continuità aziendale... e non, come di solito viene realizzato, esclusivamente per ottenere il massimo profitto,
E' onere quindi degli amministratori, vigilare affinché l’andamento della gestione, garantisca tutte quelle misure atte ad impedire o a contenere, eventuali perdite patrimoniali della società stessa...
Belle parole certo..., ma la verità e tutt'altra... e chi ha avuto modo di approfondire (attraverso gli incarichi professionali ricevuti), quanto avviene all'interno di una di queste società, ecco che allora sa benissimo di cosa parlo...
L'irregolare tenuta delle scritture contabili, sommate alla mancanza di adeguati controlli, rappresenta la prima faccia di quella collaudata medaglia, che porta al declino delle società, mentre la mancanza di pene severe sommate all'esiguo e inefficace risarcimento richiesto all'amministratore ( per aver tenuto gli atti contabili in modo sommario) rappresenta la seconda faccia di quella medaglia, a cui proprio alcuni gli studi, commercialistici e legali, sanno di poter contare...
Per cui succede che, gli adempimenti obbligatori previsti dalla legge a carico degli amministratori di una società, mi riferisco in particolare alla tenuta regolare e completa tenuta delle scritture contabili (secondo principi di chiarezza e veridicità), il più delle volte, non viene vista come una violazione, anzi proprio nei casi in cui la società dovesse giungere al fallimento, farebbe sembrare del tutto legittimo, la valutazione per la quale, non esista una vera e propria responsabilità da parte dell'amministratore della fallita, soprattutto qualora l'incompletezza contabile sia tale da assurgere ad una vera e propria omissione, rendendo di fatto impossibile anche per il curatore fallimentare, fornire la prova del nesso di causalità tra il danno e la condotta dell’ex amministratore…
La maggior parte delle volte infatti, lo sbilanciamento patrimoniale di una società insolvente, ha cause riconducibili al comportamento illegittimo degli amministratori, conseguenza diretta della loro condotta inadempiente.
C’è inoltre da aggiungere quelle responsabilità che sono – nei casi di società di capitali – imputabile ai sindaci, per aver omesso i necessari controlli su operazioni illegittime o irregolarità, nella contabilità, occultamenti, ecc…, sfociate quindi nell'assoggettamento della società a procedura di liquidazione o concorsuale, per mancato accertamento “colposo” della totale erosione del capitale sociale in ragione di perdite totalmente “fittizie”.
Il più delle volte infatti, questi cosiddetti amministratori, pur conoscendo o potendo conoscere la perdita del capitale, sono i primi a non adottare quei necessari adempimenti, affinché si compiano quelle operazioni necessarie che permettano il proseguimento dell’attività… ma preferiscono ( per finalità che non sto qui a spiegare… ma che sono ben chiare ai cosiddetti operatori nel settore… ) dedicarsi alla mera conservazione dell’integrità o del valore del patrimonio.
Per cui, in linea generale, ne deriva che il più delle volte, il dissesto societario, sia causato da comportamenti colposi degli amministratori, determinato da un’attività distrattiva sistematica, che ha avuto come finalità, quella di erodere il patrimonio sociale...
In questi giorni, ho letto che qualcuno si sia offeso, nel sentire affibbiare quell'aggettivo "rapace" alla propria professionalità..., ma forse debbo credere che quest'ultimo, operi al di fuori dal contesto nel quale è inserito... e non conosce perfettamente la realtà di quel sistema... o forse debbo pensare, che non voglia prendere coscienza, di quanto sta avvenendo proprio intorno a questi gruppi per le continue inchieste giudiziarie, cui proprio la categoria degli imprenditori si trova in quest'ultimo periodo, a causa della "stretta" osservazione, da parte degli organi inquirenti...
Recita un vecchio proverbio popolare... "tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare..." che significa che a volte si ha tendenza a parlare molto senza costrutto ovvero... sapendo di dire cose che poi nella realtà, si sa, non verranno mantenute....
I latini sintetizzavano il concetto in "Aliud est dicere, aliud est facere", altro è dire, altro è fare... e chissà... forse è giunto il momento che questi cosiddetti "rapaci" imprenditori, invertano questo loro modo di condurre le aziende ed incomincino a fare sul serio..., sempre..., se ne sono capaci!!!

giovedì 23 luglio 2015

Un giro d'affari da 100 miliardi di euro...

