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martedì 16 aprile 2013

Italia 1: cambiano i direttori... ma la sostanza non cambia!!!

C'era una volta un Direttore che trasmettendo dai canali Mediaset, specificatamente su Rete 4, conduceva un telegiornale che era a detta di tutti, essere di parte..., in particolare su quei temi che riguardavano il Cavaliere...
Ecco che allora, l'imparziale giornalista dava il meglio di se..., ribaltando le notizie sfavorevoli,  in elogi ed esaltazioni...
Pensavo che, dopo esserci definitivamente liberato di quel modello di direttore, questa TV privata, avesse deciso di cambiarle quelle regole ed anche quei personaggi...
Purtroppo sono stato smentito, già è bastato poco che tutto ritornasse come prima...
Ho ascoltato oggi pomeriggio il notiziario di Italia 1 quando la conduttrice ha passato la parola al Direttore Giovanni Toti, il quale esprimendo come opinione un monologo già preparato (  letto direttamente dal video posto frontalmente...) iniziava dichiarando: ma se la politica la smettesse di cercare un accordo a ribasso... e pensasse invece ad una soluzione alta per rilanciare il nostro paese...; bisogna aprire ad una nuova era...; solo infatti con un accordo tra le politiche vere che rappresentano gli italiani può nascere una speranza futura; un simile accordo per funzionare non può prescindere... dal riconoscimento dei leader e dal ruolo delle principali coalizioni... Sono loro i leader ( ecco... che viene confortato da un video di repertorio appositamente preparato ), a loro i cittadini chiederanno conto...; e sono loro che hanno la fiducia degli elettori...; concludendo con i botti...: Berlusconi al Quirinale e Bersani a Palazzo Chigi, uno Presidente l'altro Premier con buona pace dei grillini!!! 
Questa per il Direttore, sarebbe l'unica vera rivoluzione, un patto di chi rappresenta davvero la società italiana per cambiare la società italiana..., tutto il resto è tattica e di questi tempi un paese di tattica può anche morire...
Ecco che strano a dirsi... parte la notizia tragica dell'imprenditore morto suicida... ( provo una grande vergogna nel vedere l'insensibilità. umana.. )
Questo trasmettere le notizie in maniera non oggettiva, promuovere le notizie come fossero reali,  modificarle soltanto per innalzare l'audience, non essere mai obbiettivi e corretti, dimostrando un limitato interesse alle vere richieste dei cittadini, ed interessarsi esclusivamente di riportare quanto il proprio datore di lavoro desidera...
Giudicare la storia e gli avvenimenti non è soltanto una questione di correttezza morale ma di "dignità e libertà" personale...  
Riprendendo questo concetto di dignità e libertà, proprio due sere fa, ho letto a mia figlia un passo di un libro che in questi giorni sto leggendo, "Educazione Siberiana" di Nicolai Lilin, dove viene raccontata una fiaba: parlava di un branco di lupi che erano messi un po' male perché non mangiavano da parecchio tempo, insomma attraversavano un brutto periodo. Il vecchio lupo capo branco però tranquillizzava tutti, chiedeva ai suoi compagni di avere pazienza aspettare, tanto prima o poi sarebbero passati branchi di cinghiali o di cervi, e loro avrebbero fatto una caccia ricca e si sarebbero finalmente riempiti la pancia. Un lupo giovane, però, che non aveva nessuna voglia di aspettare, si mise a cercare una soluzione rapida al problema. decise di uscire dal bosco e di andare a chiedere il cibo agli uomini. Il vecchio lupo provò a fermarlo, disse che se lui fosse andato a prendere il cibo degli uomini sarebbe cambiato e non sarebbe più stato un lupo. Il giovane lupo non lo prese sul serio, rispose con cattiveria che per riempire lo stomaco non serviva a niente seguire regole precise, l'importante era riempirlo. Setto questo, se ne andò verso il villaggio. Gli uomini lo nutrirono coi loro avanzi, e ogni volta che il giovane lupo si riempiva lo stomaco pensava di tornare nel bosco per unirsi agli altri, però poi lo prendeva il sonno e lui rimandava ogni volta il ritorno, finché non dimenticò completamente la vita di branco, il piacere della caccia, l'emozione di dividere la preda con i compagni. Cominciò ad andare a caccia con gli uomini, ad aiutare loro anziché i lupi con cui era nato e cresciuto. Un giorno durante la caccia, un uomo sparò a un vecchio lupo che cadde a terra ferito. Il Giovane lupo corse verso di lui per portarlo dal suo padrone, e mentre cercava di prenderlo con i denti si accorse che era il vecchio capo branco... Si vergognò, non sapeva cosa dirgli. Fu il vecchio lupo a riempire quel silenzio con le sue ultime parole: " Ho vissuto la mia vita come un lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli tante prede, così adesso sto morendo felice. Invece tu vivrai la tua vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni, perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia piena. Sei diventato indegno. Ovunque andrai, tutti ti tratteranno con disprezzo, non appartieni né al mondo dei lupi né a quello degli uomini..., così capirai che la fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna più...  

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