Amo questa Città, nonostante l'amarezza che provo vivendola...
Non so se definirla amarezza sia corretto... forse sarebbe più giusto chiamarla col suo nome: indignazione!!!
C'è un senso di sfiducia che mi attanaglia... che non va via...
Osservare come ogni giorno questi suoi figli si svendano al migliore offerente, mi rattrista... sono come quelle prostitute che alle spalle dell'ufficio nel quale opero (in Corso Sicilia), fanno sì d'allietare quei loro clienti, proponendo i loro corpi in vendita quasi fossero merce di scambio... è veramente qualcosa che mi nausea...
Un misto di dolore e di sfiducia verso questa città e nei confronti di quegli uomini/donne, per i quali ormai, vivere in modo disonesto, corrotto, immorale, sempre in contrasto con la legalità e le sue regole è diventata la consuetudine...
Sì... rappresenta il loro unico motivo di vita, vissuta senza alcuna preoccupazione personale e senza tenere conto dei possibili rischi derivanti da scandali, provvedimenti giudiziari, che poi del resto... puntualmente emergono quasi quotidianamente in tutta la loro gravita...
Sono mestieranti dai modi perversi e collusivi che con i loro tentacoli, s'inerpicano in quell'albero del male, avvelenando la linfa produttiva e contaminando i suoi frutti...
Tutti personaggi inconcludenti e profittatori che, distanti dalla vita reale, combattono la legalità affinché il malaffare abbia il sopravvento...
Possiedono difatti una visione distorta della giustizia... credono che perché essa sia equa... debba pendere in ogni momento dalla loro parte... e se qualcuno tenta di modificare o cambiare le regole, ecco che si punta a colpirli in modo strategico, pianificato, attraverso un'aggressione scientifica e meticolosa che fa si che, intorno ad essi, venga a crearsi il vuoto...
Ed è la stessa emozione che un osservatore può avere, vivendo per la prima volta in questa nostra città...
Gli sembrerà che questa città, faccia parte di un mondo a parte... dove le regole possono essere tranquillamente violate e l'impunità regna sovrana...
Dopotutto basti vedere cose ha appena dichiarato il Vice Presidente della Commissione Antimafia, On. Claudio Fava, al nostro Ministro degli interni, Angelino Alfano:
Catania è un regno a parte!!!
Si parla d'infiltrazioni mafiose al consiglio comunale di Catania, un caso aperto a suo tempo da una relazione della Commissione regionale antimafia e che ora ritorna nuovamente al centro dell'attenzione....
“Nessuna ispezione” ha dichiarato il ministro Alfano rispondendo all'interrogazione da parte della Commissione antimafia, con la quale si chiedeva la nomina di una commissione d’accesso al Comune
All'interno di quel documento, vengono citati otto consiglieri comunali e uno di municipalità, per presunti legami con la criminalità organizzata...
Premesso quanto sopra è stato chiesto di chiedere di valutare l’opportunità e l’urgenza di nominare una commissione di accesso al comune di Catania (ai sensi dell’articolo 143 del TUEL) che avrebbe verificato se ci fosse stato un condizionamento mafioso nelle attività...
Nessuna risposta... come sempre dopotutto quando si tratta di fare chiarezza... e nessuna commissione d'accesso è stata autorizzata... anzi in risposta, il Ministro Alfano ha dichiarato: “Sulla vicenda a cui fa riferimento l’onorevole Fava, ho avuto modo di riferire in occasione della mia audizione presso la commissione parlamentare antimafia lo scorso mese di marzo. In quella circostanza precisai che era ancora in corso da parte della Prefettura di Catania un’ampia attività di monitoraggio sulla compagine elettiva del comune etneo e sulle relative circoscrizioni. In effetti, si era posta la necessità di accurati approfondimenti dopo che la commissione antimafia aveva tratteggiato il rischio di infiltrazioni di tipo mafioso nel consiglio comunale del capoluogo siciliano“; inoltre (ha concluso il Ministro), il ricorso alle disposizioni di rigore, che consentono le utilizzazioni di poteri ispettivi, deve fondarsi oltre che su circostanze di carattere parentale, anche su elementi sintomatici di mala gestione o di sviamento della legalità, che nella specie non sembrano palesarsi.”
Ovviamente la risposta dell'On. Claudo Fava non si è fatta attendere:
“Non sono assolutamente d’accordo, l’articolo 143 parla della necessità, qualora vi sia un concreto dubbio, di verificare se c’è un condizionamento mafioso. Abbiamo aspettato cinque mesi per sapere dal Prefetto che cosa producesse questo suo monitoraggio sulle famiglie di tutti i consiglieri comunali per arrivare allo stesso risultato di partenza cioè che due consiglieri sono imparentati con due signori considerati parte integrante delle cosche mafiose.”
“Stiamo parlando di Catania, dove il più importante imprenditore è stato arrestato perché pare che 800 milioni di appalti fossero luogo di investimento e riciclaggio di cosa nostra, dove il più importante editore del sud è sotto processo per associazione di stampo mafioso. Siamo in una condizione di democrazia sospesa con un sindaco che ascoltato in commissione antimafia mentendo ha detto di non sapere nulla su ciò che riguardava il suo consiglio comunale; se ci fossimo trovati il fratello di Casamonica a fare il presidente della municipalità di Ostia (ha ancora commentato l’onorevole Fava a SUDPRESS) avrebbero risposto che non c’è alcun dubbio o alcun condizionamento? se la verifica ha esito negativo bene, se ha esito positivo il Prefetto deve chiedere uno scioglimento. Così funziona nel resto del "regno", tranne che a Catania.”
Ma Catania si sa... è un "mondo a parte"!!!
Una città che non s'interessa di te di me... delle loro vite, delle famiglie, della mancanza dei posti di lavoro, di un futuro migliore per i suoi figli, una città che trascura i reali bisogni dei cittadini... ma che gira intorno a problemi... senza mai affrontarli definitivamente...
Una città che dorme supina, che non vuole svegliarsi, che non partecipa e non s'indigna, una città silenziosa che non si ribella e non reagisce, dove si attende che siano sempre gli altri ad impegnarsi personalmente... mentre i più restano a guardare o fanno la fila all'interno di quelle segreterie politiche...
Una città in degrado... che si veste d'iniziative per lo più sconclusionate, che affronta con leggerezza speculazioni urbanistiche, che non si cura dei rischi idrogeologici, che non affronta in maniera decisiva i problemi di un'inadeguata sicurezza...
Catania è così... un mondo a parte: se l’accetti sei complice, se la cambi sei carnefice!!!
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