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domenica 24 maggio 2020

24 maggio 1915, l'Italia entrava in guerra...

Una data importante quella di oggi, già centocinque anni fa l'Italia entrava in guerra contro gli Imperi centrali, in quella che fu definita Prima Guerra Mondiale... dieci mesi dopo che erano iniziate le ostilità in Europa...
Il paese era contrario al conflitto, ma il Re con il governo decisero l'intervento armato, che porto a 650 mila caduti militari e a circa 600 mila vittime civili... un prezzo altissimo di vittime pagato dal nostro paese ed oggi in ricordo di quei caduti il nostro Paese osserva (per quanti ancora oggi conoscono questa particolare data...) un minuto di silenzio in memoria di quei caduti...
Intitolava bene il quotidiano l'Avanti: "Verso un nuovo macello di popoli"!!!
Viceversa il giornale del Popolo d'Italia diretto da Benito Mussolini che annunciava l'entrata in guerra dell'Italia con la famosa frase latina pronunciata da Giulio Cesare "Alea iacta est", meglio conosciuta come: "Il dado è tratto, bisogna vincere"!!! 
I socialisti infatti erano divisi al loro interno: da una parte c'erano i neutrali del Psi, che avevano come riferimento l'Avanti, quindi i cattolici e i giolittiani, dall'altra parte vi erano i nazionalisti e i liberali, insieme all'ala riformista di Leonida Bissolati e Pietro Nenni che era a favore della caduta dell'Impero Austro-ungarico e il sindacalismo rivoluzionario di Mussolini...
Una guerra inutile... come d'altronde tutte le guerre, la chiamarono la Grande Guerra, forse per l'eccessivo carico di morti, tragedie e devastazioni...
Dopo soltanto dieci mesi l’Italia decise di abbandonare la neutralità ( era l'unica cosa giusta che quel governo avesse fatto, peccato che lo stesso errore venne ripetuto 25 anni dopo...) e si schierò al fianco delle forze dell’Intesa contro gli ex alleati dell’Impero Austro-Ungarico e della Germania. 
Come sempre accade con la politica, gli interventisti avendo un unico obiettivo quellod ella guerra, mobilitarono le piazze e gli italiani, come tante pecore, seguirono quei facinorosi che li portarono alla morte!!!
Ci siamo venduto per un po di terrà in più - gli stessi o quantomeno una parte (Trentino, Sud Tirolo fino al Brennero, la Venezia-Giulia, l’Istria, tranne la città di Fiume e la Dalmazia) che a fine seconda guerra mondiale dovremmo restituire - e per avere un ruolo di rilievo a livello internazionale alla fine del conflitto...
Nel frattempo quei poveri italiani all'interno di quelle trincee andavano morendo non tanto per i colpi di mortaio, ma per la fame e il freddo!!!
Questa è la dimostrazione di quanto può fare una politica inadeguata e non all'altezza di affrontare problematiche ben più complesse di quanto essi siano capaci di comprendere... 
Ma tanto come diceva il grande Totò:"armiamoci e partite"!!!  

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