Non so se avete visto il film "La grande scommessa", descrive in maniera perfetta la bolla finanziaria americana del 2007-2008, con il crac di Bear Stearns e la crisi dei mutui legata alla compravendita di fondi d'investimento, garantiti da beni immobiliari...
Ecco quanto a breve sta per accadere è più o meno analogo a quanto si può vedere in quel film... qualcosa è già accaduto in questi mesi da noi con le banche, che avevano proposto investimenti dai rendimenti alti, ma che di fatto celavano una "truffa" proprio ai danni dei propri clienti...
Per informazione questi "investimenti" prendono il nome di Hedge Fund e rappresentano un qualsiasi fondo che non rappresenti un convenzionale fondo d'investimento...
Cioè si tratta di fondi, che utilizzano una serie di astuzie, che vanno dal semplice acquisto di obbligazioni, azioni, titoli di credito ed il cui scopo è quello di raggiungere in tempi celeri il più alto rendimento assoluto!!!
A differenza quindi del risparmio tradizionale, regolamentato dalle leggi nazionali che appunto ne limitano i rischi, queste forme di investimento, rappresentano una gestione alternativa che tende principalmente alla speculazione... indipendentemente dall'andamento dei mercati finanziari in cui questi operano.
Il rischio principale però di questi fondi è che basano il loro portafoglio su valori fittizi, coperti da meno del 5% dal valore reale... con una leva finanziaria pari a 25 volte il capitale investito.
Questo fondi infatti indirizzano i loro ambiti sulla volatilità degli indici e sui prestiti su pegno ed in quei mercati emergenti...
Ma quando avvengono circostanze che mettono in crisi la liquidità del sistema... ecco che si arriva ai cosiddetti crolli finanziari... con il relativo congelamento dei rimborsi ai sottoscrittori!!!
Oggi a differenza di quanti credono che alcuni avvenimenti possano costituire di per se una situazione economica favorevole per il nostro paese... ciò che di contro non si comprende e che, questi vantaggi immediati, preavvisano di fatto...ad un a crisi mondiale!!!
Prendiamo per esempio il crollo dei prezzi del petrolio...
In questo particolare momento... in cui il prezzo del petrolio è sceso ai minimi storici, quanto realizzato con il petrolio aveva rappresentato un importante introito, una merce di scambio che avrebbe permesso di poter pagare i debiti accumulati in questi anni, non solo nei riguardi degli altri stati investitori, ma bensì nei confronti di banche e obbligazionisti...
Inoltre, bisogna aggiungere tutte quelle società che estraggono il petrolio, con sistemi non convenzionali e cioè diversi dai soliti pozzi petroliferi che vediamo in tv, come per esempio, quelli presenti nei giacimenti della penisola arabica...
Queste società -in particolare negli USA- diversamente da quelli tradizionali, sono specializzate nel cosiddetto "shale oil", ossia nell'estrazione di petrolio da rocce di scisto...
Questa metodologia estrattiva, a causa dei costi elevati di estrazione, per raggiungere dei profitti deve rivendere il proprio prodotto ad un prezzo medio di vendita al barile ,intorno ai 50-60 dollari al barile, quasi il doppio rispetto alle odierne quotazioni...
Molte di queste società, hanno venduto le loro obbligazioni e sono in molti quelli che le hanno comprate... specialmente quei soggetti finanziari (fondi pensionistici ed assicurativi), in quanto quei titoli garantivano rendimenti speculativi non indifferenti...
Oggi però quelle società, si sono arrestate... ed avendo a suo tempo creato dei debiti per avviare la loro attività... quel mercato finanziario adesso si ritrova adesso ad avere una voragine di ben 300 miliardi di dollari!!!
E dire che il rischio era stato segnalato agli inizi del 2015... in cui si sottolineava come il debito complessivo del comparto "oil and gas" fosse passato in meno di 10 anni, dai 1.000 miliardi di dollari ai 3.000 miliardi di oggi...
Ora, le società specializzate in obbligazioni ad alto rendimento, hanno congelato tutti i rimborsi ai loro sottoscrittori... ed il rischio di default è molto alto...
Oggi sono in molti quelli che cercano di nascondere il problema, per evitare che il panico accresca tra i cittadini, per non sollevare preoccupazioni che potrebbero ripercuotersi nella stabilità del credito..
Si sa che, quando un fondo viene tempestato da richieste di rimborsi da parte dei sottoscrittori... spaventati dalla perdita di valore dei titoli... ecco quindi che quelle società, specializzate in compravendita finanziaria, iniziano a vendere tutto il loro portafoglio clienti... senza badare troppo al prezzo...
Ovviamente quanto sopra fa si che finiscano sul mercato, anche titoli che non sono realmente a rischio, ma che a causa di quella precipitosa vendita, fa scendere il loro prezzo d'offerta, creando di conseguenza una crisi finanziaria, anche in quelle società, che nulla centravano con i prodotti della "oil and gas", ma che a causa di quei comportamenti rovinosi, si ritrovano anch'essi a pagarne le conseguenza e a chiudere i battenti...
Se pensate che nel caso del 2007... la crisi dei mutui era compensata e protetta dai beni immobiliari che di per se, rappresentavano circa un terzo degli attivi del sistema bancario... qui la situazione è ben diversa infatti le azioni della "oil and gas" sono garantite da un assett non più alto del 5%!!!
Per cui la sfiducia pian piano inizierà ad estendersi (proprio come la macchia d'olio nel mare...); precipitano quei rendimenti legati a quel comparto, seguiranno quelli appartenenti ad altri settori ed infine la crisi trascinerà con se... tutti i restanti prodotti finanziari!!!
Siamo giunti ormai al punto di rottura... vedrete che per limitare questa imminente crisi finanziaria, si tenterà di spostare l'interesse mondiale di noi cittadini, su altri e ben più noti rischi, come per esempio l'instabilità democratica, i flussi d'immigrazione, il terrorismo, le guerre civili e religiose, la fame nel mondo, la xenofobia, il ripristino di quelle barriere doganali da tempo abolite, la messa in discussione di tutte le politiche economiche e finanziarie, la limitazione degli scambi d'informazione, fino alla totale chiusura del "word wide web"...
Prevedo già... che nel corso di quest'anno, riceveremo tutta una serie di segnali d'allarme, che sembreranno giungere noi, come qualcosa d'inaspettato, imprevisto... ma che avranno quale obbiettivo (pianificato), quello di creare confusione e soprattutto preoccupazione nei cittadini...
La realtà è che quanto sopra, servirà principalmente a bilanciare le perdite che a breve imploderanno nel sistema mondiale bancario, obbligando di fatto tutti noi a pagare quelle sofferenze finanziarie, attraverso la richiesta di ben noti "sacrifici" e con l'aumento di tutte quelle imposte che verranno applicate, non solo nei prodotti di maggior consumo... ma anche in quei beni fondamentali di prima necessità!!!
Perché si sa che l'economia di mercato non rispetta mai le frontiere politiche... il suo campo d'azione è difatti il mondo intero!!!
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