Ho appena finito di leggere un libro... s'intitola: la fiera della sanità di Daniela Minerva. 
Un’inchiesta precisa e dettagliata tra le mille contraddizioni di questo nostro strano Paese, dove tra il degrado assoluto, esistono piccole isole di eccellenza scientifica e di buona medicina...
Nel libro, si passa dalle "furbate" del Policlinico di Roma a quelle della Santa Rita di Milano, dalle lottizzazioni in Campania, all'ignavia delle università,
Non viene tralasciata nemmeno la criminalità organizzata e le sue associazioni mafiose in Campania, Sicilia e Calabria... fino ai legami ed alle connivenze corruttive politiche...
Non tutto è però perso..., tra tanta corruzione e malaffare. ecco che qualcosa si salva..., esistono delle isole felici, delle eccellenze medico-scientifiche, portate avanti da quei tanti ricercatori e medici perbene...che si dedicano con passione alla salvaguardia di quanti hanno oggi bisogno delle loro cure...
Poi, c'è pure spazio per quella sanità corrotta, senza valori, dove i giochi di potere, non lasciano spazia alla meritocrazia, ma vengono gestiti dai soliti furbi, che ne hanno fatto di quel sistema il loro fortino... fatto dalle solite meschinità umane, che avvicendano a quei continui interessi privati, i clientelismi per giungere agli abusi ed agli  sperperi...
E poi loro, sempre gli stessi, quell'enorme numero di personaggi che non si riesce - come la peste a debellare - politici venduti, medici truffaldini, imprenditori rapaci, burocrati a servizio del malaffare, forze dell'ordine corrotti, mafiosi e delinquenti per un un giro d'affari da 100 miliardi di euro, tra abusi, truffe e disservizi, ecco chi mette in pericolo la salute degli italiani!!!
Un fenomeno radicato e sviluppato che dura da troppo tempo, uno spazio temporale di quarant'anni che ormai non trova più una giusta collocazione per continuare a dover esistere...
E' giunto il tempo di troncare questa dilapidazione, prima di pervenire ad un sicuro dissesto economico e finanziario, irreparabile... se gestito con queste metodologie e soprattutto ancora con questi uomini...
Una inevitabile dichiarazione anticipata di fallimento, per un paese che non trova - a differenza di tutte le parole dette in questi anni dai nostri presidenti del consiglio - una corretta soluzione per uscire da questa grave crisi, che ci attanaglia tutti e che non lascia alcuna possibilità per i nostri figli... (o meglio soltanto per quelli di loro... legati in maniera diretta a quel sistema "clientelare", a cui proprio i loro padri si erano affidati... ed oggi cercano di tramandare ai propri figli "incompetenti"... ).
Verrà a breve il momento in cui questo nostro paese, dovrà dare conto all'Europa prima ed al mondo dopo...
In questa vergognosa declassata classifica BBB+, ormai prossimi per paragone... alla lega eccellenza o per meglio dire a quella dei dilettanti aggiungerei "allo sbaraglio", con un debito pubblico vicino al 130% ed una contrazione del Pil italiano dell'1,8%... non vedo come, il nostro governo o chi dovesse prenderne il posto,  possa risolvere in breve tempo queste problematiche, continuando a non aver minimamente modificato quei parametri di legalità, di privilegi e di costi della funzione pubblica e di quelli "esosi" pensionistici, che oggi non consentono minimamente, di poter modificare questo stato di cose...

mercoledì 22 luglio 2015

Non ti curàr di loro, ma guarda e passa...

Vi ricordate dei peccatori incontrati da Dante Alighieri nell'Antinferno..., quel luogo che precede l'Inferno, privo di vita ( materiale e spirituale) e dove non vi è l' alternarsi del giorno e della notte...e con un guardiano, il famoso Caronte, con la sua barca, necessaria per poter traghettare le anime sulla riva opposta del fiume... 
Durante la narrazione fantastica del suo viaggio " Canto III della Divina Commedia", nel regno dell'oltretomba, il poeta incontra dei dannati particolari...
Sono coloro che nel corso della loro vita non si sono mai schierati..., non hanno mai scelto dove stare, nel bene o nel male, non si sono mai proposti, sempre dietro agli altri per non osare... per non manifestare, limitandosi ad adeguare ogni loro decisioni a quella del più forte... 
Dante l'interpone qui... in quanto li giudica indegni di meritare sia la felicità del Paradiso che le pene dell'Inferno... proprio a causa di questo loro essere vile, che li condusse - nella loro precedente vita - a non saper mai scegliere, rimasti sempre imparziali ed ora, costretti a girare nudi per l'eternità ed a rincorrere un' insegna bianca, quindi vuota di significato, esattamente come la loro vita... priva di seguire degli ideali, ed inoltre, vengono punti da mosconi e vespe ed il sangue mescolato alle lacrime cadute, viene raccolto e succhiato da quei fastidiosi vermi, aggrappati ai loro piedi...
Il sommo poeta definisce queste anime, come quelle di peccatori "che mai non fur vivi"!!!
S'intuisce come il disprezzo verso questa categoria è massimo... e tanto accanimento si spiega perché, egli ritiene di estrema importanza la scelta tra il bene ed il male, non soltanto dal punto di vista etico ma anche per quanto riguarda quello civile..., durante lo svolgimento della propria vita quotidiana, nelle scelte sociali, politiche, nell'esplicare i propri doveri, perché chi si sottrae ad essi... non è degno (secondo il pensiero dantesco), di alcuna considerazione.
In un momento di riflessione, pensavo... che in questi anni, la lista di coloro che sono andati ( e di quanti li raggiungeranno di qui a breve...) ad ampliare quel mondo degli "Ignavi" si è certamente incrementato... forse tra tutti i livelli danteschi, questo potrebbe essere stato quello con il maggior esubero...
Io avevo iniziato così... per scherzo a fare una lista di nomi... ma mi sono accorto che erano talmente tanti, troppi, che, neanche se avessi adottato per tale circostanza, quanto di più appropriato -vedasi il famoso rotolone "regina"- sarei riuscito nell'intento... 
Sono uomini/donne inconsistenti, meschini, che hanno cercato e cercano ancora oggi, con la loro stupida inutilità, di rendere questo nostro paese come quell'antinferno a cui sono senz'altro indirizzati... 
Ma se oggi siamo in questa tragica condizione è proprio perché, molti tra voi, "ignavi", avete permesso loro di sostituirvi... di prenderne il vostro posto, di parlare ed operare per conto vostro, di assumere quelle scelte a cui voi avete esitato, indugiato, nel decidere quel NO quando era necessario... e neppure quando, vi siete alzati per gridare e scegliere il bene per il vostro paese, la vostra terra..., ecco, vi siete arresi... ancor prima di cominciare, standovene zitti... senza pronunciare quel necessario SI..., inermi, in quel silenzio assordante!!!
Vorrei imprecare,  sbattervi la testa contro il muro..., tentare di scuotervi da questo torpore a cui siete da sempre assuefatti, sperare di poter mutare ed invertire questo stato di deboli coscienze, per coinvolgervi in una sfida che possa scontrarsi con questo sistema malato... 
Vi guardo..., vi scrollo... ma vedo solo dei "relitti", vacui e spenti...
Riprendo nuovamente a camminare... e senza girarmi ripeto: non ti curàr di loro, ma guarda e passa...  
E io ch'avea d'error la testa cinta,
dissi: "Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent'è che par nel duol sì vinta?".
Ed elli a me: "Questo misero modo
tengon l'anime triste di coloro
che visser sanza infamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
delli angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé foro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli".
E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa...
(Dante Alighieri, Inferno III, 31-51)

