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giovedì 12 marzo 2020

Lettera aperta al Presidente Conte: "Sospenda tutte le attività delle "imprese edili e connesse" siciliane!!!

Preg.mo Presidente del Consiglio, 
Le scrivo questo post, affinché riesca a farle intuire come gli sforzi fatti dal suo attuale governo, serviranno a poco (o per meglio dire a nulla) se non verranno messe in pratica alcune condizioni... 
Quanto mi permetto di farle evidenziare rappresenta ciò che sta accadendo nella mia Sicilia, dove la maggior parte di quei cosiddetti "imprenditori", stanno imponendo a molti loro dipendenti, di proseguire con le proprie attività lavorative, se pur va detto, che alcune delle loro D.L. hanno imposto il blocco dei cantieri e quindi delle lavorazioni in corso.
Il mio appello va a tutti quei cantieri che non hanno alcuna motivazione di dover restare aperti in quanto non vi nessuna urgenza nel proseguire con i lavori, neppure quella di salvaguardare i propri dipendenti che come sappiamo sono stati dal Suo governo ampiamente coperti, grazie alla cassa integrazione in deroga. 
Ho ascoltato in questi giorni alcune lamentele di molti colleghi, che riportano quanto segue:
Caro Nicola, lo Stato, per nome del Presidente Conte, ha dichiarato che le imprese potevano usufruire della cassa integrazione; non si capisce perché quindi le nostre imprese edili ( o per meglio dire quei suoi rappresentanti... imprenditori "pisciabrodo") continuano imperterriti a far svolgere le loro attività non indispensabili, sapendo che possono fermarsi per un periodo di 15- 30 giorni e ricevendo per quel periodo un sostegno statale!!! No... viceversa loro continuano ad imporre ai propri dipendenti l'obbligo di dover recarsi al lavoro, mettendo così a rischio tutti... non solo loro, ma anche quanti stanno loro vicino e di conseguenza anche i propri familiari...
Continuando, sempre in queste settimane, questo numero consistente di miei amici e colleghi, hanno provato altresì a fare pressione con i loro titolare d'azienda, cercando di convincerli a sospendere le attività in corso, ma a differenza di quanto si sarebbero aspettati, ecco che si sono ritrovati immediatamente isolati, visto che la maggior parte degli altri colleghi "succubi e lacchè" si sono prestati a sottomettersi a quelle decisioni errate dei loro "datori di lavoro"!!!
Alcuni mi dichiaravano che è come ad un "muro di gomma" e dove l'unica rimostranza che resta al povero dipendente isolato - che ha provato in tutti i modi a fare valere le proprie ragioni che poi sono anche quelle di tutto il Paese - è porsi in malattia, ritrovandosi però così facendo, in completo attrito con il proprio capo, che evidenzia tutta la propria irritazione, in quanto - a differenza di quanto gli era stato imposto - si è scelti di contraddire quell'ordine!!!
Caro Presidente Conte, il problema non è riferito alle imprese d'Italia, ma a quelle siciliane sì... in quanto il problema sopra esposto rappresenta bene il 90% di esse!!!
D'altronde se ad un'impresa lo Stato offre la possibilità di operare o di fermarsi, avendo messo a disposizione una cassa integrazione in deroga di ben 10 Miliardi per quelle imprese che hanno la possibilità di fermarsi - in quanto stanno eseguendo lavori non prioritari, necessari, urgenti - potendo usufruirne se pur con 5 dipendenti (prima era fino a 15), che senso ha non approfittarne???
Presidente, di una cosa sono certo, i mezzi finanziari il Suo governo li sta mettendo tutti per venire incontro ai problemi delle nostre imprese e alle esigenze dei numerosi dipendenti, ma se quei nostri "imprenditori" (lo sono peraltro solo sulla carta, per il resto li vediamo, incapaci se non fosse per quel sistema corrotto e mafioso che li sorreggere e li fa andare avanti...) non vogliono comprenderlo cosa si può fare??? 
Poi ci si meraviglia che a pagarne le conseguenze sono come sempre i poveri lavoratori, che dopo essersi "fatto un mazzo" per portare avanti l'impresa nella quale operano, si ritrovano (ingiustamente) attaccati anche dalla propria Direzione Lavori, che ovviamente non ci sta a dover stare lì in cantiere con questa infezione in corso e rimprovera tutti per essersi presentati!!!
Presidente Conte, Lei ha concesso una cassa integrazione in deroga... ma qui in Sicilia non vogliono capirla o meglio fanno finta di non capirla, c'è un decreto che al Nord è stato messo in pratica, mentre al Sud, nella mia terra, fanno finta di niente... 
Ma scusate, chiedere ai dipendenti di recarsi al posto di lavoro all'interno di un pulmino da 7 o 9 posti, non rappresenta un problema??? Doversi recare in ufficio dove ci sono 10-15-20 persone non è assembramento??? 
Ed allora, se all'inizio del contagio molti di quei "datori di lavoro" (dovrei usare un'altro termine ma per ora lasciamo perdere... ) dichiaravano: noi come facciamo a gestire questa situazione, abbiamo spese, costi da effettuare, pagamenti da espletare, etc...; beh, ora questa situazione non esiste più, perché qualcuno garantisce per loro e ci mette anche i soldi qual'è la loro giustificazione!!!
La verità è un'altra, quella che nessuno vuole dire e cioè che la cassa integrazione va pagata ai dipendenti, mentre nella realtà non viene di fatto consegnata ad essi, perché viceversa gli viene di fatto detratta... 
Sarà per quella propria natura da "furfanti" che cercano sempre e in ogni occasione di truffare e imbrogliare, prima lo Stato e quindi i propri dipendenti, impiegati e lavoratori!!!
Sarà forse che soltanto le imprese serie e di un certo livello, dimostrano di essere corrette pagando ai propri dipendenti la "cassa integrazione", mentre tutti gli altri (che rappresentano la maggioranza), trattengono per se quelle somme e non le consegnano mai ai propri dipendenti, dicendo sì che forse un dì, questa gli verrà riconosciuta, ma che si dovrà attendere quel giorno in cui lo Stato provvederà a pagarla, giorno che vedrete, secondo quei "pisciabrodi"... ehm "datori di lavoro", non giungerà mai!!!
Ecco i motivi per cui caro Presidente Conte, bisogna sospendere tutto, se non si vuol far diventare la nostra Sicilia, seconda per focolaio di contagio dopo la Regione Lombardia!!!
Bisogna intervenire immediatamente, chiedere anche al Presidente del regione siciliana Nello Musumeci, di sospendere per 15-30 giorni tutte le attività edili ed anche quelle connesse ad essa, altrimenti vedremo tra una decina di giorni, molti di coloro a cui è stato imposto di recarsi al proprio posto di lavoro, subire ingiustamente sulla propria pelle (e quella chissà anche dei propri cari...) tutte le conseguenze provocate ahimè da questo "virus"!!!


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