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martedì 18 aprile 2017

Ritengo che dovrebbero essere bastati 200 anni di mafia o c'è ancora chi sostiene... il contrario???

Immagino che per molti sarà una vera sorpresa scoprire che sono passati più di duecento anni da quando, quei piccoli delinquenti delle campagne, si sono trasformati in mediatori politici e sociali...
Bisogna però dare una data precisa, a quel processo di "legalizzazione" della mafia, anche se comprendo come questa definizione, contrasti decisamente con quanto espresso nei fatti da quella associazione... in particolare possiamo considerare l'anno 1882, come la data in cui, inizia un vero e proprio connubio, tra la politica e le varie consorterie mafiose...
Quanto sopra ha difatti permesso a quella organizzazione malavitosa, di celarsi dietro la legalità, divenendo lo strumento di sostegno, per quei nuovi gruppi politici e soprattutto per gli uomini che ne faranno parte...    
Si comprende da se come, quest'unione nasca principalmente, per motivi d'affari e per controllare il territorio e tutte le sue istituzioni, dalle amministrazioni comunali, fino a giungere al governo nazionale...
Questi nuovi uomini... "onorevoli", rappresenteranno l'anello di congiunzione, tra quel governo di Roma e la classe corrotta dei siciliani privilegiati, una classe ristretta d'élite, che attraverso il potere, influenzerà le scelte di quelle masse ignoranti, determinando con l'ausilio degli amici mafiosi, quel sostegno elettorale necessario...  
Così facendo, ebbe inizio una radicale metodologia per favorire i propri politici corrotti, i quali naturalmente, ricambiavano concedendo appalti e permettendo ai mafiosi, di controllare il mercato del lavoro...
Pian piano, tutti iniziarono a sottostare a quel sistema, pur sapendo come da un lato s'imponevano regole che limitavano la libertà individuale e sociale, ma di contro, garantiva a tutti, lavoro, sviluppo e in un qualche modo anche... benessere!!!
Chi non accettava, pagava purtroppo a caro prezzo quella ribellione, sia attraverso ritorsioni, che con la vita...
Ecco perché risulta di difficile comprensione il fenomeno mafioso, in quanto, all'interno di quella organizzazione, vi erano inseriti dei "galantuomini", personaggi dall'immagine limpida, che nei fatti però, di dedicavano ad affari loschi, tra cui speculazioni e brogli finanziari...  
Tralasciando la sua evoluzione... e quindi i traffici illeciti, il riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga o dal racket delle estorsioni, il gioco, la prostituzione, ecc.., ciò che bisogna distinguere tra questo tipo di gestione mafiosa particolarmente criminale, e quella più "raffinata" (se mi consentite questo termine), è principalmente il controllo del territorio, agendo senza l'uso della forza, ma bensì, intervenendo principalmente, facendo affidare alle imprese amiche, quelle commesse derivanti dagli appalti pubblici...
La mafia ha compreso come fare denaro, senza esporsi con gravi ripercussioni penali... 
Sono diventate imprese, realizzano, grazie ad un sistema truccato e ai suoi uomini, posti all'interno di quelle amministrazioni, opere come autostrade, porti, ferrovie, ospedali, scuole, case popolari, ecc... tutti soldi puliti, che non hanno bisogno di dover essere riciclati... 
Gli imprenditori, pian piano si adeguano, altrimenti sono costretti a soccombere... d'altronde nessuno di loro denuncia, anche perché il giro di denaro fa gola a molti e di soldi c'è ne per loro ed anche per quelli all'interno degli uffici amministrativi...
Fiumi di tangenti, bustarelle, incentivi, regalie, ed anche raccomandazioni per posti di lavoro, fanno si da spostare quella lancetta della legalità... verso il malaffare!!!
Il lavoro cresce ed anche la manodopera necessaria comincia ad avere il suo peso: ciascuno di essi, viene aiutato in quella collocazione, da un amico... quasi sempre legato ad un mafioso, che lo indirizza verso il politico di turno, che ne raccomanda quel nominativo ad una impresa amica... 
Ecco, sono queste le modalità del cosiddetto voto di scambio... le stesse che hanno permesso a questa nostra regione, di non crescere sul piano culturale, ma di restare arretrata, sia sotto il profilo sociale, che su quello economico...
Sono le stesse condizioni, che hanno contribuito a sviluppare quanto attualmente sta avvenendo...
Mi riferisco a questa diffusa e generalizzata convinzione che tutto si compia, solo e soltanto, attraverso di essi, di quei referenti politico/imprenditori/mafiosi, capaci di muovere le fila di quest nostra società, ampliando sempre più, quella diffusione pestilenziale, fatta di clientelismo, prevaricazione, corruzione e disonestà, congiunture negative che disattendono quei principi di giustizia, legalità, ma soprattutto moralità!!!
Concludo con una poesia di Alfredo Ossino, che descrive con queste sue parole, la discordanza, di molti miei conterranei, s'intitola: U politicu ca vulissi...
A politica, si sapi è disgraziata
e a genti 'mmalirici a cu l'ha invintata...
I politici pensunu sulu e cazzi soi
e campari bonu tu nun poi...
A spiranza pi nui è sempri a stissa
ca ci fussi unu ca pensa pi stu fissa...
Ju, ni vulissi unu ca nun fa raccumannazioni,
ca sulu pi mia facissi n'eccezioni...
Ci ni voli unu ca nun fa compromessi,
ma ci dugnu u votu, su fa li me interessi!
Onorevoli, lei nun s'ha occupari di affari...
... a propositu, pi l'appaltu ca ma vo procurari?
Lei s'ha occupari dei bisogni da le genti!
ma .... su cci dugnu u votu, nun mi duna nenti?
Ju, si sapi, votu sempri  cu cuscienza,
sulu a cu mi  favorisci  do la prifirenza.
Matrovu sempri disgraziati,
ca macari cu l'avidi fannu patti scellerati.
Onorevoli, favurissi sulu a mia e nun si sapi nenti,
lassa stari a l'avidi ca su un pugnu di delinquenti...
Cu tutti a essiri precisu e misuratu,
tranni cu mia, ca mancu t'ha vutatu.


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