Ma quando un Governatore della Regione Sicilia... diverso???


Tutto sembra nascere da una intercettazione che dice: "Lucia (Borsellino) va fatta fuori come suo padre"...
E' il mensile Espresso ad aver svelato l'intercettazione incriminata..., ma ad oggi, di quella frase, non sembra essercene l'ombra!!!
Certamente se dovesse saltare fuori, credo ci sia poca speranza che il Sig. Rosario Crocetta possa continuare a fare ancora politica... anzi in quel caso, si dovrebbe allontanare definitivamente dei pubblici uffici, già... sarebbe il minimo.
Ciò che però risulta strano è che - da alcune verifiche da parte della procura - sembra che di questa intercettazione, non ve ne sia traccia...
Allora mi chiedo... cosa sta succedendo???
Siamo dinnanzi ad un nuovo "De Silva" della situazione???
Può essere che ci sia il pallino dei servizi segreti, deviati o quant'altro che abbiano deciso ( chissà poi per quali motivi) di far fuori il presidente Crocetta???
Ed ancora, quanto richiesto dallo stesso, direttamente al mensile l’Espresso, mi sembra opportuno e legittimo: se ha questo materiale, lo consegni alla magistrature!!!
E' difficile intuire come, intercettazioni così delicate, possano essere consegnate a giornalisti senza che nessuno s'accorga di nulla..., debbo pensare che forse, quanti predisposti all'ascolto delle intercettazioni, facciano di queste registrazioni, uso personale, chissà... forse per arrotondare il proprio stipendio???   
Dopotutto il direttore del settimanale, Luigi Vicinanza, ha difeso l’articolo ad oltranza... sostenendo che un suo redattore, ha potuto ascoltare l'intercettazione e l'abbia trascritta da un atto "secretato".,, alla faccia della riservatezza!!!
Ma..., se per sfiduciare un presidente, si doveva progettare un modello "Watergate" tipo quello avvenuto per l'ex Presidente della casa bianca, Richard Nixon, mi sembra... un po tutto... esagerato.  
Crocetta ora parla di "golpe", ma anche lì,  si da l'impressione di voler enfatizzare...  anche perché di questa sua gestione, per come la chiama lui... "primo governo antimafia", dobbiamo dire...si è visto pochissimo..., una lotta ( se c'è stata...) con il contagocce... lieve, talmente leggera che non è stata nemmeno avvertita dai cittadini...
Se dovessimo pesare concretamente il lavoro svolto o la lotta fatta per quei principi di legalità, allora sarei il primo a dirgli... presidente, per favore, cambi lavoro... si dimetta, non sentiremo la sua mancanza... come non abbiamo più sentito la necessità di sentire parlare dei tuoi predecessori...
Sono d'accordo su due cose:
- la prima, quella di poter vedere ( prima di passar ad altra vita...)  questa nostra terra completamente riformata, con individui estranei alla politica... e lontano da quegli intrecci con quel sistema malavitoso; non posso desiderare certamente un "golpe"... ma qualcosa che intervenga con decisione e ponga definitivamente fine a questo clientelare modo d'operare... che ci sta ormai conducendo, verso il fallimento!!! 
- la seconda, e riprendo le parole di Rita Borsellino, che in tutta questa vicenda è emerso, solo e soltanto...squallore, ribrezzo per quelle parole riportate...
E' proprio questo atteggiamento che si deve invertire, questo modo d'essere che va cambiato...
Diceva Paolo Borsellino:
L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no! Questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. 
Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c'è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati.
Paolo Borsellino - 26 gennaio 1989.


lunedì 20 luglio 2015

Sette domande alle istituzioni "competenti"...

