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lunedì 5 ottobre 2015

La Chiesa apre... per non dover chiudere i battenti!!!

Francesco costretto a realizzare un sinodo...
Tutti i vescovi e non solo, vengono chiamati a raccolta dalla "Apostolica sollicitudo", per aiutare con i loro consigli il Papa nel governo della Chiesa e su alcune specifiche questioni dottrinali e pastorali...
Una consultazione per cercare di trovare una soluzione a questioni urgenti di interesse generale...
La decisione finale sicuramente (come sempre) è stata già scelta, ma per le solite ragioni di facciata, deve apparire come una decisione comune...
Dopotutto non dobbiamo dimenticare che tutta la religione cristiana è basata su decisioni prettamente "umane" e certamente poco "divine".
Capisco perfettamente come questi giudizi, contrastano con quegli insegnamenti ricevuti, quando ero nei salesiani, con quanto apprendevo in famiglia, in parrocchia, a scuola, ecc..., ma crescendo, quei temi sono stati approfonditi in maniera più seria e con uno studio meticoloso, sono giunti a capire, che il più delle volte, quegli insegnamenti ricevuti, erano stati praticamente "edulcorati" e non corrispondevano alla realtà dei fatti o per meglio dire, non appartenevano alla veridicità del tempo in cui erano stati compiuti...
Ed ora, finalmente dopo anni in cui, questa nostra "ermetica" Chiesa, aveva dato -attraverso i propri interpreti- il peggio di se, finalmente, grazie in particolare alle pressioni imposte dell'attuale Papa, si è compreso come sia giunto il tempo di cambiare certe regole...
Difatti egli stesso ha recentemente dichiarato come " la chiesa con le porte chiuse... tradisce se stessa e la sua missione, e invece di essere un ponte diventa una barriera", perché "l'uomo che sbaglia deve essere sempre compreso e amato... e proprio la Chiesa deve cercarlo, accoglierlo, accompagnarlo".
Nuove frasi che squarciano anni di prescrizioni e direttive... nuove riflessioni che tentano di sanare un rapporto distante ormai anni luce con la realtà...
Ora, dopo che monsignor Krzysztof Charamsa, ha fatto coming out, dichiarando: "Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, felice e orgoglioso della propria identità. Ho un compagno. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l'astinenza totale dalla vita d'amore, è disumana. Vorrei con la mia storia scuotere un po' la coscienza di questa mia Chiesa. Al Santo Padre rivelerò personalmente la mia identità con una lettera", ecco, adesso che si è lacerato quel mondo d'omertà, c'è il rischio che le dichiarazioni di questo alto prelato, possano consentire anche ad altri colleghi di dichiararsi, aprendo così a nuove aperture, che potrebbero scuotere sin dalle fondamenta, una struttura millenaria...
Sono gli stessi "silenzi" con cui da sempre, proprio i suoi adepti, hanno convissuto, protetti da quell'abito talare, che ha permesso loro, di poter compiere -in quest'ultimo secolo- tutte quelle azioni riprovevoli...
Non dimentichiamoci infatti dei "silenzi" sull'olocausto di Pio XII, di quelle protezioni date ai gerarchi criminali nazisti/fascisti,  le commistioni d'interessi e le frequentazioni occulte con le logge segrete "P2" tra cui i sodalizi finanziari tra monsignor Paul Casimir Markincus (patron dello Ior) con Roberto Calvi e Michele Sindona, ed inoltre, aiuti politici e finanziari a Solidarnosc in Polonia (dal 1980 e per gli anni successivi, Papa Giovanni Paolo II riuscì ad inviare dal vaticano, circa 50 milioni di dollari in supporto per il sindacato), scandali sessuali sui minori, prelati gay, rapporti diretti con la mafia nel riciclaggio di denaro sporco o protezioni di quegli affiliati criminali in strutture ecclesiastiche e per finire quella oscura vicenda delle "dimissioni programmate" di Ratzinger.... 
Quindi, dopo tutte quelle vergognose pagine di storia, finalmente qualcuno o per meglio dire papa Bergoglio capisce che è tempo di mettere un punto... e cambiare pagina!!!
Si comincia quindi con la famiglia ed il matrimonio... 
L'obbiettivo è quello di difendere l'unità e l'indissolubilità del vincolo coniugale... ma quando ciò decade, quando cioè viene ad affievolirsi quell'amore nella coppia, quando il rispetto tra i coniugi non esiste più... ecco quindi che allora, quel legame indissolubile non ha più motivo d'esistere!!!
Ed ancora, quando uno dei due partner decide arbitrariamente di rinunciare a quel sacro voto, decidendo di allontanarsi volontariamente da quella dimora con cui viveva insieme alla propria compagna/o di vita, ecco, in questi casi, nei quali è soltanto uno dei due a non rispettare quel giuramento... come si comporta la chiesa, penalizza di fatto entrambi (perché questo è ciò che finora è successo per alcuni sacramenti... ) anche il partner che subisce le altrui decisioni???   
Certo la risposta data è quella che, nei caso sopra riportati, non è la condizione di separato (anche se in attesa dei tempi giuridici per il divorzio...) che impedisce l’accesso per esempio alla comunione, ma il proseguire (o il permanere) in una eventuale unione illegittima successiva al matrimonio...
Infatti, l'insegnamento finora dato dalla comunità ecclesiastica e quindi trasmesso ai suoi sacerdoti... è quello che, i soggetti di cui sopra, pur dimostrando d'essere buoni cristiani e veri cattolici, essendo implicati in quella circostanza della separazione e soprattutto, condividendo con terzi, le loro azioni quotidiane, inducono la propria esistenza al peccato... e non vi può essere, sacramento di penitenza o propositi di cambiamento che farà riottenere quella grazia agli occhi della chiesa...
Una chiesa che appartiene al passato e stride col presente... è una chiesa morta!!!
E' giunto il tempo di cambiare, di aprire quelle porte... per non dover chiudere definitivamente i propri battenti!!!  
Ed infine... chi è la Chiesa per poterci giudicare...??? e chi sono questi suoi "rispettosi" uomini che possono permettersi di condannarci...???
Forse dimenticano quanto diceva San Paolo nella sua lettera ai romani: Colui che mangia, non disprezzi chi non mangia; colui che non mangia, non giudichi male chi mangia perché Dio ha accolto anche lui. Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare!!!

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