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lunedì 28 marzo 2016

Pesach...

La Pasqua è andata e oggi è mia intenzione ricordarla prendendo spunto non dalla nostra religione e cioè quella "cristiana" con la celebrazione della resurrezione di Gesù, ma voglio riprendere il concetto di Pasqua "ebraica", meglio conosciuta come "Pesach", che celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè ed è rappresentata nei due riti: dell'immolazione dell'agnello e del pane azzimo.
Mi rifaccio a questa definizione ebraica poiché "pesach" significa "passar oltre" e riporta alla decima piaga che colpi i figli d'Egitto: il racconto nel quale l'angelo di Dio, vide il sangue dell'agnello sulle porte delle case degli israeliti e "passò oltre", colpendo così solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone...
Ecco in questi giorni anch'io ho deciso di "passar oltre", di superare quelle altre porte... anch'esse macchiate di sangue da coloro che in queste abitazioni dimorano e che con la loro violenza hanno saputo infliggere la morte a coloro che che per amore di giustizia e legalità, avevano tentato di contrastarli esponendosi e perdendo perciò anche la propria vita.
Oggi appunto vorrei tentare di perdonare... (sinceramente quanto sto provando a fare mi viene difficile da compiere, ma ho deciso di provarci...) sia coloro che attraverso i propri comportamenti hanno deciso di allontanarsi dalla strada impervia dell'illegalità, che per quanti (e sono i più... ) che invece quella strada la continuano a percorrere in modo convinto...
Nel far ciò... ci si dimentica che l'essere cristiano (o sentirsi credente anche di un'altra religione) è principalmente... aver rispetto per gli altri!!!
Pensare o sperare di essere degni di entrare nelle grazie di Dio o credere di essere prescelti dopo aver commesso delitti nei riguardi di un'altro essere umano, preclude di fatto, qualsivoglia possibilità di farne parte!!!
Nessun martire sarà mai premiato da Dio... come nessun omicida potrà mai essere perdonato... per quanto anche la nostra "Chiesa" vada riportando attraverso il perdono!!!
Non ci potrà mai essere alcun seme di speranza per coloro che si sono macchiati di gravi colpe... come non c'è Vangelo o manifestazione cristiana che tenga, che possa condonare i crimini di quanti si sono vocati alla logica e alla prepotenza mafiosa...
Non basta quindi schierarsi contro il male... la mafia, non è una lotta ideologica, ma rappresenta con le proprie azioni quel contrasto al forte senso della dignità umana...
Vi è in corso una sfida, tra chi tenta di assoggettare a se quei soggetti più deboli, giovani vittime che vivono di sopravvivere in questa terra "impestata" dall'illegalità, contagiati da generazioni da quel morbo infame...
Da qui nasce l’esigenza spirituale di un discernimento che ci impegna a saper "andar oltre", a opporsi fino in fondo a quella forma brutale e devastante che è oggi la mafia, quel modo diseducativo in cui la cultura e la teologia vengono viste (esse) come rappresentazione drammatica del male, mentre il messaggio che si tenta di avversare è quello del rifiuto ai precetti di verità cristiana...
Oggi c'è bisogno di sostenere con forza e coraggio, quell'unico messaggio, impegno e rispetto dei principi morali dell'uomo, che sono alla base dei segni di disciplina: obbedire a Dio prima che agli uomini!!!
Si tratta di avere chiarezza dei propri gesti... perché non si possono servire due padroni... non si può servire Dio e la ricchezza, ed occorre tracciare una netta linea di chiarezza, confine tra fede e l’illegalità...
E' tempo di "pesach" di andare oltre... perché in ognuno di noi vi è quella necessaria forza di resistenza alle tentazioni, a quelle continue provocazioni fatte di collusioni e compromessi, a quei modi coercitivi d'imporre i propri messaggi illegali, tutti sistemi mafiosi che tentano di corrompere l'animo umano... ben convinti che per per ognuno di noi, basterà un prezzo da pagare.
Dopotutto si dice che "ogni uomo ha il suo prezzo" – anche se questo non è vero... ma si trova bene per ognuno un’esca a cui non può non abboccare.
Così, per guadagnare talune persone a una causa, è necessario soltanto dare alla cosa lo splendore della causa e dell’abnegazione (e a quale causa non lo si potrebbe dare?), esso è lo zuccherino della loro anima; per tutti gli altri vi sono altre esche!!!

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