Venerdì 10 ottobre 2014, ho letto un  articolo pubblicato su Live Sicilia Catania, a nome dell'associazione Addio Pizzo, nel quale, venivano rivolte sette domande alle Istituzioni???
Il brano, faceva riferimento ad una società la IN.CO.TER. S.P.A. ( la stessa che pochi mesi fa, si è scoperto - vedasi l'art. pubblicato dal quotidiano La Repubblica in data 27.05 u.s. a firma di Natale Bruno - essere stata truffata per circa €. 5/600.000,00 e alla quale ancora oggi - pur essendo stata emessa una condanna - nessun euro le è stato restituito...), un'impresa sottoposta da più di tre anni a confisca e sulla quale, venivano richieste informazioni su possibili crediti ancora vantati dalla stessa - per lavori e forniture svolti verso terzi - per centinaia di migliaia di euro...
Agli importi di cui sopra, andrebbero inoltre conteggiati, tutte quelle somme che sono ancora sospese a causa di procedimenti legali e che rappresenterebbero, nei casi in cui queste venissero definitivamente corrisposte, una consistente parte, tale da permettere la stessa di rientrare dal piano di liquidazione...
E' veramente assurdo, assistere a come la giustizia nel nostro paese, permetta a certe imprese (creditrici di milioni di euro) di fallire e ad altre, loro debitrici, di continuare ad operare indisturbate...
Mi chiedo, ma in quale democrazia viviamo..., quella nella quale chi ruba, frode, truffa, va avanti... e chi invece sotto la "tutela" dello stato, muore, annega... e con essa, affogano anche i propri onesti dipendenti???
A cosa è servito (a questi dipendenti) aver dimostrato in questi anni, non soltanto quelle proprie capacità personali e professionali (verrebbe volgarmente da dire in catanese..." cia ponnu s....i") ma soprattutto, aver mostrato quella alta considerazione per una società, che, tra alti e bassi, ha saputo assicurare il posto di lavoro, permettendo inoltre, ad alcuni di essi, di esprimere in modo autonomo, quelle proposte operative, che, con il tempo... si sono rilevate non solo fondamentali per il proseguo dell'attività aziendale... ma hanno permesso di giungere nel frattempo, alla individuazione d'illeciti, che nel corso di questi cinque anni... ( dal sequestro all'attuale confisca... ) sono stati commessi...
L'aver inoltre permesso (in questi anni di confisca) a coloro che detenevano incarichi di responsabilità, di manifestare in maniera autonoma le proprie idee - ovviamente sotto il diretto controllo dell'attuale Amministratore - ha permesso ad egli (e di conseguenza alla società che rappresenta), di ricevere anticipatamente quegli accorgimenti e quelle correzioni da adottarsi, che, con il tempo, hanno dimostrato rilevarsi utili, per indirizzare l'amministrazione verso quelle corrette decisioni...
In questi anni ho potuto ascoltare molti dipendenti d'imprese confiscate lamentarsi, sono gli stessi che chiedono maggiori garanzie alle istituzioni e nel rivolgersi a quelle associazioni di categoria o di legalità, richiedono, il più delle volte, interventi volti a garantire il proprio posto di lavoro...
Ma quanti tra questi dipendenti, hanno mai avuto in precedenza il coraggio di proporsi ai loro datori di lavoro, di suggerire, consigliare, oppure, quando è giunto il provvedimento giudiziario, quanti tra loro si sono offerti di combattere per la loro società, si sono barricati, battuti ad oltranza, difendendo innanzitutto propri diritti: nessuno!!!
E' quanti tra essi, successivamente, intervenuto cioè il provvedimento giudiziario, hanno cercato di collaborare con l'amministrazione giudiziaria, si sono presentati a denunciare qualche circostanza di cui erano a conoscenza..., sempre nessuno..., già, ancora nessuno tra loro si è fatto avanti...
Però, tutti pretendono, ma nessuno muove mai un dito... aspettano che siano sempre gli altri a farlo... vorrebbero garantiti solo ed esclusivamente i propri diritti, ma dei doveri nessuno ne parla!!!
La verità è che sono pochissime in Sicilia quelle società - che possiedono dei titolari, che permettano al proprio interno, ad alcuni dipendenti "non familiari", di poter esprimersi liberamente o soprattutto di manifestare concretamente le proprie idee...
Il più delle volte, questa cosiddetta autonomia, viene "soffocata" in virtù di quel timore reverenziale... o da quell'essere prettamente vili... circostanza plausibile... dal momento che da sempre quest'azione accompagna l'essere umano nel corso della propria esistenza...
Su quanto appena detto, debbo però dare un merito a questa società (ed anche ai suoi ex titolari), che hanno negli anni, saputo premiare alcune proprie risorse umane, quelle che nel tempo, hanno saputo dimostrare, di possedere una necessaria indipendenza morale, che non necessitava dei soliti atteggiamenti "servizievoli" per primeggiare...
Le stesse qualità che successivamente, sono state messe a disposizione - almeno quando richieste - dall'amministrazione giudiziaria subentrata, che ha potuto così godere, di quegli stessi individui, che si erano mostrati d'essere totalmente autonomi, autorevoli e indipendenti, in più di una circostanza...
Riprendendo da dove avevo iniziato...  abbiamo avuto modo, dopo quasi un anno, di poter costatare come alla fine... aver chiesto...  non sia servito a nulla!!!
Io sono infatti dell'idea, che bisogna pretendere delle risposte dalle istituzioni, quando per queste, si sia fatto innanzitutto il proprio dovere!!!
Perché,. soltanto in queste determinate circostanze, le istituzioni, sono (uso un termine forte...) "costrette" a rispondere...; forse non a quei soggetti che per primi ne avevano fatto richiesta, ma certamente a coloro che per gerarchia, ne sono direttamente superiori...; dopotutto, per consuetudine..., è sempre meglio che certe informazioni, non vengano portate a conoscenza dell'opinione pubblica..., non si sa mai cosa può accadere...
Vorrei concludere dicendo... a buon intenditor poche parole..., ma a me piace utilizzare un'altro proverbio, uno in latino che dice: Verba volant, scripta manent!

giovedì 16 luglio 2015

Zero denunce!!!

