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sabato 11 marzo 2017

Sicilia: ma dove l'antimafia???

"Antimafia"... una gran bella parola, in particolare quando espressa qui da noi in Sicilia...
Alcuni soggetti, nel pronunciarla quella parola, mi danno l'impressione che è come se... ci si gonfiano i polmoni. 
Si sentono, in quella loro veste di sacralità, quasi fossero rappresentanti divini che intercedono per noi, su questa nostra terra, affinché giunga attraverso loro, quella opportuna protezione...   
Ecco che all'improvviso quindi, personaggi fortemente "collusi" con la politica e con quel sistema clientelare... si ritrovano oggi riciclati nell'antimafia...
Sono divenuti, veri e propri professionisti di questa "antimafia", cui correttamente, in tempi non sospetti, faceva riferimento proprio Sciascia nei suoi articoli...
Ed allora vorrei sapere: come si diventa paladini dell'antimafia???
Si... forse in questi anni anni ci si è per caso esposti personalmente denunciando fatti o circostanze gravi di cui si era venuti a conoscenza, oppure si è fatto condannare qualcuno affiliato a quel sistema criminale/mafioso o ancora, per non essersi fatti sottomettere da quelle richieste coercitive (ad esempio per non aver pagato il pizzo...), si è subito delle intimidazioni, si è stati a rischio della propria incolumità o di quella dei propri familiari???
Ecco... di quali minacce, estorsioni, ricatti, stiamo parlando, esistono delle pubblicazioni realizzate in questi anni, dalle quali si possono evincere nomi e cognomi di personaggi legati a quel mondo criminale???
Hanno forse subito un lutto in famiglia a causa di una omicidio o di una strage eccellente...???
Per quanto di mia conoscenza, non mi sembra che questi attuali signori dell'antimafia stiano facendo chissà che cosa di rilevante... al limite compiono soltanto (come ogni cittadino siciliano onesto) il proprio dovere... 
Ed allora perché si sono innalzati a paladini della legalità... chi ha concesso loro quella posizione privilegiata, cosa ha determinato quell'ascesa, ma soprattutto, cosa si può fare per determinare quel necessario spartiacque, tra coloro che compiono in maniera coerente quell'opera di antimafia, da chi contrariamente cerca di utilizzarla per propri fini... in particolare se questi elettorali!!!
Già, come si fa a saper riconoscere, i veri dai falsi paladini dell’antimafia?
Perché la vera antimafia è innanzitutto... un fatto di coscienza civile e di moralità!!!
Non bisogna inventarsi nulla, non si deve fare alcuna propaganda, ma soprattutto, non si ha bisogno di demagogia, la strada dopotutto è già stata percorsa da persone, certamente di altro e alto spessore, da quegli “eroi” che hanno sacrificato la loro vita per combattere realmente con i fatti la mafia e non con le parole, ed è a loro che devono questi attuali signori... ispirarsi, poiché tutto il resto è buono per il "cinema", per l'appunto... per fare esclusivamente nuove scenografia... 
Ricordarsi cosa hanno fatto per noi quegli uomini dello Stato, tutte quelle vittime cadute per mano della mafia come, Boris Giuliano, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Alfredo Agosta, Cesare Terranova, Ninni Cassarà, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutti gli altri in questo scritto non menzionati, insieme ai loro familiari e a tutti quegli uomini e donne delle scorte.... 
Come dimenticare quanto compiuto da quei suoi ragazzi, come ad esempio Emanuele Piazza o Antonino Agostino, insieme ai giornalisti Mario Francese, Giuseppe Fava, Beppe Alfano, Peppino Impastato...   
Sono questi gli uomini che si ha il dovere di erigere ad esempio per tutti, in particolare per i tanti giovani che in questi anni - per fortuna- non hanno dovuto vivere come noi, quel lungo periodo delle stragi, ma proprio per questo, hanno necessità d'avere oggi esempi credibili... e non sciacalli che si presentano in quelle loro scuole, per raccontare "favole", sul contrasto in corso alla criminalità, in questa loro città... 
E' tempo di togliere i finanziamenti di qualsiasi tipo... eliminare qualsivoglia contributi per un’attività che deve rappresentare un dovere per i cittadini onesti, facciamo in modo che si è "antimafiosi" con i fatti e non soltanto a chiacchiere...
Sono certo che alla fine di quell'antimafia resterà ben poco... o meglio, continueranno con dedizione quella loro opera, soltanto gli uomini e le donne delle varie Procure e della Dia, senza aspettarsi riconoscimenti o premi per quanto realizzato, mettendo come sempre a rischio le loro vite e soprattutto, senza mai ricevere da parte di questi suoi concittadini ingrati, il benché minimo elogio...
  

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