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sabato 9 maggio 2020

Aldo Moro e Peppino Impastato: entrambi assassinati da uno Stato assente!!!

Si sappiamo la storia di quegli omicidi, quantomeno quella che ci hanno raccontato...
Per quanto concerne il Presidente Moro sappiamo che ci hanno pensato le Brigate Rosse, mentre per il giovane Peppino Impastato sono stati gli uomini della mafia!!!
Ma ciò che nessuno ha voluto mai denunciare pubblicamente è che attraverso quei silenzi non si sia voluti giungere alla verità e di conseguenza alla giustizia...
Lo Stato d'altronde sapeva bene come quei soggetti fossero a rischio, ma mentre il primo - seppur protetto dalla scorta - è stato abbandonato dagli uomini al governo, il secondo viceversa era soltanto protetto da quei suoi più intimi amici ed è stato ucciso a causa di tutti quegli uomini "deboli" che invece di compiere il proprio dovere, hanno fatto finta di non vedere e soprattutto di non sentire quell'enorme disagio gridato ad alta voce attraverso Radio "out"!!!
Sì... entrambi potevano essere salvati, bastava semplicemente trovare un accordo con quei terroristi, ma gli uomini dell'allora "Dc" hanno preferito sacrificarlo, ciascuno per i propri interessi, ma soprattutto perché la sua morte avrebbe distrutto dall'interno quel partito di opposizione "comunista" che stava per raggiungerli e a cui proprio Aldo Moro aveva teso la mano, attraverso quel noto "compromesso storico" che avrebbe riavvicinato il Pc al partito della Democrazia Cristiana!!!
Come ho raccontato in un mio precedente post, ho avuto da bambino il piacere di conoscere ad Addis Abeba il presidente Moro, http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/05/in-ricordo-di-aldo-moro-e-di-nonno.html e la sua scomparsa è stata sentita profondamente dal sottoscritto, già... come fosse stato un parente, qualcuno con cui si sa di aver condiviso un momento importante... e difatti egli - come ho raccontato nel post di cui sopra - ha influenzato in maniera positiva la mia vita!!!
Ma nello stesso tempo la sua morte mi ha fatto comprendere come non bisogna fidarsi di nessuno, neppure dei più stretti amici e colleghi, perché in alcune circostanza, anch'essi possono abbandonarti...
Ecco perché hanno insabbiato quell'omicidio di Stato, hanno dato la colpa a quei poveri illusi sedicenti comunisti denominati Brigate Rosse, uomini che hanno deciso di sequestrarlo per fargli un processo del popolo (già com'era accaduto alcuni anni prima a Mario Sossi) senza sapere che dietro di loro vi era chi voleva morto il presidente della Dc e aveva predisposto quel piano a cui i brigatisti sono caduti come degli allocchi... 
Insabbiamenti su insabbiamenti e soprattutto quel programmato sacrificio ha fatto ascendere in maniera rapida tutta una serie d'individui di quel partito che al momento opportuno si dimostrarono avidi, prendendo immediatamente accordi con quei brigatisti (che furono scoperti essere stati ingaggiati dai servizi segreti sovietici e della Stasi tedesca) affinché non parlassero... 
L'idea di Moro era quella di far allontanare i comunisti da quel legame con Mosca e rendere più libero il paese da quel peso che gli Usa avevano sul nostro paese...  e furono questi i reali motivi per cui egli  (non dimentichiamoci dei cinque uomini della scorta...) venne barbaramente ucciso!!!
Uno Stato capace di abbandonare un suo servitore, già... immaginatevi cosa sarebbe potuto accadere a questo nostro paese se quell'uomo non fosse stato assassinato...
Sì... potremmo paragonare quanto successo da noi con quanto accaduto tre lustri prima a Dallas, dove venne assassinato il presidente Kennedy!!!
L'Italia avrebbe svoltato, si sarebbe separata da quelle imposizioni estere e avrebbe provato a diventare un paese ancor più libero e democratico, ma soprattutto autonomo... 
Ma in molti, in particolare quanti erano all'interno di quella Dc, non volevano che questa situazione si potesse avverare ed hanno preferito svendersi per i propri interessi - basta rileggersi la Storia - e si potrà scoprire come coloro che si sono occupati di quella "mediazione" con i terroristi (andata come sappiamo "volutamente" male...), siano divenuti negli anni successivi importanti uomini di governo, e tra essi... alcuni sono stati pure nominati Presidenti del Consiglio o della Repubblica... 