L'associazione antiracket-antiusura "Alfredo Agosta", ha comunicato nei giorni scorsi che: i commercianti non reagiscono!
Nessuna denuncia..., silenzio assoluto!!!
Tra l'altro, proprio il procuratore reggente, Michelangelo Patanè, a lanciato una verità dolorosa e cioè che dopo aver proceduto con le indagini, attraverso pedinamenti, intercettazione e quant'altro avendo accertato concretamente al tentativo d'estorsione, ci si trova a giungere ad un bivio, anzi ad una vera e propria interruzione...
Già, i processi purtroppo, non possono essere avviati, in quanto mancano della figura più importante e cioè della "vittima", che stranamente non denuncia...
E' certo che il pizzo costituisce per l'associazione criminale un introito importante, che non può essere messo in discussione da nessuno, neanche dai familiari o dai propri affiliati... al limite questi, potranno ottenere un piccolo sconto o una dilazione sul pagamento... ma di pagare... bisogna pagare è questo lo sanno tutti!!!
Certamente questa situazione di "paura" condiziona e limita fortemente non solo gli imprenditori che non si sentono sicuri, ma la stessa libertà di mercato che ribalta i propri effetti negativi su tutta la società...
Di certo, non si può sperare di chiedere a quei pochi cittadino onesti... di sventolare lo stendardo della legalità e dire loro... d'iniziare a mostrarsi coraggiosi, quasi fossero dei paladini della giustizia, con la corazza e pronti ad andare a combattere..., chiaramente... da soli!!!
Come uscire quindi da questa situazione???
Bisogna cambiare metodologia, dare vere motivazioni a questi imprenditori, commercianti, ecc..., che garantiscano in maniera sicura, colui che denuncia...
Non si tratta di mettergli la scorta e nemmeno di proteggere i propri familiari..., anche perché ci vorrebbe un esercito se tutti denunciassero..., ma si potrebbe iniziare, per esempio, col prevedere una norma che assicuri l’esenzione totale dei prossimi pagamento dei tributi locali per almeno cinque anni o ancor meglio l'esenzione su tutte le imposte (Equitalia-Serit- ecc...) degli ultimi tre anni, che però, dimostrino in maniera decisa, la volontà di collaborare con le autorità, permettendo di attuare quelle procedure investigative che conducano le autorità inquirenti o alle forze dell’ordine, di poter costatare in maniera indubbia, che si è stati vittime di comportamenti criminosi, attribuibili ai reati di estorsione e di usura...
I giovani in tal senso, stanno dando segnali di rivolta contro le estorsioni e sono sempre loro i primi ad essere in prima linea, sia in qualità di rappresentanti di una società migliore, ma soprattutto come esempio per quelle realtà emarginate, maggiormente colpite dalle organizzazioni criminali...
Certamente alle denunce debbono seguire riforme più concrete da parte dei nostri legislatori, che garantiscano pene certe ed esemplari...
A cosa serve denunciare se poi dopo soltanto pochi giorni o al massimo qualche mese... ci si ritrova ad avere dietro la porta, coloro che si erano denunciati e che ora manifestano con violenza le proprie ritorsioni...
Non ci prendiamo in giro..., fintanto saranno queste le normative di riferimento con cui si spera di stravolgere quel perverso meccanismo... c'è poco da stare allegri... perché sarà molto difficile, per non dire impossibile..., che qualcuno si travesta da Batman per andare a colpire questa diffusa piaga...
E' ovvio comunque che bisogna selezionare in modo rigido, quanti sono disponibili a collaborare...
Abbiamo potuto assistere in questi giorni, come alcune società legate alla criminalità, abbiano avuto l'intuizione di iscriversi a queste associazioni per la legalità, solo per poter avere quel virtuale "paravento", che ha permesso loro, di compiere in maniera illecita, i loro sporchi traffici...
Già, potrebbero essere in molti, coloro che decidano di denunciare soltanto per poter usufruire o accedere a quei possibili vantaggi derivanti dalla collaborazione... ma qui non si tratta di fare - come ormai di moda fanno molti ex mafiosi - i "collaboratori di giustizia", questa iniziativa ha la volontà di premiare quanti hanno il coraggio di fare il primo passo... poi con il tempo se tutti faranno la loro parte... ecco che allora non ci sarà più bisogno di alcun incentivo... poiché la cultura della legalità... avrà vinto su quella del pizzo e dell'usura!!!
Per cui bisogna fare presto..., come dice il proverbio: chi prima arriva meglio alloggia..., Certamente, bisogna approvare una normativa che preveda l'esenzioni sopra riportate... in virtù soprattutto di una crisi in atto che, non solo rischia di aumentare il numero di quanti sono già colpiti del racket dell'estorsione, ma soprattutto, non potendo questi assolvere il più delle volte alle richieste di pagamento degli estorsori, si ritrovano con il tempo vittime anche di quello dell'usura... per concludere ahimè... il più delle volte, la propria esistenza, in maniera suicida!!!


mercoledì 15 luglio 2015

I beni confiscati alla mafia...


