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mercoledì 14 febbraio 2018

Colletti Bianchi a Catania, a disposizione delle famiglie mafiose...


Ho appena finito di leggere un articolo sul quotidiano online LIVESICILIACATANIA:
http://catania.livesicilia.it/2018/02/14/terremoto-tra-i-santapaola-si-e-pentito-nino-il-carrozziere_449248/ dal quale ho appreso di come un pentito abbia depositato un memoriale contenente informazioni su alcuni sindaci e sulle metodologie applicate da taluni imprenditori per l'aggiudicazione degli appalti pubblici... 
Il pentito inoltre, fa i nomi e cognomi di alcuni imprenditori “vicini alla famiglie mafiose”; ovviamente quanto dichiarato è totalmente segretato, in quanto si stanno svolgendo i riscontri necessari, per verificare se quegli individui siano realmente legati a quella associazione mafiosa...
Da quanto sopra, dobbiamo intuire che a breve, ci saranno delle importanti novità, e chissà quanti altri nomi a ricaduta, usciranno fuori da questa inchiesta...
Certo un colpo duro per quella associazione criminale, che si ritrova a dover contrastare dall'interno, quelle regole rigide non scritte basate su omertà e obbedienza assoluta...
Ecco, ancora una volta, questa lunga tradizione viene spezzata, mettendo così a rischio l'intero apparato e ponendo sotto accusa, non solo i singoli affiliati, ma l'intera organizzazione!!! 
Ma lo Stato, pur potendo godere di questa circostanza, dimostra nel complesso di volerci convivere con questo sistema criminale, in particolare mi riferisco a quegli uomini, politici ed istituzionali, che evidenziano di beneficiare della mafia per controllare così questa nostra isola...
Già potremmo dire che la mafia da "prodotto" di quelle contraddizioni è diventata "strumento" dello Stato per controllarle!!!
Infatti, in questo modo è riuscita a dilagare ed ampliare i propri tentacoli, trascinando su di se il consenso sociale e coinvolgendo sempre più i cittadini a unirsi in quell'indirizzo determinato partitico, che garantisce a quei suoi uomini, quei posti chiave nei pubblici uffici, gli stessi che le hanno permesso di poter crescere ed espandere quel proprio dominio...
Basti vedere in quale modo negligente questo nostro Stato, ha permesso a quella associazione criminale di crescere e di realizzare sempre più profitti, proprio perché sa - quell'associazione criminale- di avere dalla sua, quel potere sufficiente per farlo...
Difatti, quando i politici dicono che nel Sud lo Stato è assente, sanno benissimo di mentire, in quanto esso è presente... appunto nei panni delle stesse cosche mafiose!!!
Fateci caso... da quanti anni si parla di mafia, io da semplice cittadino ne sento parlare sin da quando sono nato, è come qualcosa che aleggia sopra la mia testa... e non è una coincidenza, ma può essere spiegata con la semplice deduzione che lo Stato finora, non ha mai fatto nulla di decisivo per eliminarla... 
Ritengo che se la si volesse annientare, basterebbero non più di sei mesi di contrasto, leggi adeguate e un potere assoluto e incondizionato dato ad un uomo a modello "prefetto di ferro", che attraverso la semplice applicazione di poche regole, da applicarsi in maniera decisa nei tempi (dal sottoscritto) riportati... ecco che, in questa nostra regione, nessun bimbo saprebbe più cosa s'intendesse con la parola "Mafia"!!!
Ed invece il nostro Stato cosa fa... eccettuati naturalmente alcuni singoli esponenti o associazioni di legalità, non solo dimostra di esserne complice, ma addirittura, delega molte di quelle sue funzioni ad essa... e solo qualche volta, trovandosi casualmente un pentito disposto a collaborare, ne sfrutta immediatamente i segreti per colpirla... 
Quanto sopra ovviamente, fintanto che non si vanno a toccare uomini corrotti delle Istituzioni... altrimenti, si chiude a riccio e quegli incartamenti, casualmente... spariscono!!! 
Far finta che il nostro territorio non sia infetto, serve a far credere ai suoi conterranei che c'è la presenza dello Stato, che esiste una democrazia e che il voto espresso dei suoi cittadini è libero!!!
Ma ditemi, in un territorio dove il lavoro è controllato dalla mafia, dove molti uffici delle PA sono comandati da quei suoi funzionari e dove le pratiche presentate, avanzano o si arrestano a seconda del professionista che le presenta, oppure dove per aprire un'attività commerciale/imprenditoriale, bisogna prima chiedere a chi di dovere... e quando finalmente si ottenuto quel necessario "permesso", si deve iniziare a pagare il "pizzo"... 
E ancora... come dimenticare quei paesi dell'entroterra o la maggior parte dei terreni destinati all'agricoltura, dove solo per aver l'acqua pagandola in contanti... bisogna rivolgersi ad "essi" oppure quando per usufruire di un servizio sanitario o ancor peggio di uno funebre, bisogna andare alla ricerca dell'amico, se non si vuole restare a guardare gli altri che nel frattempo sopravanzano... 
E' ovvio quindi che visto quanto sopra, non bisogna meravigliarsi se un semplice sconosciuto, presentandosi per la prima volta ai ballottaggi elettorali, si ritrova a convogliare su di se, più di 20.000 preferenze...
Chiunque d'altronde sa che se si vuole ottenere qualcosa in questa terra deve votare per la mafia... o quantomeno, per quei suoi uomini, gli stessi che da sempre si sa essere affiliati a quel sistema politico/clientelare, che negli anni ha permesso loro (e a quei loro partiti), di crescere, salvaguardando la propria poltrona e quel loro ruolo politico/istituzionale...  
Comprenderete da voi stessi come, con il passar degli anni, quanto sopra riportato ha permesso a quel potere mafioso di  non venir mai intaccato... anzi inversamente, ha rinsaldato ancor più i legami tra quei suoi affiliati ed ha creato nel contempo nuovi simpatizzanti, sempre più disponibili a rendersi utili per la causa!!!
Certo, con un sistema così ben collaudato, cosa aggiungere... ben vengano i pentiti!!!

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