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domenica 16 ottobre 2016

Interessa davvero sconfiggere la mafia o si preferisce convivere con essa???


Il problema da analizzare non è più rappresentato dall'interesse o meno di sconfiggere la mafia, in quanto, se si osserva quanto avviene sotto il profilo legislativo, giudiziario, politico, culturale e sociale, si comprende come ci sia una sorta di sorta di rassegnazione generale, chissà quasi condiscendete, per non voler dire arrendevole!!!
Dopotutto il periodo delle stragi è un passato lontano e dei suoi ex boss non se ne parla più (sappiamo come Provenzano se ne sia andato nel totale silenzio e a breve, sicuramente vista l'età, lo seguirà il suo ex socio d'affari)...
Sembra difatti, che non interessi più a nessuno, riprendere quelle lotte a suo tempo compiute dopo le morti dei due giudici (Falcone e Borsellino), delle loro scorte e di tutte quelle vittime innocenti... 
Sembrano essersi messi tutti... d'accordo, come se non bisognasse alzare la tensione...
Anche le indagini sono eseguiti nel profondo silenzio mediatico, il clamore delle notizie non deve essere molto assordante...
Si guardi cosa è avvenuto dopo l'aggressione al Presidente Antoci (Ente Parco dei Nebrodi), non se ne parla più e dire che coloro che hanno compiuto l'attentato, sono a quanto ne so... liberi dal circolare...
Ora, se percorrete le nostre strade, si ha la sensazione (o meglio questo è quanto il sottoscritto avverte...) che il territorio non sia (propriamente) sotto controllo, anzi tutt'altro...
Sarà che, per esperienza personale, posso permettermi di fare un confronto con altri paesi nei quali ho vissuto per anni... 
Parlo della Germania o della Francia, ed ancora, dove la presenza militare e la forza pubblica era di per se quasi soffocante, come per esempio l'Ungheria o l'Ucraina...  
Ma non c'è bisogno di andare così lontano, basta recarsi a Verbania, Bolzano o Sanremo e vi assicuro che lì... sentirete quella presenza dello Stato continuamente ( a tutte le ore del giorno o della notte...) con le forze dell'ordine sempre in vista... ma qui di contro, dov'è quella presenza??? 

Non so se debbo pensare che forse sono in molti a non volere quella presenza tra i piedi... oppure che, gli ordini dall'alto trasmessi ai nostri militari, obbligano quest'ultimi a rimanere all'interno di quelle caserme, invece di pattugliare o realizzare ovunque posti di blocco, in particolare in quei quartieri a luce "rossa" (colore... che ovviamente non ha nulla a che fare con la "red zone" di Amsterdam)!!!
Cosa c'è forse... una pax territoriale???
Si permette alla mafia di continuare a fare i propri affari "illegali" e di contro essa, non alza il tiro contro le istituzioni e i suoi uomini...???
Ecco quindi che tutto resta com'è... i commercianti pagano il pizzo, le imprese si assoggettano al racket estorsivo, i politici per paura di possibili intimidazioni (ma soprattutto per non perdere quei voti) non ne parlano, gli amministratori e i funzionari preferiscono conviverci (dopotutto si fanno interessanti affari percependo belle mazzette)...
Ed ancora, molti cosiddetti "imprenditori" sottostanno alle condizioni loro dettate, le quali d'altronde permettono di crescere economicamente, attraverso gli appalti ricevuti... e chi dovrebbe fare quelle lotte, perlomeno morali, si ferma come sempre, un attimo prima ...

Restano le procure... le uniche che non hanno paura d'affrontare lo scontro (certo qualcuno aggiungerebbe che quanto da loro svolto, sia di loro competenza... anche perché se mancassero loro, sarebbe la fine...) e qualche folle isolato che crede ancora, in quei sani principi della giustizia e non ha paura di niente e nessuno... neppure di dover morire!!!
Gli altri... parlo dei miei conterranei, quelli non pensano minimamente a cambiare le loro abitudini "omertose", oltretutto, pensano che sia corretto non vestire i panni dello sbirro, quello non è compito loro... come si dice nell'ambiente: "sono loro quelli pagati per farlo, che ci pensino quindi a far rispettare la legge... noi cosa c'entriamo???".

In quell'isolamento finiscono anche le associazioni per la lotta alla criminalità, che vengono additate a veri e propri "circoli" antimafia di facciata... a cui piace propagandare molto, ma nei fatti, si fa concretamente poco o nulla!!!
Il sottoscritto di contro, ritiene che solo e soltanto con l'unione di queste forze morali e sociali, si potrà giungere a stravolgere quella sotto-cultura, tanto presente nella nostra terra... 
Serve però allontanare gli egoismi di ciascuna associazione, per riunire ciascuna di quelle forze intellettuali, morali e culturali, affinché si possa giungere alla vittoria contro quel mondo criminale e corruttivo...
Non si può più avere una visione manichea della lotta alla mafia... perché questa lotta non va soltanto predicata, ma praticata!!!
Bisogna tranciare di netto questa attuale struttura politico/mafiosa/clientelare, che di fatto, collude con la mafia e con il suo sistema affaristico...
Si ha bisogno di gente onesta e non di quelli che oggi, si presentano sui palchi (o con qualche "santino" elettorale), per chiederci il voto!!!
C'è bisogno di buoni politici che vogliono realizzare una sana politica e che dimostrano con i fatti (e non soltanto con le parole...) di combatterla quell'organizzazione criminale, senza sperare di contraccambiare sottobanco, quei voti (da essa) offerti...
Vanno affermati in ogni sede, quei principi necessari di legalità, che permettano sviluppo economico e sociale, tanto indispensabile per la sopravvivenza di questa regione!!! 
La mafia si batte con l'onestà e soprattutto, non vorrei ripetermi con parole altrui: con  la matita, dentro la cabina elettorale!!!
Perché fintanto, esisterà un qualsiasi collegamento tra organizzazione criminale, politica, istituzioni, consenso sociale e corruzione, la mafia, con quella propria capacità "camaleontica" di mutare e adattarsi, continuerà (come finora ha fatto...) a sopravvivere!!!

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