Certamente qualcosa non va, se una Procura distrettuale antimafia importante, denuncia che molti dei beni sequestrati alla mafia, rimangono nella disponibilità di quanti hanno ricevuto il provvedimento di confisca o dei propri familiari. 
L’allarme è stato lanciato dal procuratore nazionale antimafia Roberti, nel suo intervento "Contro mafie" promosso dall'associazione LIBERA di Don Ciotti.  
Il procuratore, fa riferimento alla procura distrettuale di Torino che ha inviato una comunicazione riservata alla Direzione nazionale antimafia.
In quella missiva, il procuratore del capoluogo piemontese, chiedeva in maniera dettagliata, al questore, comandanti dei carabinieri e della Guardia di Finanza, alla Dia, una relazione sullo stato generale dei provvedimenti di sequestri e confische, a partire dal 2011. 
I risultati pervenuti, sono demoralizzanti!!!
Dalle informazioni, si evidenzia come le proprietà, rimangano di fatto, in possesso di coloro a cui è stato indirizzato il provvedimento giudiziario o dei propri familiari...
Il censimento della Procura di Torino, ha dimostrato come, la maggior parte dei beni sequestrati e confiscati, sono ancora nella disponibilità dei soggetti riconducibili all'organizzazione criminale. 
Quindi quei beni, costituiti da immobili, terreni, società, autoveicoli, restano - grazie anche ad una gestione giudiziaria il più delle volte approssimativa - nella disponibilità dei cosiddetti mafiosi o dei soggetti a loro riconducibili.
Accertata quindi l'irregolarità, si tenta in tutti i modi, di sanare quanto scoperto con iniziative risolute e drastiche... 
Tutti adesso parlano di una diversa metodologia da adottarsi, di nuovi e soprattutto più qualificati professionisti, che dovranno occuparsi di questi beni confiscati...
Il nuovo capo dell'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, l'ANBSC, Dott. U. Postiglione, conferma la mancanza di professionalità all'interno di questa struttura... ah..., finalmente qualcuno se ne accorto... ed inoltre, che molti di quelli finora incaricati, non erano all'altezza di svolgere la propria funzione ( il più delle volte infatti, hanno dimostrato di essere più interessati al proprio onorario... che alla gestione della società a cui erano stati demandati... e preferisco non aggiungere altro...).
Trovare le giuste risposte non è facile, ma non credo che eventuali soluzioni, potranno essere individuate da chi "esterno", non ha mai operato con problemi legati a questo tipo di società...
Le soluzioni certamente esistono, ma ci vogliono persone coraggiose, che hanno cioè la volontà di fare un passo indietro e di chiedere la collaborazione di quanti, in quelle società ne hanno condiviso i problemi...
Bisogna togliere quella "convinta" presunzione di sapere tutto, di trovare un modo condiviso che vada bene per tutte le società..., perché così non e non ci sarà mai alcuna soluzione...
Le società vanno gestite sul territorio in cui queste si trovano, con problematiche proprie e interconnesse al tessuto sociale in cui operano...
Le istituzioni debbono terminare di restare nel limbo, a metà sul da farsi... in quella incertezza che non da mai risposte...
Lo stato deve fare lo STATO... e deve saperlo fare, non solo con la forza, ma soprattutto con quella determinata convinzione che alla fine queste imprese possono e debbono rappresentare un nuovo modello di determinatezza, continuità e garanzia del posto di lavoro per quegli onesti padri di famiglia, che nulla centrano con le vicende giudiziarie...
Fintanto che le istituzioni dimostrano - come finora hanno fatto - di non essere in grado di gestire questi beni sequestrati o confiscati, allora debbo dire a quello stato ed ai suoi discenti interlocutori... che è meglio... che lascino perdere!!! 

martedì 14 luglio 2015

Dott. G. Salvi: imprenditori... siate meno rapaci....