Riprendendo con la lotta alla mafia, Peppino Impastato è stato un eroe discreto e coraggioso, capace di far sentire la sua voce in un momento in cui i siciliani avevano paura... (non che molto sia cambiato da quegli anni 70' ad oggi), ma certamente è grazie a uomini come egli se oggi possiamo ritenerci più degni di vivere in questa terra "infetta" e non mi sto riferendo al "coronavirus"... 
Tutti sapevano in quel paese che continuando così Peppino sarebbe stato ucciso, lo sapevano i suoi familiari, i suoi amici, lo sapeva tutto il paese, ma soprattutto lo sapevano le forze dell'ordine che avrebbero dovuto prendere provvedimenti affinché ciò non accadesse e invece si sono dimostrati deboli ed insicuri, per non voler aggiungere che forse taluni erano anche collusi con quei poteri criminali...
Si è visto peraltro come proprio quest'ultimi abbiano parlano all'inizio di un attentato finito male, già... come dimenticare che durante il ritrovamento del suo corpo, la sua morte venne scambiata per suicidio... 
Ma la verità è che anch'egli aveva denunciato quel marcio che vi era nella politica e in quei suoi referenti, in quelle connivenze che vi erano tra politica e mafia, e di come quest'ultima garantisse quelle "preferenze" alla ex "Dc"...
Già... anche Peppino aveva deciso di cambiare quello stato di cose, proprio quell'anno era sceso in politica per candidarsi al consiglio comunale di Cinisi con quella "Democrazia Proletaria", una possibilità che però non gli è stata concessa... 
Non cento passi... ma soltanto uno distanziava quei due uomini, così a prima vista diversi, ma cosi accomunati nell'integrità e nello spirito, una sorte di legame che li univa nei principi di  legalità e democrazia, una lotta alla salvaguardia dello Stato... 
Lo stesso che poi li ha lasciati soli... abbandonandoli, e ci si ricorda di loro soltanto il giorno della commemorazione!!!
E dire che le ultime parole del Presidente moro sono state queste: "Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della D.C. con il suo assurdo e incredibile comportamento. È sua va detto con fermezza così come si deve rifiutare eventuale medaglia che si suole dare in questo caso. È poi vero che moltissimi amici (ma non ne so i nomi) o ingannati dall'idea che il parlare mi danneggiasse o preoccupati dalle loro personali posizioni, non si sono mossi come avrebbero dovuto. Cento sole firme raccolte avrebbero costretto a trattare. E questo è tutto per il passato. 
Per il futuro c’è in questo momento una tenerezza infinita per voi, il ricordo di tutti e di ciascuno, un amore grande grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi. Uniti nel mio ricordo vivete insieme. Mi parrà di essere tra voi. Per carità, vivete in un’unica casa, anche Emma se è possibile e fate ricorso ai buoni e cari amici, che ringrazierai tanto, per le vostre esigenze. Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte, mia dolcissima, in questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore. Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno. Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo. Amore mio, sentimi sempre con te e tienmi stretto. Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto tanto Luca), Anna, Mario, il piccolo non nato, Agnese, Giovanni. 
Sono tanto grato per quello che hanno fatto. Tutto è inutile, quando non si vuole aprire la porta. Il Papa ha fatto pochino: forse ne avrà scrupolo...".
La lettera di Moro si interrompe così, senza firma
Già... come non ricordare le ultime volontà che Moro aveva espresso in una lettera a Benigno Zaccagnini il 24 aprile 1978 nella quale riportava: "per una evidente incompatibilità, chiedo che ai miei funerali non partecipino né Autorità dello Stato né uomini di partito. Chiedo di essere seguito dai pochi che mi hanno veramente voluto bene e sono degni perciò di accompagnarmi con la loro preghiera e con il loro amore"!!! 
Ecco il motivo per cui i funerali di Stato si svolsero in assenza del corpo del defunto, proprio per esplicito volere della famiglia, che non vi partecipò, ritenendo che lo Stato italiano poco o nulla avesse fatto per salvare la vita di Moro...
Ma lo Stato fa finta di dimenticarsi di quelle parole ed ogni anno ipocritamente... fa in modo di ricordarsi di loro!!! 

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