Che il problema per molte nostre imprese sia costituito dalla mancanza di liquidità è un fatto certo e assodato, ancor prima del sopraggiungere di questa pandemia...
Ora, che il governo abbia promesso di varare un piano per mettere le aziende in condizioni di sopravvivere è altrettanto vero, ma quanto potrà essere realmente mantenuto è tutt'altra storia, infatti a breve potremmo costatare quanto quelle promesse fossero reali...
Nell'attesa... la liquidità non arriva e gli imprenditori iniziano a soffrire, d'altronde se non si fattura, non solo non incassa, ma si perde denaro ogni giorno che passa...
Sì... lo Stato ha dichiarato di aver garantito fino al 90% le banche per il denaro prestato a quelle imprese che ne fanno richiesta, necessario per sopravvivere nel trimestre Marzo- Giugno, ma quest'ultime di fatto non potendo garantire quella necessaria copertura non vengono agevolati...
Tanto per ricordare, si possono richiedere prestiti fino a un massimo di 25 mila euro e comunque non superiori al 25% dei ricavi ed è prevista una garanzia del 100%, mentre per quelli fino a 800 mila euro, e comunque non superiori al 25% dei ricavi la garanzia statale si ferma al 90% mentre il 10% può essere garantito da Confidi; infine per i prestiti fino a 5 milioni di euro è prevista la sola garanzia statale al 90%.
Per le imprese che non posso accedere al fondo di garanzia Pmi la garanzia è offerta da Sace ed anche in questo caso l’importo del prestito non potrà superare il 25% del fatturato.
Il problema fondamentale quindi è quello di avallare il 10% che la garanzia statale non copre!!!
Difatti, non tutti i clienti sono in condizioni di farlo... ecco perché l'approvazione del credito resta di fatto un miraggio...
D'altro canto, la decisione finale è una esclusiva prerogativa delle banche che naturalmente favoriranno soltanto quelle imprese che potranno dimostrare di avere solvibilità e soprattutto di non aver alcuna pendenza, perché viceversa - a queste - non verrà erogato nulla....
La circostanza assurda è che molti di queste imprese stavano sopravvivevano a causa della crisi economica - ancor prima di questa emergenza da "coronavirus" - ed i rischi di una possibile chiusura erano fortemente presenti, mentre per le altre società, quelle cosiddetti "credibili" agli occhi delle loro banche, ecco per loro tutto sarà più semplice perché dovranno garantire esclusivamente quel 10% che manca al 100% della garanzia oppure si potranno rivolgere ad un eventuale consorzio fidi, il problema è che ormai ne restano ben pochi disponibili...
Ma in fondo questo rappresenta il minore problema, perché le banche ora si sono coalizzate per non erogare nulla seppur garantiti dallo Stato e questo è dovuto al fatto che i margini d'interesse sul capitale prestato sono minimi a differenza dei rischi che sono alti, soprattutto nel caso in cui il debitore non dovesse pagare e prima quindi che la banca possa rientrare di quel 90% della garantito dallo Stato, dovrà attendere tempi lunghi, sia burocratici che giudiziari da quella "comoda" amministrazione... ed ecco perché le banche, preferiscono evitare di restare coinvolti...
Ovviamente per quanto sopra qualcuno si avvantaggia...
Innanzitutto la criminalità organizzata che può rilevare a prezzi stracciati dai fallimenti importanti attività del territorio per poi grazie al proprio potere finanziario rilanciarle nuovamente nel mercato...
Poi vi sono i cosiddetti aguzzini, solitamente usurai che sfrutteranno bene questa drammatica situazione...
Ed infine le banche, che vista la situazione di profonda incertezza e non avendo tempi certi sulla ripresa, stanno iniziando a mettere all'incasso quegli assegni dati loro a garanzia da quegli amministratori, pur sapendo che questi non possono essere coperti da quei loro clienti!!!
Comprenderete come la situazione a breve possa degenerare e se lo Stato non interviene in maniera concreta, è possibile prevedere sin d'ora che ci potranno essere forti rischi sulla salute di molti connazionali...
Sono molti gli studi scientifici che hanno dimostrato come ogni qual volta che si è stati vittime di epidemie, crisi economiche, emergenze internazionali e cataclismi, si è assistito ad un incremento dei disturbi di natura mentale, i quali hanno portato, nei casi più estremi, a idee di auto-soppressione”.ed è ahimè quanto sta accadendo in questi giorni in maniera silenziosa a molti dei nostri imprenditori ed autonomi, tra cui artigiani, commercianti, etc...
Mi chiedevo: non è che forse qualcuno tra i nostri governanti pensi che 30.000 morti non sia un numero abbastanza sufficiente??? Cos'è forse dobbiamo contarne altri???
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