L'ex Procuratore di Catania, ormai prossimo alla capitale, prima di partire, manda un ultimo appello alla classe imprenditoriale della provincia di Catania, dicendo: imparate ad accontentarvi... siate meno rapaci, questa città va amata un po' di più...
Per cui, ringraziando per l'impegno che egli in questi anni (in collaborazione con i propri colleghi), ha saputo imprimere nella gestione di una delle più difficili procure d'Italia e ottenendo soprattutto prestigiosi risultati, sono però a chiedermi, quanto di quelle definizioni, avranno poi concretamente effetto, nella nostra vita quotidiana...
Certamente il lavoro svolto è stato significativo, a volte duro, dove si sono visti finalmente - dopo anni di assoluto silenzio - i risultati..., ma se questi risultati, non serviranno a produrre quel radicale cambiamento, ecco che allora, serviranno a ben poco...
Ho letto l'incremento di cifre di coloro che ora pernottano presso le case circondariali, dei sequestri e delle confische per milioni di euro di beni e patrimoni, di come sono stati colpiti duramente i traffici di droga, e di come si è cercato di contrastare il business dell'immigrazione, abbiamo avuto modo anche negli ultimi giorni del suo incarico, di come ha cercato di fare luce su aspetti, non strettamente legati ad attività della criminalità organizzata..., nulla viene messo in discussione sull'eccellente lavoro svolto e l'organizzazione professionale e va premiata inoltre anche l'umanità a la signorilità mostrata nel corso delle sue relazioni e di come ha saputo trasmettere..., quel sentimento di aspettazione fiduciosa per un futuro migliore...
Premesso quindi quanto sopra, ciò che vorrei capire, è quanto di quel sistema "corruttivo", sia realmente cambiato...
Perché questa generale illegalità è come una piovra..., possiede tentacoli in tutti i settori... per cui, anche quando se ne colpisce uno, due, tre, ecc..., ecco che, tranciati di netto questi tentacoli... in breve tempo, di nuovi, saranno in grado di sostituirli, ricrescendo e riprendendo sotto altre "coperture" quelle situazioni a cui erano saldamente ancorate!
Non basta quindi soltanto contrastare, bisogna trovare nuove metodologie, quelle finora attuate dalle istituzioni si dimostrano in concreto inefficaci, vedasi per esempio la gestione di quelle imprese confiscate, che sin dal sequestro mostrano tutti i limiti della incapacità, della continuità e con il passar del tempo... dell'abbandono!!!
Non sempre è vero... ci si ricorda di esse, soltanto nei casi in cui, queste, debbano dover svolgere, quelle particolari attività, certamente "scomode", a cui nella fattispecie, nessun nostro "paladino" imprenditore vuole prendere parte ( ma di siffatta circostanza non se ne parla e soprattutto l'opinione pubblica non ne viene informata a mezzo stampa... ), come per esempio nei casi in cui, bisogna operare la demolizione di edifici abusivi di proprietà di famiglie mafiose, oppure quando, si devono recuperare attrezzature, mezzi d'opera, impianti e quant'altro, di coloro a cui sono stati confiscati... Ecco quindi che all'improvviso, ma solo in questi casi, queste "confiscate" società, diventano importantissime..., anzi in questi casi, si rende noto a tutti - ma è solo per promozione - che una società recuperata dallo stato "ha saputo riportare la legalità nel nostro territorio", ma per favore...  
La verità è una ed una soltanto... e cioè, che nessun imprenditore - ancora oggi - dimostra di sentirsi tranquillo...
Lo si vede proprio dal numero esiguo a cui, solo in pochi tra essi, dimostrano quel coraggio necessario, per iscriversi alle associazioni anti-racket o prendono posizione per la lotta all'illegalità... e chi invece di contro s'iscrive... si scopre con il tempo - vedasi inchieste recenti - che l'ha fatto principalmente per ottenere vantaggi personali e poter mascherare così... l'appartenenza a quelle associazioni criminali...
Ciò che risulta strano, è che queste imprese, evitano di operare, proprio in quelle tipologie di lavori che sono proprie - dopotutto sono intrinseche con l'oggetto sociale del proprio camerale - ma per i quali, potrebbero chissà subire... delle ritorsioni; ed è forse questo il reale motivo che le tiene così distanti...
Ciò dimostra quindi, che la lotta alla corruzione, non si vince soltanto aggredendo i patrimoni economici... che poi in questi anni, si è potuto assodare l'incapacità nel saperli gestire..., ma bisogna soprattutto interrogarsi, su quali sono i veri mali che incidono, imprigionano e condizionano da troppo tempo e negativamente la vita di tutti noi... e quali nuove strategie, possono essere adottate per stravolgere definitivamente questo stato di cose...
Bisogna modificarne la cultura, le istituzioni tutte... debbono cercare nuove sinergie, coinvolgere nuovamente quanti possono ricostruire quella solidarietà e quella fiducia nelle trame della società civile, le famiglie, la scuola, la certezza di un lavoro, dare più forza a quelle associazioni di legalità e di volontariato, di categoria, sindacali, quando questi dimostrano di operare con encomiabile spirito di servizio per gli altri e mai per se stessi...
Perché la mafia si vince solo attraverso la conoscenza... agendo e  impegnandosi anche in prima persona... senza bisogno di attendere coloro che sono demandati, per professione, a fare il loro corretto servizio..., ma facendo ciò che è giusto fare... senza doversi attendere riconoscimenti, coccarde, applausi... ma per quella propria convinzione che ti fa dire... che contro la mafia si vince sempre!!!
Per cui, caro procuratore, a salutarla, non eravamo tutti presenti... almeno fisicamente... ( si è dovuto accontentare delle solite "figurine", che non penso minimamente qui di elencare...), ma stia certo che con lo spirito, c'eravamo... ed eravamo in tanti, perché come si dice: l’uomo è dov'è il suo cuore, non dov'è il suo corpo...
Vedrà che questa ampia forza d'emozione, l'accompagnerà sempre nei suoi prossimi impegni..., la sosterrà in quelle situazioni decisive e le darà la giusta forza, nei momenti bui...
Lei è giusto che vada... noi continueremo a restare qui appesi ad una speranza... perché la speranza è un rischio che dobbiamo correre, se non per noi stessi, almeno per poter dare un futuro migliore ai nostri figli!!!

lunedì 13 luglio 2015

Antimafia di facciata!!!


