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martedì 22 settembre 2015

Un manifesto per "cosa nostra"

Da sempre ho creduto che per combattere la mafia, bisognava iniziare dall'insegnamento...
E' compito quindi, di quanti operano per conto dello Stato, cercare d'insegnare ai bambini, sin dalle scuole elementari, quei principi fondamentali di legalità ed il rispetto per le regole civili...
Bisogna difatti cominciare contrastando, quel grande alleato della mafia... che è proprio l’ignoranza!!!
Educare alla legalità è fondamentale per modificare radicate coscienze..., in particolare proprio su questa nostra terra, fortemente condizionata dalla mancanza di valori, da quel senso di precarietà, da complicità manifestate a tutti i livelli, che di fatto,contagiano lo Stato!
Abbiamo visto come questo, sia stato capace di vincere molte battaglia (certo purtroppo lasciando ahimè in campo... i suoi uomini migliori...), ma ancora oggi, la strada da percorrere per debellare questa affezione è ardua e soprattutto lunga..., in particolare quella culturale, che non è soltanto legata a carenze d'ignoranza...
Lo Stato, per quanto può... la sua parte la sta facendo... anche con quanti, a causa di condanne penali, hanno dovuto scontare (o stanno ancora scontando) le proprie condanne...
Già, per combattere questa modo d'essere... è stata prevista per alcuni detenuti, una misura alternativa alla detenzione (ovviamente sono ammessi solo i condannati con pene o residuo di pene, inferiori ai tre anni), permettendo questi, di potersi reinserire nuovamente nel campo lavorativo o riprendere quegli studi a suo tempo interrotti o forse... mai iniziati.
Si, perché chi entra nei nostri penitenziari, il più delle volte è semi-analfabeta, con titoli di scuola elementare/media, svolta in quanto obbligatoria o con discontinui anni di scuola superiore mai completati o terminati anticipatamente, chissà, forse proprio per entrare a far parte di quell'associazione criminale, per la quale, ora si è dentro...
Quindi, dopo tanti anni scontati all'interno dei penitenziari, grazie a questo Stato (che è lo stesso che da sempre con le proprie azioni si è combattuto), si esce da quegli istituti, a volte, anche da laureati...
Una bella soddisfazione, una scommessa vinta... da parte di tutti quegli uomini e donne che operando per quelle strutture, sono riusciti nell'intento di combattere quella detestabile e profonda ignoranza!!!
Quindi,  alla fine si potrebbe dire che lo Stato è riuscito lì... dove di fatto la mafia fallisce (e dove risulta sempre perdente...) e cioè in quella naturale predisposizione per lo sviluppo culturale...
Perché solo attraverso l'educazione allo studio, un'individuo può cercare di crescere, interpretare meglio i fatti accaduti, leggere con maggiore attenzione la storia del proprio paese e quindi, giungere a quella necessaria crescita personale, per valutare i corretti limiti nei quali voler restare... se all'interno della legge oppure oltrepassare la soglia, per dirigersi in quella cultura del malaffare...
Bisogna cercare sempre di indirizzare tutti... verso quella "cultura della legalità", verso ciò che rappresenta per ogni cittadino, quel complesso di diritti e di doveri, che permette di vivere una vita sociale e serena all'interno di questa nostra società.
Quando però, ci si accorge che, questo processo culturale, si scontra ancora oggi, con deplorevoli rappresentazioni simboliche che delineano i contorni di un fenomeno sociale da condannare, ecco che allora si capisce, come ancora molto bisogna fare... 
Non serve quindi pagare per gli errori commessi, come non vi sono studi o lauree che possano modificare quella "forma mentis" precostituita... o almeno quella crescita culturale non basta se poi, si continua a manifestare apprezzamenti personali per una associazione criminale che di fatto andrebbe rifiutata...
Non è permesso scherzare con una "parola" che sappiamo bene..., aver lasciato in questa nostra terra... una scia di sangue, uomini e donne delle istituzioni e civili inermi, che senza alcun motivo... hanno perso la loro vita ingiustamente!!!
A nessuno quindi è consentito, di poter utilizzare per qualsivoglia ragione questa "contaminata" parola... senza sperare successivamente, attraverso alibi d'inutili fraintendimenti, tentati per salvaguardare quei propri gesti, o schermarsi dietro banali paraventi, quali possono essere, scialbe manifestazioni d'affetto o semplici frasi per scherno!!!
Diceva il Giudice Falcone...: "per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale".

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