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lunedì 7 novembre 2016

Ci mancava soltanto l'inchiesta sulla "frutta e verdura"...

E' stato scoperto un patto tra la camorra, 'ndrangheta e mafia, per controllare il trasporto su ruota della frutta e della verdura... dalla capitale fino alla nostra isola e viceversa...
Ovviamente il punto di forza per l'infiltrazioni mafiosa è costituita propriamente dal trasporto su gomma, da e per i mercati nazionali...
L'inchiesta parte dalle imprese di produzione, per passare a quelle di stoccaggio (con l’imposizione delle cassette e pallet per l'imballaggio), quindi con la falsificazione delle tracce di provenienza, in quanto molti di quei prodotti... non appartengono al nostro paese, ma sono di fatto importati...
Infine vi sono  i prezzi... già, quell'anomalo sistema che fa in modo che questi lievitino in maniera esponenziale per effetto di strane intermediazioni svolte dai commissionari sin dalla produzione, per proseguire con lo stoccaggio e la commercializzazione!!!
Per far ciò ovviamente, si ricorre a tutti i reati possibili... mettendo in ginocchio quelle poche imprese che cercano di ribellarsi a quel racket estorsivo... e molti di essi, a causa di quegli scontri sono costretti a chiudere!!!
Parlare di libera concorrenza è un eufemismo, perché non esiste un mercato legale, ma ne esiste uno soltanto "criminale" che condiziona non solo economicamente il mercato, ma soprattutto, che permette che si creino quei presupposti , da condizionare la qualità stessa dei prodotti...
Gli inquirenti hanno scoperto all'interno dei mercati ortofrutticoli, l'esistenza di una spartizione degli affari con la monopolizzazione del settore dei trasporti su gomma...
Le indagini, hanno difatti svelato, vere e proprie infiltrazioni e condizionamenti da parte di quei clan, nelle attività di quei mercati ortofrutticoli, evidenziato inoltre delle vera e propria alleanza, con tutti quei gruppi, legati alla malavita, regione per regione...
Poi ci si meraviglia che in quelle aziende agricole, operano centinaia per non dire migliaia di gente sottopagata; sono lavoratori in nero, extracomunitari irregolari che guadagnano da cinque a 10 euro al giorno....
Svolgono compiti disumani e raccolgono come degli schiavi, quei prodotti della terra, scaricando e caricando cassette di legno su quei camion per conto dei venditori al dettaglio...
Visti i prezzi di produzione della stessa ortofrutta (i quali non coprono neppure gli stessi costi sostenuti) e considerato successivamente a quali prezzi questi giungono sulla nostra tavola (avendo questi ricevuto un aumento del 300%...), viene da chiedersi se non ci sia qualcosa immediatamente da cambiare...
La causa dopotutto si conosce... è rappresentata da quel monopolio imposto dalle associazioni criminali su tutti i nostri mercati ed è strano che ancora oggi, nessuno faccia nulla...
Manca di fatto la volontà da parte delle istituzioni di intraprendere questa battaglia, perché si sa che quando si vuole, si può decidere d'invertire la rotta...
Ma se la strada scelta dallo Stato è questa... o meglio chi dovrebbe cambiare questo stato di cose, preferisce mostrare tutta la propria fragilità (o chissà forse con quel sistema... partecipa in maniera collusiva...), mi chiedo quindi, come si può pensare di voler cambiare pagina???

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