A volte quando scrivo di certi argomenti..., qualcuno mi suggerisce di evitare di scriverli, perché il più delle volte... sono troppo rigido nelle mie posizioni e soprattutto che, nel voler parlare di certi presunti paladini o di determinate associazioni, finirò alla fine di ritrovarmele... tutte contro!!!   
Certo quando parlo di antimafia "leggera" alcuni storcono il naso, non vorrebbero mai essere messi in discussione... loro rappresentano la legalità... sono gli stessi che dicono di combattere il crimine, che promuovono e organizzando tutte quelle manifestazioni sul sociale...
Non voglio ripetermi, nei miei precedenti post ho già scritto abbastanza su questi "professionisti dell'antimafia", finalmente comunque mi accorgo di non essere in quei giudizi più tanto solo..., qualcuno, certamente più autorevole del sottoscritto, ha deciso finalmente di distaccarsi, di manifestare la propria posizione, attaccando finalmente questa "antimafia di facciata"!!!
Manfredi Borsellino, figlio del Giudice ucciso, prende le distanze come la sorella Lucia - da poco dimessa da Assessore regionale alla sanità - dichiarando che il 19 Luglio, per la commemorazione del proprio genitore, Lei, insieme al fratello e alla sorella... non ci saranno!!! 
"Non ho tempo per commemorazioni senza senso" ha dichiarato Manfredi ( oggi commissario di polizia a Cefalù ) debbo lavorare sono di turno...
Per cui, quest'anno, dei tre figli del Giudice... non ci sarà nessuno!!!
Ed è giusto così... un vero schiaffo morale. 
A cosa serve infatti "urlare a bassa voce " quando giornalmente vediamo come nulla cambia... anzi assistiamo ad una criminalità che si evolve, si trasforma... e chi dovrebbe rappresentare quel giusto contrasto, alla fine si dimostra non soltanto colluso, ma anche associato!!! 
Dice bene quando ripete di essere stato educato da suo padre all'etica del lavoro, alla concretezza del fare, a quel totale rifiuto d'inutili passerelle, dopotutto, è stato propriamente quello stesso sistema ad aver tramato, prima contro l'amico e collega Falcone e poi contro egli stesso... 
Inoltre, dichiara che non serve a nulla commentare gli arresti di quei noti personaggi campioni dell'antimafia - presidenti d'importanti associazioni - soggetti che si scialacquavano la bocca, con la parola "legalità" e che oggi è stata arrestata...
Una famiglia, quella dei Borsellino ( e non solo...), che ha dovuto pagare un alto prezzo per questo nostro paese, lo stesso paese che prima ha lasciato da solo il padre ed oggi, anche i suoi figli...
Lucia Borsellino ci ha provato a cambiarla questa corrotto nostra regione, ha cercato con quell'innato senso profondo trasmessogli dal padre, di farcela..., già, in cuor suo sperava che la politica avesse cambiato rotta, che la lotta alla corruzione e alla illegalità, avesse prevalso su quel totale marciume presente a tutti i livelli, che si potesse debellare questo stato di cose...
Così purtroppo non è stato..., gli interpreti che rappresentano ancora quel sistema, sono "contaminati" ed è per questo che taglia corto dicendo: non capisco l’antimafia come categoria, sembra quasi un modo di costruire carriere; la legalità per me non è facciata, ma la precondizione di qualsiasi attività».
A noi - siciliani onesti - non serve avere commemorazioni per vedere le solite facce di bronzo dei nostri politici, "impupati" e in prima fila... perché il ricordo per il Giudice Borsellino è già dentro di noi e vivrà con noi per sempre!!!
Oggi è proprio grazie al loro padre se scrivo contro la mafia..., perché come sapeva dire: Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale, la gente mi moriva attorno... 

venerdì 10 luglio 2015

Festival internazionale di cinema itinerante contro le mafie...

Ci sono tanti modi di promuovere quella cultura della legalità, uno di questi è assistere a documentari, film, cortometraggi, che hanno quale argomento, quello di promuovere e sensibilizzare l'opinione pubblica...
Tra questi c'è ne una che avevo piacere di evidenziare...
L'Associazione Libera in collaborazione con Cinemovel.it, da 1° di Luglio e fino al 15 Ottobre 2015,  ha dato inizio in alcune città italiane, alla programmazione di film famosi, incentrati sui temi caldi della criminalità organizzata e con particolare attenzione alla lotta alla mafia. 
Tra i film in programmazione ci sono: 
Le mani sulla città di Francesco Rosi, 1963.
Anime Nere di Francesco Munzi, 2014
La zuppa del demonio di Davide Ferrario, 2014.
La terra dei santi di Fernando Muraca, 2015.
Noi e la Giulia di Edoardo Leo, 2015.
Let’s go di Antonietta De Lillo, 2014.
La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto (Pif), 2013.
Fortapasc di Marco Risi, 2008.
La manifestazione chiuderà le proprie proiezioni nei giorni del 11 e 15 ottobre, rispettivamente in due grandi capitali, Berlino e Parigi.
Un'espressione interessante, che permetterà di esporre attraverso la visione dei film, quella forza comunicativa data dalla visione delle immagini ed in particolare dall'ascolto dei linguaggi...
Un modo nuovo di manifestare pubblicamente, quel disagio culturale, che non permette a questo nostro paese, in modo particolare alla nostra terra, quella doverosa crescita culturale...  
Libero Cinema in Libera Terra, Festival Internazionale di Cinema itinerante contro le mafie, permette di esporre uno spaccato quotidiano di vita vissuta, del malessere generalizzato, della recrudescenza subita in questi ultimi quarant'anni, attraverso la proiezione di film su temi quali la gestione politico/mafiosa, lo scambio di voti, il potere economico e la gestione del sacco edilizio, i beni confiscati alle mafie e restituiti alla legalità...
Ogni estate dal 2006, "Contro le mafie" porta le emozioni del cinema direttamente nelle piazze, promuovendo in tal modo, non solo l'apertura verso spazi democratici più ampi, ma soprattutto, sviluppando quel bisogno di cultura chiamato "legalità".
Se potete nei giorni prestabiliti, andate a vedere questi film, anche nei casi in cui, l'abbiate già visti..., già, rappresenterà una nuova esperienza di riscoprire, l'emozione condivisa di stare insieme e di aderire ad eguali speranze...
La mafia può essere sconfitta... perché come ha detto il nostro Presidente Sergio Mattarella: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l'umana convivenza!!!
Però... per far ciò... c'è bisogno i tutti!!!
Per qualsivoglia ulteriore informazione:
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tel. 338.7814778 - 335.7202743 - 393.4053112
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