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domenica 3 aprile 2016

Edilizia siciliana in croce!!!

Il tempo dell'edilizia in Sicilia è finito!
Non ci sono più imprese o meglio quelle restanti che operano ancora nel mercato... saranno con il "cuore in gola"!
Già, non sanno se dover continuare...(per come stanno facendo) o uscirsene in tempo... avendo intuito di poter far parte di quel gruppo d'imprese che a breve potrebbe essere inserito in nuove inchiesta da parte della Procura... 
Certo tra gli imprenditori vi è un po' di timore... non si capisce dove vogliano puntare gli organi inquirenti con queste iniziative e soprattutto chi si vuole realmente colpire...  
Al sottoscritto in questi giorni, qualche dubbio è venuto...
Mi chiedevo... se le imprese apprezzabili che operavano nella nostra terra sono state quasi tutte sequestrate, confiscate o poste in fallimento, quelle restanti che attualmente stanno operando (e che in questi mesi si stanno aggiudicando i vari appalti) sono altrettanto "trasparenti" o fanno anch'esse parti (forse) di quel meccanismo perverso nelle quali -imprese in apparenza distinte tra loro- (avendo dopotutto denominazioni diverse) sono di fatto legate tra esse, in quanto riunite in raggruppamenti che si sa essere governati da soggetti legati al malaffare...
Quindi, quante di queste imprese oggi possono ritenersi fiduciose da qualsivoglia controlli in quanto estranee e non legate a quel sistema corruttivo...
Quante cioè tra esse non sono delle imprese mascherate??? 
Certo è strano scoprire come all'improvviso, parecchie di queste imprese di piccole dimensioni stiano all'improvviso crescendo in maniera esponenziale, sia finanziariamente che attraverso aggiudicazioni d'appalti milionari...
Inoltre, voler sperare che i recenti provvedimenti giuridici intrapresi dai Tribunali, possano far riprendere in maniera celere il settore delle costruzioni è sperare in qualcosa d'impossibile, anche perché ormai la crisi del settore edile, ha coinvolto tutto un comparto che finora aveva retto alla crisi, avendo potuto indirizzare le proprie capacità verso quel mercato parallelo privato, dove le ristrutturazioni ed i lavori condominiali l'hanno fatta da padrone... ma ora che anche quest'ultimi hanno ridotto le proprie richieste per quelle imprese, l'ovvia conseguenza è la definitiva chiusura!!!
In questi giorni i segretari nazionali di Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl, hanno presentato un documento congiunto con le associazioni degli imprenditori per affrontare questa crisi, ma quanto si riuscirà in concreto a fare è tutto che dire...  
Penso che ormai è stata superata quella linea di demarcazione oltre la quale il ritorno di ripresa è diventato difficile anche perché il settore edile è ormai in profonda crisi da troppi anni...
Nel contempo, mentre le imprese si riducono in maniera considerevole ed il personale registrato ufficialmente si è ridotto del 50%, il lavoro nero dilaga, dando modo alla criminalità organizzata di poterne beneficiare...
Non parliamo della sicurezza e dei maggiori costi che stanno incidendo sulla comunità... tutte situazioni che nei casi d'infortuni vengono celate da false denunce, dichiarate dagli stessi addetti, come se occorse all'interno delle proprie mura domestiche...
Un problema quello del lavoro nero che dovrebbe colpire tutte quelle imprese che ne fanno uso, provvedendo ad epurarle definitivamente dal sistema imprenditoriale... perché solo così e cioè espellendo queste scorrette società si potrà finalmente avere imprese sane e serie, che rispettano quanto previsto nei contratti collettivi, previdenziali e assicurativi...
Perché fintanto che coloro che sono addetti ai controlli, continueranno a chiudere non uno ma tutti e due gli occhi, ecco che questo mondo imprenditoriale non vedrà alcuna ripresa o certamente non nei tempi celeri che giornalmente i nostri governanti ci vanno prospettando...

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