Eravamo giunti all'ultima udienza (dinnanzi alla terza sezione penale della Corte d'appello di Catania) con la requisitoria del processo all'ex leader del Mpa Raffaele Lombardo (ed ex presidente della Regione Siciliana), condannato, il 19 febbraio 2014, in primo grado a sei anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.
In aula, per l'accusa erano intervenuti il sostituto Procuratore generale Sabrina Gambino e il sostituto procuratore Agata Santonocito...
Come sempre, l'ex presidente Lombardo, assistito dai propri legali, si era proclamato innocente!!!
La requisitoria del processo fu aggiornata a questo mese d'Ottobre... ma per l'appunto, alcuni giorni fa, abbiamo scoperto che ci vorrà un'altra udienza, la quarta, per conoscere la richiesta dell'accusa...
I tempi del processo... già finora abbastanza estesi (
va ricordato infatti che il processo si sta svolgendo con il rito abbreviato) hanno ricevuto quindi, una richiesta da parte dei sostituti procuratori, per un'ulteriore requisitoria... ribadendo di essere in possesso di quelle prove necessarie, che inchioderebbero Lombardo a precise responsabilità!
Il tutto - secondo i magistrati - è basato su dichiarazioni, incontri, testimonianze ed episodi, che confermerebbero le loro accuse e proverebbero il sostegno "politico" dato, direttamente (o indirettamente) all'ex presidente, da una parte di quegli ambienti mafiosi...
Per cui, l'udienza per adesso è stata rinviata e verrà ripresa intorno ai primi giorni di Novembre... con la formulazione delle richieste dell'accusa, alle quali ovviamente, seguiranno le arringhe degli avvocati difensori...
E' un momento di grande “fibrillazione” giurisprudenziale questo... in quanto ciò che vi è in gioco, è il "reato di concorso esterno" e cioè dove il soggetto incriminato, non è parte integrante o direttamente affiliato a quel mondo criminale, ma si mette “a seconda delle circostanze” a disposizione -grazie alla posizione privilegiata acquisita- della medesima...
A mio modesto parere, ciò che sta avvenendo - in particolare all'interno delle nostre aule di Giustizia di Catania - è di determinare o ancor meglio "limitare", quelle regole di partecipazione criminosa...
In particolare ciò che si vuole far evidenziare è la demarcazione “morale”, che punisce per l'appunto colui che, pur non partecipando materialmente al reato... (attraverso proprie azioni specifiche) le avalla di fatto, incentivandole (o suggerendole) a chi di dovere, attraverso messaggi subliminali, mezze parole, cenni d'intesa, strette di mano e omissioni; tutte azioni capaci di rafforzare la volontà di colui (o di coloro) che compiono successivamente quegli atti materiali...
Non bisogna però trascurare, quanto espresso dalla Corte Europea (ma anche da un giudice di Catania per un'altro noto procedimento in corso...), che ha posto in luce un argomento fondamentale e cioè l’assenza di una disposizione normativa sul concorso esterno!!!
Quanto sopra rappresenta un tema fondamentale per la nostra legislazione, che vive esattamente sul dogma del principio di legalità in virtù del quale, nessuno, può essere punito per un fatto che, al momento della sua commissione, non è previsto dalla legge come reato e sono in molti difatti - tra gli studiosi di diritto - a dichiarare che la legge, non contempla il concorso esterno!!!
Non si tratta quindi di doversi schierarsi per l'una o per l'altra interpretazione legislativa, ma far in modo che venga sempre rispettata la legge in maniera corretta!!!
A breve, vedremo cosa accadrà...
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